[ssf] Fw: [Bsf] Sindacati USA contro la guerra, immigrati in…

Delete this message

Reply to this message
Author: Enzo Arighi
Date:  
Subject: [ssf] Fw: [Bsf] Sindacati USA contro la guerra, immigrati internati in via Corelli a Milano ed espulsi
----- Original Message -----
From: "slaicobasmilano" <slaicobasmilano@???>
To: "..itpol4" <slaicobasmilano@???>
Sent: Saturday, March 08, 2003 6:43 PM
Subject: [Bsf] Sindacati USA contro la guerra, immigrati internati in via
Corelli a Milano ed espulsi


> se non volete più ricevere messaggi dallo Slai Cobas, rimandate indietro
> questo messaggio, anche senza alcuna indicazione, direttamente alla

casella
> mittente. Verrete cancellati dal nostro indirizzario.
>
> Sito: http://www.slaicobasmilano.org
> casella principale: slaimilano@???
>
>
> contenuti:
>
> 1) risoluzione di sindacati USA contro la guerra
> 2) comunicato
>
>
>
> La lotta contro la guerra significa anche mettere in contatto tutti quei
> proletari che vi si oppongono, far circolare le loro prese di posizione.
> Tanto più, se queste ultime provengono dalle aree "calde".
> Sotto c'è la traduzione di una risoluzione di sindacati statunitensi,
> riuniti nella rete ³US Labor Against the War² (sito:
> http://www.uslaboragainstwar.org ; posta elettronica:
> info@??? ).
> La risoluzione è stata votata l'11 gennaio a Chicago al ³Convegno

nazionale
> delle Organizzazioni sindacali e dei dirigenti sindacali che si oppongono
> alla guerra statunitense in Iraq". Erano presenti oltre 100 rappresentanti
> di consigli del lavoro centrali, di comitati sindacali creati
> appositamente contro la guerra, e di sindacati locali di tutto il

paese,
> esponenti dei sindacati AFSCME, AFT, ILWU, SEIU, TEAMSTERS, HERE, e della
> UAW. Queste organizzazioni si sono incontrate per discutere una strategia
> comune contro la marcia del Governo statunitense verso la guerra.
>
>
> RISOLUZIONE: "AFFERMIAMO L'IMPEGNO
> DEL MOVIMENTO SINDACALE DEGLI STATI UNITI CONTRO LA GUERRA"
>
> Dal momento che più di 100 sindacalisti di 76 strutture sindacali locali,
> regionali e nazionali, consigli del lavoro centrali e altre organizzazioni
> di lavoratori, in rappresentanza di oltre 2 milioni di iscritti, si sono
> riuniti a Chicago per un incontro senza precedenti per discutere di ciò

che
> ci riguarda relativamente alla minaccia di guerra dell'amministrazione

Bush;
>
> Dal momento che gli iscritti e i dirigenti dei sindacati hanno la
> responsabilità di informare tutti i lavoratori e le lavoratrici sui temi

che
> riguardano le loro vite , lavoro e famiglie, e di essere ascoltati nel
> dibattito nazionale su queste questioni;
>
> Dal momento che le principali vittime di qualsiasi azione militare in Iraq
> saranno figli e figlie delle famiglie della classe lavoratrice in servizio
> militare costretti così a subirne il danno, e innocenti civili iracheni

che
> già tanto hanno sofferto;
>
> Dal momento che non abbiamo alcun contenzioso con donne,uomini, bambini
> della classe lavoratrice in Iraq né in qualsiasi altro paese;
>
> Dal momento che i miliardi di dollari destinati e spesi per questa guerra
> vengono sottratti alle nostre scuole, ospedali case e sicurezza sociale;
>
> Dal momento che la guerra è un pretesto per attaccare i diritti del

lavoro,
> civili, dei migranti, i diritti umani nel nostro paese;
>
> Dal momento che la strada intrapresa da Bush per la guerra serve da
> copertura e distrazione nei confronti dell'economia che affonda, della
> corruzione delle multinazionali e dei licenziamenti;
>
> Dal momento che quest¹azione militare è in realtà destinata ad aumentare
> atti terroristici di ritorsione;
>
> Dal momento che non c'è alcun legame convincente tra Iraq e Al Qaeda e gli
> attentati dell'11 settembre, e né l'amministrazione Bush, né le ispezioni
> delle Nazioni unite hanno dimostrato che l'Iraq rappresenta una effettiva
> minaccia per gli americani; dal momento che l'azione militare Usa contro
> l'Iraq minaccia la soluzione pacifica di controversie tra Stati,

attentando
> alla sicurezza e alla salvezza del mondo intero, inclusi gli americani;
>
> Dal momento che il movimento sindacale ha avuto un ruolo storico nella

lotta
> per la giustizia;
>
> In considerazione di tutto ciò, noi qui riuniti diamo vita al "US Labor
> against the War (Uslaw)" e decidiamo che Uslaw si oppone fermamente alla
> guida bellica di Bush, e decidiamo inoltre che Uslaw darà pubblicità a
> questa dichiarazione e promuoverà attività contro la guerra a livello
> sindacale, di posti di lavoro e di comunità.
>
>
>
> Chicago, 11 gennaio 2003
>
> =========================================
> Comunicato dello Slai Cobas Milano:
>
>
> Dalla Prefettura a Corelli:
> espulsione di migranti regolarizzande/i .
> Mobilitazione e partecipazione alla Commissione Prefettizia.
>
>
>
> Stanno espellendo le/i migranti convocate/i in Prefettura, che hanno
> ottenuto valutazione negativa sulla compilazione del formulario, al fine

del
> rilascio del contratto di soggiorno/lavoro.
> Dalla Prefettura vengono condotte/i alla Questura e poi al Centro di
> Detenzione Temporanea di via Corelli, per poi essere espulse/i.
>
> Non viene notificato alla/al migrante neppure un regolare rifiuto di
> rilascio di permesso e quindi un ordine di allontanamento (come previsto
> anche dalla Comunicazione del Ministero dell'Interno pubblicata on-line

sul
> sito del Ministero), ma solo un "normale" decreto di espulsione che non fa
> alcun riferimento in motivazione al rifiuto di P.S. per la

regolarizzazione
> e il relativo decreto di trattenimento, e al datore un formale rigetto
> dell'istanza.
> Questo provvedimento sospende ulteriormente lo stato di diritto, poiche'
> autorizza a non giustificare alcunche', anche in presenza di uno dei

motivi
> ostativi previsti dalla leggi Bossi-Fini, e stabilisce che non e'

necessario
> notificare il provvedimento di rifiuto alla/al migrante.
>
> Tutto cio' aggravera' la condizione della/del migrante e causera'
> innumerevoli espulsioni illegittime.
>
> Occorre dare l'impulso ad una mobilitazione immediata, generale ed

efficace,
> per sospendere la marea di espulsioni che potranno essere autorizzate

dalla
> Prefettura.
>
> Occorre, al piu' presto, pretendere che la Commissione di valutazione

sulla
> concessione dei permessi di soggiorno/lavoro siano presenti con titolo

anche
> le/i rappresentanti dei sindacati di base ed autorganizzati, delle
> associazioni di migranti, per contrastare ogni azione discriminatoria,
> razzista e contro il diritto al lavoro e alla libera circolazione

delle/dei
> migranti.
>
>
>
>
>
> _______________________________________________
> Bsf mailing list
>