[Lecce-sf] Fw: [referentinodi] NO ai Sabotaggi contro la Ess…

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Szerző: Carlo Mileti
Dátum:  
Tárgy: [Lecce-sf] Fw: [referentinodi] NO ai Sabotaggi contro la Esso; dal Trentino.
----- Original Message -----
From: <glt-nonviolenza@???>
To: <glt-nonviolenza@???>
Cc: <subnodo@???>; <referentinodi@???>
Sent: Friday, March 07, 2003 12:26 PM
Subject: [referentinodi] NO ai Sabotaggi contro la Esso; dal Trentino.


Ciao,
in trentino-alto adige da alcuni giorni nei giornali imperversava una
discussione circa l'annuncio fatto da un coordinamento trasversale di
associazioni (tra cui Lilliput di trento) che ha proclamato di voler
aderire e lanciare il boicottaggio della Esso... Si stava cercando un
accordo per stare in molti (con varie iniziative, ma TUTTE NONVIOLENTE E
ALLA LUCE DEL SOLE) dietro delle regole precise in questa campagna...(in
realtà i giornali ne hanno parlato ancora prima che si raggiungesse un
accordo preciso a riguardo, accellerando tutto il processo... colpa dei
soliti "massmediatici" del movimento).Ma mentre stavamo ancora decidendo
come comportarci, QUALCHE BALORDO (o
forse qualcuno molto furbo politicamente) ha deciso di tagliare le
manichette delle pompe di benzina di diversi distributori della ESSO del
trentino, di notte... (non ci sono rivendicazioni).
RISULTATO: da due giorni una campagna stampa devastante contro di noi che
avevamo detto che avremo fatto il boicottaggio...
E ORA?
fatti i doverosi comunicati stampa e le interviste CONTRO questi atti
precisando che boicottaggio non fa rima con sabotaggio, al momento siamo
bloccati e stiamo cercando di capire come dovremo comportarci.Al momeno
brancoliamo nel buio, c'è chi vuole continuare, c'è chi vuole
sospendere il tutto contro la ESSO...
Perchè vi scrivo tutto questo?? perchè credo sia importante per tutti noi
prestare attenzione alle modalità con cui si vogliono attuare delle
iniziative... c'è stata TROPPA discussione prima della partenza della
campagna a causa dei soliti che parlano troppo prima e qualcuno ne ha
approffittato per fare un'azione che ci ha danneggiato enormemente... è un
avvertimento che vi lancio: state attenti a non farvi bruciare il lavoro
di mesi per la voglia di finire sui giornali che ha qualcuno di noi...Segue
comunicato stampa della Rete di Lilliput di Trento.
Aloha, Massimiliano Pilati.
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LA RETE LILLIPUT CONDANNA GLI ATTI VANDALICI SUI DISTRIBUTORI ESSO



Il Nodo del Trentino della Rete Lilliput condanna con fermezza gli atti
vandalici che sono stati compiuti stanotte presso alcuni distributori
Esso in Trentino ed esprime la piena solidarietà e vicinanza ai gestori
dei distributori danneggiati.
Riteniamo che tali atti oltre ad essere illegittimi e violenti, siano
dannosi anche nei confronti dei milioni di cittadini che stanno
percorrendo vie nonviolente nell'elaborazione di alternative possibili ad
un sistema economico ingiusto, che usa la guerra per difendere stili di
vita insostenibili, distrugge la dignità della persona e compromette
l'ecosistema del pianeta.
La Rete di Lilliput del Trentino ribadisce il suo impegno nella campagna
"Stop Esso War" che consiste esclusivamente nel boicottaggio della Esso
tramite l'invito a non rifornirsi presso le sue pompe di benzina, per
manifestare la propria contrarietà all'accordo di fornitura del carburante
all'esercito americano e a tutte le basi NATO, che Esso ha stipulato con
il Dipartimento della Difesa USA.
In sintonia con le altre realtà del "Coordinamento contro la guerra", il
Nodo sta valutando la possibilità di promuovere un incontro con i
rappresentanti sindacali della categoria dei benzinai per illustrare la
Campagna promossa a livello nazionale da Greenpeace, Rete di Lilliput,
Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Associazione Botteghe del Mondo e
Bilanci di Giustizia.
In totale contrasto con tale atto vandalico e coerentemente con la propria
scelta nonviolenta, la Rete Lilliput trentina, consapevole della necessità
di formare le persone alle pratiche nonviolente avvia oggi un corso di
formazione sui metodi di azione nonviolenti, una pratica storica promossa
tra gli altri da il Mathama Gandhi in India e Martin Luther King negli
Stati Uniti.