Come sempre togliere la pagliuzza e lasciare la trave...
PONF
Cos'era?
Il rumore delle mie balle.
On Mon, Mar 24, 2003 at 06:56:46PM +0100, christian wrote:
> CONSIGLI PRATICI PER SABOTARE L'ECONOMIA, OSTACOLARE LA GUERRA, DANNEGGIARE CHI
> LA FINANZIA
>
> Lontani dalla volont`a di manifestare un'impotente presenza, poco
> interessati a sventolare qualsiasi colorato e generico pacifismo
> umanitario, tentiamo di diffondere qualche metodo per rendere la vita
> difficile ai distruttori di massa e, possibilmente, liberarci della loro
> presenza.
>
> Al di fuori delle istituzioni, dei sindacati e di quelle forze politiche
> piu o meno antagoniste che si esibiscono in false e spettacolari
> contestazioni noi vogliamo costuire percorsi di autorganizzazione che
> permettano di allargare e percorrere pratiche di azione diretta
> individuale o collettiva, temporanea od oltranzista, violenta o
> nonviolenta ma senza piu frenarsi negli argini della legalit`a.
>
> Quello che vorremmo seminare quindi, non e altro che il germe della
> rivolta.
>
> -non fare benzina nei distributori Esso (che fornisce carburante ai mezzi
> militari impegnati in Iraq); tagliare le pompe o sigillare le fessure
> degli automatici con silicone; all'occorenza puo essere utile anche un
> chewing gum masticato inserito in profondit`a o una bomboletta spray per
> oscurare vetri e schermi dei distributori; al limite attaccare un foglio
> con scritto "GUASTO".
> Ricordate che le altre compagnie petrolifere non sono differenti,
> semplicemente l'appalto e stato vinto dalla Esso; gli stessi metodi si
> possono utilizzare quindi anche per loro.
>
> -boicottare i pagamenti delle tasse, delle bollette, dei canoni: rifiutare
> ogni tributo alle istituzioni; piu in generale, non accettare piu di
> vendere la propria vita (lavorando) per avere di che comprare la propria
> sopravvivenza; rifiutare il dominio della propriet`a e considerare tutto
> cio che ci piace come nostro, prendendocelo senza chiedere permesso a
> chichessia.
>
> -disertare e far disertare i posti di lavoro e le lezioni; occupare le
> scuole e le universit`a bloccando quei luoghi che costituiscono le nostre
> prigioni quotidiane e dichiarando l'indottrinamento autoritario di presidi
> ed insegnanti ormai nullo e insignificante; se la situazione non lo
> permette, murare i portoni d'ingresso o inserire silicone nelle serrature
> impedendone l'apertura e l'accesso; fare lo stesso con i luoghi di lavoro;
> diffondere lo sciopero generale.
>
> -riprendersi le vie, le piazze, le strade, scegliendo accuratamente le piu
> centrali e trafficate; occuparle e mantenerle interrompendo i ritmi che
> ogni giorno ci rendono schiavi e alienati (ovviamente senza chiedere
> l'autorizzazione a questure o prefetti); coinvolgere gli automobilisti;
> costruire il blocco totale.
>
> -evitare di farsi ingabbiare nelle contestazioni filoistituzionali
> (ricordiamoci che la maggioranza delle forze politiche che oggi si
> oppongono alla guerra l'hanno sostenuta per il Kosovo e quelle che anche
> allora si opponevano lo facevano perche, dal basso della loro impotenza
> parlamentare, non erano chiamate a piegarsi ai dettami del capitale
> internazionale) o in organizzazioni che non siano strutturate
> orrizontalmente; in piazza, rifiutare i loro (o qualsiasi altro) servizi
> d'ordine opponendo autonomia totale.
>
> -resistere ai repressori di ogni risma; diffondere il rifiuto del loro
> ruolo; se possibile passare al contrattacco e scacciarli (a meno che non
> rinuncino a mantenere la loro nefasta funzione) dalle citt`a, demolirne i
> mezzi e le sedi;
> se la violenza sulle persone o addirittura sulle cose vi ripugna,
> organizzate e integrate forme di difesa e di resistenza passive.
> Ricordate che in qualsiasi stato del mondo, chi indossa una divisa ha
> scelto di obbedire a degli ordini in cambio del potere legale di coercire,
> di costringere gli altri all'obbedienza, alla rinuncia della propria
> libert`a. E che quelle divise non sono diverse da ogni altra divisa
> indossata, tantomeno da quelle che calpestano la popolazione iraqena.
>
> -mantenere a mente che la guerra all'Iraq, come tutte le guerre, e come la
> guerra che ogni giorno e condotta contro l'umanit`a e il frutto del
> sistema economico-politico a cui siamo assoggettati; che quindi, solo
> liberandoci definitivamente dello Stato e del Capitale (presenti sul
> territorio nelle loro varie forme), di ogni loro rigurgito o
> riproposizione, potremo finalmente prendere il controllo delle nostre
> esistenze.
>
> liberazioneumana
--
Le conquiste ottenute con la forza
richiedono un continuo ricorso alla forza
per poter essere mantenute;
è preferibile, perciò, convincere anziché costringere,
motivare anziché obbligare.
Mahatma Gandhi