[ssf] aids - nestle

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Author: paolaefranco
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Subject: [ssf] aids - nestle
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      Naufragata la trattativa in seno all'Organizzazione mondiale del =
commercio =20
      Aids il primato del profitto =20
      Stefania Podda=20
      Gli Stati Uniti bloccano un accordo mondiale che avrebbe permesso =
ai paesi pi=F9 poveri di avere accesso ai farmaci a basso costo per =
curare l'infezione da Hiv =20
      Pi=F9 che la vita di milioni di persone poterono le milionarie =
rendite dei brevetti sui farmaci. Per salvaguardarle, gli Stati Uniti =
hanno infatti bloccato un accordo faticosamente raggiunto tra gli altri =
143 membri dell'Organizzazione mondiale del commercio, e che avrebbe =
permesso ai paesi pi=F9 poveri di avere accesso ai farmaci a basso costo =
per curare l'infezione da Hiv.=20
      Un'intesa arrivata dopo mesi di trattative, strette tra le opposte =
ragioni del profitto e dell'etica. Da una parte i dollari che =
confluiscono nelle casse delle multinazionali del farmaco, grazie alle =
leggi del Wto a protezione dei brevetti; dall'altra l'urgenza di milioni =
di persone senza mezzi, soprattutto in Africa, di poter ricorrere per le =
cure a medicinali prodotti a prezzi pi=F9 accessibili. Alla fine un =
compromesso era stato trovato, tutti d'accordo su un testo di principio. =
Tutti tranne gli Stati Uniti che hanno giudicato il documento =ABtroppo =
flessibile=BB, nel concedere le deroghe alle norme sui brevetti. Secondo =
i delegati americani, infatti, l'accordo avrebbe di fatto permesso di =
produrre farmaci a basso costo non solo per aids e malaria, ma anche per =
altre malattie non contagiose, come asma e diabete. Una breccia =
inaccettabile per le multinazionali che hanno spinto l'amministrazione =
Bush a boicottare l'intesa.=20


      Nulla di fattto, dunque, e tutto ancora da discutere. Washington, =
replicando alle accuse lanciate dagli altri membri dell'Organizzazione =
mondiale del commercio, ha tentato di sminuire la portata della =
decisione presa a Ginevra, negando la volont=E0 del governo americano di =
intralciare l'accesso alle cure per i malati di aids: =ABContinueremo a =
cercare un accordo=BB, ha assicurato il rappresentante statunitense al =
Wto, Robert Zoellick. Di certo i negoziati non andranno in porto =
quest'anno e considerando i precedenti mesi di stallo a Ginevra, ritardi =
come questi si traducono in una sicura condanna a morte per centinaia di =
migliaia di persone.=20


      Un grande passo indietro, dopo la vittoria ottenuta nell'aprile =
del 2001 in Sudafrica. Una vittoria storica, con la quale il governo di =
Pretoria - che aveva emanato una legge che consentiva l'importazione o =
l'acquisto di farmaci al prezzo pi=F9 basso possibile, ignorando =
l'esistenza dei brevetti - aveva costretto alla resa il cartello delle =
39 pi=F9 potenti multinazionali. Le aziende leader del settore avevano =
chiesto e ottenuto il blocco del Medicine Act voluto nel '97 dall'allora =
presidente e Nobel per la pace, Nelson Mandela, e avevano trascinato in =
tribunale il governo sudafricano. Una scelta rivelatasi disastrosa dal =
punto di vista dell'immagine per le aziende, messe sotto accusa =
dall'opinione pubblica mondiale e danneggiate da una campagna di =
boicottaggio lanciata dalle organizzazioni non governative. Alla fine, =
la capitolazione. La Big Pharma decide di ritirare le accuse, in cambio =
di una piuttosto generica dichiarazione di impegno a rispettare le =
regole sui brevetti dettate dal Wto. Nel frattempo, comunque, il blocco =
del Medicine Act =E8 costato la vita a 400mila persone in un paese che =
detiene il triste record di oltre quattro milioni di malati.=20


      Persa, e con enorme smacco di immagine, la battaglia in Sudafrica, =
le multinazionali sono comunque decise a non perdere la guerra finale e =
Washington sta agendo a Ginevra da tutore dei privilegi del potente =
cartello. Anche perch=E9 quello di Pretoria =E8 stato un esempio che ha =
spinto all'emulazione anche altri paesi, come il Brasile. Restano da =
vedere gli esiti di questo confronto impari, difficile che le aziende =
farmaceutiche rinuncino ad una reddita, quella dei brevetti sui =
medicinali, che frutta miliardi di dollari e che decide la vita o la =
morte di milioni di persone.=20



            L'Etiopia muore di fame, ma la Nestl=E8 batte cassa =20
          =20
          =20
            Un paese che muore di fame da cui un supergigante mondiale =
dell'industria alimentare reclama milioni di dollari di risarcimenti. E' =
questa la paradossale situazione della disputa tra l'affamata Etiopia e =
la multinazionale elvetica Nestl=E8. Nel 2001, il numero uno mondiale =
dell'alimentare - con sede a Vevey - ha reclamato 6 milioni di dollari =
dall'Etiopia a titolo di indennizzo per l'espropriazione di una fabbrica =
nel 1975 da parte dell'allora regime militare. I negoziati sono ancora =
in corso.=20
            Al centro della disputa =E8 l'Elidco (Ethiopian Livestock =
Development Company), una fabbrica alimentare in Etiopia che controllava =
il gruppo tedesco Schweisfurth, rilevato dalla Nestl=E8 nel 1986. Dopo =
l'espropriazione, le autorit=E0 di Addis Abeba avevano poi rivenduto la =
fabbrica ad una societ=E0 locale nel 1998 per la somma di 8,7 milioni di =
dollari. Con l'acquisto del gruppo tedesco la Nestl=E8 ha ereditato =
anche i diritti di indennizzo. L'Ong britannica Oxfam ha denunciato la =
multinazionale in un comunicato affermando che l'Etiopia =E8 un paese =
che muore di fame ed =E8 tra i pi=F9 poveri dell'Africa, con un reddito =
medio pro capite di meno di 2 dollari al giorno. I sei milioni di =
dollari reclamati dalla Nestl=E8 =ABpotrebbero fornire acqua potabile ad =
oltre 4 milioni di persone in Etiopia o permettere di costruire 6.500 =
pozzi nel paese colpito dalla siccit=E0=BB.=20



          =20


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          =20



    =20



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      quattro milioni di malati.=20
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