Siamo appena tornati da Pisa, da queste eccezionali giornate di
mobilitazione volte a tentare di inceppare la mostruosa macchina della
guerra globale.
Consapevoli che altrettanto ci attende qui con le sorelle ed i fratelli
delle nostre terre...
Siamo quelli che non dormono per attendere al varco i treni della morte,
carichi di armi destinate all'imminente invasione all'Iraq, e bloccarne il
transito, con gli unici mezzi a nostra disposizione: i corpi.
Gli stessi corpi coi quali abbiamo riempito le piazze di tutto il mondo in
110 milioni.
Nonostante il Ministro Pisanu invochi repressione dura nei confronti degli
atti di disobbedienza civile e sociale, e di coloro dunque, che se ne fanno
portatori, il traffico di questi assurdi convogli di distruzione è stato
ridotto di un terzo in questi giorni, ma non è abbastanza...
I treni continuano a passare, protetti e blindati dalla forza pubblica, come
ieri sera a Pisa, nel dopo manifestazione, e già altri convogli sono stati
destinati a passare via mare...
Dobbiamo essere in ogni stazione, in ogni porto a dire che non permetteremo
che sul nostro territorio transitino armi destinate a procurare altre
sofferenze ad un popolo, a tanti popoli; nessun appoggio a questi criminali
!
Perchè questa non è nè una guerra giusta, nè una guerra contro un dittatore,
ma ancora una volta è la guerra dei soldi e del petrolio.
Abbiamo disobbedito e disobbediremo ancora alla guerra dei potenti, il
nostro è sempre stato un no chiaro alla guerra, alle guerre, a tutte le
violazioni di diritti umani e civili.
La Puglia è una delle zone sensibili, per la presenza della base NATO a
Gioia del Colle, dove già si sono intensificati decolli e atterraggi, di
quegli aerei che come nel '91 lanceranno testate all'uranio impoverito
sull'Iraq.
VOGLIAMO LA VERITA' SULLA BASE USAF DI GIOIA DEL COLLE !
Ne chiediamo la CHIUSURA!
Man mano poi che comincerà e si intensificherà il conflitto, le nostre coste
saranno letteralmente invase da persone che fuggono da quei paesi i quali
contribuiremo a bombardare.
Essi saranno identificati, e rimpatriati, o rinchiusi nei centri di
detenzione-lager;
ed è lì che dovremo essere, per BLOCCARE I RIMPATRI FORZATI, con azioni
concrete nei porti e negli aeroporti e contro le compagnie che sottoscrivono
il business umanitario, per CHIEDERE IL RISPETTO DEI DIRITTI per le vittime
della guerra globale.
L'appoggio del governo italiano a questa guerra, con quello esplicito della
maggioranza, e con i "ni" di quel centro sinistra che avvallò a suo tempo
l'intervento in Kosovo, stride enormemente con la contrarietà che esprime
invece la popolazione, la società civile italiana, d'accordo il movimento in
tutte le sue reti e sfaccettature, tanto che ovunque, dai centri sociali al
mondo cattolico la posizione è chiara: boicottare questa guerra.
Il movimento pugliese, in tutte le sue reti ed organizzazioni, non può
esimersi dall'impegno assunto da tutto il movimento e con le modalità che lo
stanno contraddistinguendo, per questo dovremo essere anche a chiedere la
chiusura di Camp Darby il prossimo 8 (o 9!) marzo.
BLOCCARE I CONVOGLI DI MORTE, sia via treno che via mare;
Saremo anche in Puglia, come in tutta Italia, a disturbare i piani dei
criminali dell'impero.
DISOBBEDIRE AL DOMINIO DEI POTENTI PER OBBEDIRE ALLE LEGGI DELL'UMANITA'
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