Cara Arianna
condivido la tua preoccupazione per l'incasinamento della gente sulle
marche da boicottare (anche io, che sono informata sull'argomento e
ci tengo, mi dimentico sempre che benzine non fare a parte la Esso)
PERO' temo che sia un richio BEN maggiore, per chi si occupa a qls
titolo di consumo critico (dal GCS al movimento) indicare dei marchi
"in positivo" perche' questo diventa a tutti gli effetti un fare
pubblicit=E0. Credo che il ruolo corretto sia denunciare le
scorrettezze dei produttori, pero' senza far pendere in alcun modo la
bilancia (fra i non-criticati) verso un produttore piuttosto che
l'altro. Anche se, son d'accordo, sarebbe tanto comodo e pratico: ma
il vantaggio immediato per i consumatori si tradurrebbe subito in uno
svantaggo per il consumo critico, che diventerebbe molto facilmente
attaccabile e tacciabile addirittura di interessi privati. il che non
e' poi fantascenza: pensiamo per esempio solo a milano quante persone
fanno gi=E0 scelte "critiche" e come sarebbe facile fare un tam tam di
riconoscimento (la milano alternativa beve chinotto! oppure: si lava
palmolive! gi=E0 qualcuno ha indicato: beve acqua S. Benedetto! e chi
l'ha detto?)
Sabina