Ho fatto un incontro nella vostra scuola nei giorni dell'autogestione dov=
e
tra l'altro abbiamo parlato di globalizzazion e costruzione di povert=E0,=
consumo critico e commercio equo e solidale e della necessit=E0 di compie=
re
gesti concreti e quotidiani di pace e giustizia, e indicandovi la wipalas=
(sciarpa) della pace che avevo al collo dicevo che anche gesti visibili
come quello o lo straccetto bianco proposto da emergency, sono segni semp=
lici
ma concreti e visibili per rompere i vari/tanti modelli mistificatori del=
reale che ci circondano. Qualche settimana fa =E8 successo che pi=F9 o me=
no
le stesse cose sono state dette/proposte da una insegnante in una scuola
superiore di Trieste nell'ambito dei progetti interni delle scuole. Il qu=
estore,
avvisato da uno dei genitori di un'alunna della classe ha mandato la Digo=
s
a scuola per chiedere al Preside il programma d'insegnamento dell'insegna=
nte.
Nei giorni di Genova 2001, le prime cariche della polizia si sono brutalm=
ente
abbattute sui banchetti di Mani Tese, della Rete Lilliput e delle Bottegh=
e
del Mondo, gli stessi attori che sempre pi=F9 spesso entrano nelle scuole=
proponenso percorsi alternativi di conoscenza critica. Poco prima di part=
ire
per il Libano (dove ancora sono) ho fatto un incontro a Taranto in un pro=
fessionale
nell'ambito di un progetto denominato "La caffettiera multietnicca", negl=
l'incontro
interlocutorio con il dirigente e alcuni suoi collaboratori, uno dei prof=
esori
presenti ha tenuto a sottolineare il carattere di imparzialit=E0 che gli =
incontri
di formazione dovevano garantire (circa 10 ore), a tale richiesta ho risp=
osto
che parlare di certe tematiche significa anche fornire chiavi di lettura=
e analisi, critiche e altre, di certi processi e dunque anche essere part=
e
in causa (sia nei modelli, per es. di consumo, che imongono l'impoverimen=
to
a migliaia di persone nel Sud del mondo, sia nei processi che anche nel
Nord del Mondo si posso mettere in campo per "combattere" la globalizzazi=
one
imperante). Da pochi giorni erano succesi i fatti di Cosenza con gli arr=
esti
d'opinione (Caruso e gli altri). Ho cominciato l'incontro con i/le ragazz=
i/e
del professionale dicendo "Quello che stiamo per dire e analizzare, quell=
o
che faremo in queste 10 ore di corso potrebbe essere oggetto di idagine
investigativa per destabilizzazione dello status quo...". Qualcuno diceva=
resistere, resistere, resistere, e credo si debba aggiungere moltiplicare=
,
diffondere, aumentare i resistenti ed i loro segni di resistenza.
carlo
>Caro Gabriele,
>che dire? Che mia madre, ex insegnante di lette, negli anni Sessanta ma
>anche qualche decennio dopo ha sempre avuto coi presidi un rapporto
>difficile. Allora non si potevano leggere Pasolini o Moravia agli alunni=
,
>neppure in licei sperimentali. Oggi non si pu=F2 stendere una bandiera d=
ella
>pace perch=E8 non c'=E8 "par condicio". Bisognerebbe esporre anche quell=
a dei
>pirati. Nello stesso tempo.
>L'importante =E8 non perdersi d'animo. Sai cosa farei io al tuo posto?
>Indirrei uno sciopero contro la censura dell tutto immotivata ma forteme=
nte
>voluto.
>Poi bisogna continuare nel quotidiano. Portando sino in fondo, un risul=
tato
>cocreto.
>Cari saluti e... in bocca al lupo.
>s. m.
>----- Original Message -----
>From: <gabriele1985@???>
>To: <forumlecce@???>
>Sent: Monday, February 10, 2003 5:01 PM
>Subject: [Lecce-sf] non si pu=F2 appendere la bandiera della pace...
>
>
>Care/i compagne/i sono Gabriele Caforio, rappresentante d'istituto del
liceo
>scientifico "G. Banzi Bazoli".
> Negli ultimi mesi ho avuto delle discussioni con il mio preside riguard=
anti
>l'esposizione da parte del liceo della bandiera della pace, vorrei
>rendervene
>partecipi e avere qualche consiglio su come comportarmi ora.
>Verso la fine di novembre 2002 sono venuto a conoscenza dell'iniziativa
>della Rete Di Lilliput di appendere la bandiera della pace ai nostri
>balconi
>per manifestare il nostro dissenso a questa inutile guerra.
>Il 3 dicembre nella mia scuola =E8 iniziata l'attivita di autogestione, =
dopo
>qualche giorno mi sono recato dal preside =E8 ho chiesto il permesso di
>appendere
>una bandiera, tra l'altro a mie spese, sul frontespizio del liceo. La
>risposta
>=E8 stata "...non puoi appendere la bandiera della pace perch=E8 e una b=
andiera
>di opinione(!!!!!)e non tutti la possono condividere, puoi appenderla so=
lo
>durante le due ore di autogestione perch=E8 =E8 una vostra(!!!) opinione=
ma
>prima di andare via dovete toglierla......" Qualche volta ho fatto finta=
>di dimenticarmela li sopra ma poi finita l'autogestione, durante le vaca=
nze
>non l'ho potuta pi=F9 appendere.
> Qualche giorno fa insieme a tutte le altre scuole abbiamo presentato
ai
>vari presidi una richiesta per appendere la bandiera, ma la risposta =E8=
stata
>:"..voglio una richiesta precisa con le date di inizio e di conclusione
>della vostra manifestazione(!!!!!)e deve essere una cosa voluta da tutti=
>i ragazzi della scuola...."!
>Dopo queste parole sono andato via indignato ritenendo che mi =E8 stato =
negato
>il libero diritto di manifestare le mie opinioni e che un grido di pace
>non possa avere date di inizio e fine!
>Cosa ne pensate?
>Datemi qualche consiglio su come comportarmi. Un saluto di pace Gabriele=
.
>
>
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>Invia i tuoi contributi a pierpaolo.quarta@???
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>Per informazioni sulla lista o aiuto tecnico: forumlecce-admin@inventati=
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