[ssf] senza se e senza ma?

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Author: Patrizio Beraldo
Date:  
Subject: [ssf] senza se e senza ma?
riporto da altra lista, spostando in cima un pezzetto
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per aumentare la comprensibilità.

        Patrizio.


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Messaggio: 6
     Data: Sun, 19 Jan 2003 02:38:12 +0100
       Da: Ian McCarthy <janji@???>
  Oggetto: Re: Re: NOTIZIE DAL PONTE


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RV
> Ian McCarthy Scrive:


>> Salve,
>>
>> Segnalo questo sito dei scudi umani volontari:
>>
>> http://www.humanshields.org/
>>
>> Non tutti possiamo andare ma tutti possiamo fare qualcosa (sostenendo
>> l'iniziativa o anche solo communicando la nostra opposizione ad una
>> guerra non sufficientemente giusta).


RV
> sufficientemente giusta ?!?!?????

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Si, esatto, sufficientemente giusta, perche' non voglio essere troppo
dogmatico.

Molto tempo fa, quando ero un giovane verde, credevo nella
non-violenza come valore assoluto. Mi ricordo una certa Joyce Lussu,
la moglie del partigiano Emilio, anche lei in quel tempo verde ma non
piu` giovane, che si infuriava con noi pacifisti e brontolava: 'Voglio
vedere che farete quando vengono con i fucili a stuprare le vostre
compagne e ad ammazzare i vostri bambini'. Sapeva qualcosa Joyce,
quelle cose le aveva viste con i propri occhi, le aveva vissute sulla
pelle. Ma noi eravamo giovani e testardi e cercavamo di convincerla
che la non-violenza era l'unica scelta morale, l'unica dottrina
politicamente corretta.

Passavano gli anni e ho imparato ad apprezzare la lotta partigiana, a
capire le scelte che avevano fatto e a comprendere che quelle scelte
le avrei fatte anch'io.

Poi c'e` stata la guerra in Bosnia e la tragedia di Srebrenica,
vergogna dell'Europa intera e non solo di un drappello di soldati
olandesi. E ho capito qualcosa che considero importante: se io non
sono disposto a morire per la pace e - fondamentalmente - *per la
giustizia*, non ho l'autorita` morale di condannare la guerra. Non e`
sufficiente lasciare le cose come sono, con l'ingiustizia che impera,
con il male che dilaga. O sono capace - o siamo, come movimento,
capaci - di risolvere le situazioni critiche di oppressione e terrore,
o dobbiamo lasciare che lo facciano gli eserciti. Non si puo` non fare
niente e lasciare che i massacri continuano, come abbiamo fatto in
Bosnia per troppi anni.

Qualche non-violento e` andato laggiu`, e qualcuno ha lasciato la
pelle. Io no, e quindi non ho il diritto di rifiutare quello che alla
fine gli eserciti hanno fatto *per me*, al posto mio, al posto nostro,
dove noi non siamo arrivati, e non solo in Bosnia, ma anche in Kuwait
e nel Kosovo. Criticare gli eccessi e gli abusi si, ma non condannare
l'intervento solo perche' e` stato un'azione militare. Mi dispiace ma
e` meglio di niente.

Ora dico, come hai subito notato, che la guerra contro l'Iraq non e`
sufficientemente giusta, perche' c'e` ancora tempo per una soluzione
non-violenta che non violenti la giustizia. A Srebrenica la giustizia
(e non solo la giustizia) e` stata violentata, e noi europei siamo
tutti corresponsabili perche` sapevamo quello sarebbe successo e non
abbiamo fatto niente per fermarlo. Quel sangue sta sulle nostre mani
perche' non siamo stati violenti. Ma non siamo stati neanche
non-violenti, perche' il non-violento e colui che e` disposto a morire
per interporsi tra il carnefice e la sua vittima, e noi non c'eravamo.

In questo momento le cose sono diverse. Ieri sera ho visto Il Signore
degli Anelli - Le Due Torri, che racconta la storia di una guerra
giusta, l'archetipica guerra giusta del Bene contro il Male. Ma
vedendo quelle orde di soldati scagliandosi contro una cittadella
difesa da una forza molto inferiore, e le donne e i bambini rifiugiati
nelle caverne con i rumori della guerra che rimbombavano sopra le loro
teste, non riuscivo a non pensare a Bagdad. Ho provato ad immaginare
Saddam Hussein nel ruolo di Sauron, il Signore del Male, ma non mi
veniva, era solo ridicolo, e quando invece pensavo alla potenza
militare americano, mi funzionava, il metafora calzava alla
perfezione. Il Bene si trasmuta in Male quando cade sotto
l'incantesimo del proprio potere.

I dittatori bisogna disarmarli e rovesciarli, ma in questa guerra c'e`
qualcosa che non va: e` sbagliata, non perche' la guerra non e` mai
giusta, ma perche' questa guerra non e` sufficentemente giusta.

Buona domenica,

Ian