[Lecce-sf] riflessioni sull'assemblea

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Autor: Rosanna Mazzarello
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Assunto: [Lecce-sf] riflessioni sull'assemblea
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ricomincio il mio intervento, ieri sera smorzato e sintetizzato dalla =
fretta di chiudere l'assemblea.

1. riguardo a chi richiamava la negativit=E0 del termine "ideologico".
direi che sarebbe il caso di ritornare a parlare di ideologia nel senso =
di scienza delle idee o percezioni.
ideologia come conoscenza di come si formano le idee a partire dalle =
quattro facolt=E0 elementari del pensiero: SENSIBILITA', MEMORIA, =
GIUDIZIO, VOLONTA'.
tali facolt=E0 combinandosi tra loro, danno vita a idee composte, sulle =
quali si edificano la grammatica e la logica, come anche la morale o =
dottrina della volont=E0

tuttavia aggiungo, al di l=E0 della connotazione dispregiativa che il =
termine assume nella pubblicistica tedesca, che anche Marx ed Engels =
pensarono la parola nel senso letterale dell'espressione tedesca =
IDEENKLEID: "vestito di idee".

2. relativamente alla possibile compresenza nel leccesf di posizioni =
ideologiche diverse.

Locke, in un passaggio della "lettera per la tolleranza" affermava che =
soltanto nelle scienze =E8 possibile raggiungere certezze oggettive e =
che quindi non si pu=F2 affermare come verit=E0 assoluta la propria =
credenza n=E9 si pu=F2 essere autorizzati a bollare come errori le =
opinioni e le esperienze diverse dalla propria (v. chi parlava di =
sistema e non di valori assoluti).
non si possono restringere i confini del forum se non modificandolo =
nella sua stessa essenza(?).

3. l'autonomia.
=E8 assolutamente condivisibile l'opinione di chi afferma la necessit=E0 =
che il lsf sia svincolato da ogni forma di =
condizionamento-pressione-strumentalizzazione politica ma in che senso =
(?)

mi chiedo anche se non sia vero che all'interno stesso del lsf, per =
meccanismi dialettici, non avvenga comunque una sorta di osmosi di =
pensiero.

distinguerei dunque due forme di autonomia: verso l'esterno e verso =
l'interno.
riguardo alla prima: non si pu=F2, a mio modesto avviso, non accogliere =
proposte di percorsi paralleli e, a volte, convergenti sui grandi =
temi-problemi che andiamo affrontando (v. la guerra, vle =
dell'universit=E0, migranti, scuola(?), lavoro). non si tratta di =
trovare "alleanze" n=E9 di stringere patti compromettenti.
per me significa confrontarsi e crescere insieme, creare consensi, =
ottimizzare le risorse per raggiungere obiettivi comuni.

riguardo alla seconda: qui =E8 difficile definire il senso da dare al =
termine. non siamo associazione, non siamo partito, non siamo gruppo. MA =
SIAMO.=20
in questo senso direi che in primo luogo dovremmo percepirci =
reciprocamente, quindi penserei alla possibilit=E0 di darsi una forma =
organizzativo-strutturale (passetemi i termini, non me ne vengono altri) =
senza crearsi ASPETTATIVE n=E9 pensando di POTER--DOVER MODIFICARE IL =
PROPRIO COMPORTAMENTO come conseguenza del comportamento dell'altro.
tuttavia sono del parere che la condivisione di pensiero debba passare =
necessariamente su principi generali che caratterizzano =
l'identit=E0-fisionomia del forum.

4. pensare-agire

dovremmo ammettere che molto spesso nelle nostre assemblee il pensare =
passa sulla testa della maggioranza che si attesta, evidentemente, sul =
dualismo cartesiano di mente-corpo, mentre sulla minoranza il binomio =
trova piena applicazione come interazione dinamica.

il pensare-agire =E8 strettamente connesso con l'autonomia interna.
da una parte ognuno di noi pu=F2 e deve muoversi autonomamente sui =
problemi, dall'altra, forse, sarebbe ottimale se si riuscisse a superare =
la dimensione individuale a favore di quella collettiva.

fine della prima parte.
rosanna



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