[Lecce-sf] ordinanza e articolo

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Author: ISIDE
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Subject: [Lecce-sf] ordinanza e articolo
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Care/i,
invio un articolo del Messaggero di Roma che da' notizia di un'ordinanza =
del tribunale civile di Roma, sezione lavoro, che ha obbligato il datore =
di lavoro a regolarizzare la posizione lavorativa e in particolare =
previdenziale della lavoratrice straniera per la quale non era stata =
inviata la dichiarazione di emersione nei termini previsti dalla legge e =
circolari del Ministero.

Trovate anche un articolo del Corriere della Sera sulla vicenda che ha =
visto coinvolti diversi cittadini stranieri, impiegati irregolarmente da =
un imprenditore italiano, per i quali, il pm ha disposto il rilascio di =
speciali permessi di soggiorno per motivi di giustizia, al fine di =
permettere loro rimanere in Italia regolarmente per testimoniare contro =
l'imprenditore.
Cari saluti,
I.G.=20
ORDINANZA=20

Il datore di lavoro non la mise in regola:
l'immigrata non pu=F2 essere espulsa=20

Sarebbe da considerare illegittimo un eventuale decreto di espulsione =
per un immigrato il cui datore di lavoro non lo ha messo in regola entro =
l'11 novembre scorso, termine ultimo della recente legge =
sull'immigrazione per avere il permesso di soggiorno.=20
=C8 quanto contenuto nell'ordinanza del tribunale civile di Roma, =
sezione lavoro, giudice Buonassisi, come hanno reso noto i legali di =
un'immigrata, che, =ABper la prima volta in Italia=BB, ha obbligato il =
datore di lavoro di regolarizzare, facendo riferimento alla nuova legge, =
la posizione lavorativa e in particolare previdenziale della sua =
badante.=20
=ABLo stesso giudice - hanno spiegato gli avvocati Marco Viglietta e =
Giovanni Bernardini - ha specificato nell'ordinanza che, in tale =
situazione, un eventuale provvedimento di espulsione nei confronti della =
lavoratrice sarebbe da considerarsi illegittimo, sollevando seri dubbi =
di costituzionalit=E0 in ordine ad una norma che condiziona la =
regolarizzazione del lavoratore ad una scelta unilaterale del datore di =
lavoro=BB.=20
La lavoratrice, assistita dai due avvocati, aveva proposto ricorso =
d'urgenza al tribunale, in quanto il suo datore di lavoro non le aveva =
inviato il kit di emersione dal lavoro nero n=E8 aveva pagato la somma =
forfettaria prevista come sanatoria contributiva. Da qui la decisione =
del giudice, che non solo ha ritenuto illegittimo il comportamento del =
datore di lavoro ma anche che la lavoratrice extracomunitaria, pur =
sprovvista del permesso di soggiorno, e nonostante i termini per =
chiedere la regolarizzazione siano scaduti, non pu=F2 essere espulsa.=20

Clandestini nella fabbrica lager, il pm li aiuta a trovare lavoro

Gli immigrati costretti a turni di 15 ore al giorno Mangiavano e =
dormivano in condizioni disumane

Una =ABfabbrica lager=BB dove decine di operai romeni sono stati =
sfruttati =ABcome schiavi=BB (=AB14-15 ore di lavoro per sette giorni su =
sette=BB) e costretti perfino =ABa mangiare e dormire in condizioni =
disumane nei sotterranei dello stesso capannone industriale=BB. Sembra =
un drammatico romanzo-verit=E0 dei tempi di Dickens, ma purtroppo =E8 =
una storia vera dei nostri giorni, che ha per vittime poveri immigrati =
spinti dal bisogno ad accettare le vergognose condizioni di un =
imprenditore-padrone della ricca provincia di Varese.=20

L'INDAGINE L'indagine rivelata ieri dal nucleo regionale della Guardia =
di Finanza era partita per caso, un anno fa, dai controlli su un =
traffico di cosmetici con marchi contraffatti, e ora si =E8 chiusa con =
la regolarizzazione degli sfruttati. =ABLiberati=BB dai militari con un =
blitz nella fabbrica-lager, dieci stranieri (cinque uomini e cinque =
donne, tutti romeni) hanno gi=E0 ottenuto il permesso di restare =
legalmente in Italia =ABper motivi di giustizia=BB, cio=E8 per il =
diritto-dovere di fare i testimoni d'accusa al processo contro il loro =
ex =ABpadrone=BB italiano.=20


LA FABBRICA LAGER - L'imprenditore, D.B., 46 anni, nato in Puglia ma =
trapiantato da decenni nel Varesotto, =E8 stato arrestato il 10 luglio =
scorso, dopo la terza irruzione della Finanza nella sua ditta di =
cosmetici e detersivi. I militari avevano gi=E0 ispezionato quella =
fabbrica in maggio e in giugno, scoprendo ogni volta una decina di =
operai romeni senza permesso e pagati in nero. Allora l'imprenditore era =
stato solo denunciato alla Procura di Busto, mentre per i clandestini =
era scattata implacabile l'espulsione dall'Italia. Al terzo blitz in tre =
mesi, i finanzieri hanno ritrovato al lavoro altri dieci operai romeni, =
tutti con permessi risultati falsi: un documento risultava addirittura =
rilasciato l'11 luglio, cio=E8 in una data futura. A quel punto =
l'imprenditore =E8 finito in carcere e la sua azienda sotto sequestro.=20
=ABI dieci clandestini erano costretti a lavorare sempre, dalle 8 alle =
21, con punte di 16-17 ore al giorno, domeniche comprese, per una paga =
in nero di 750 euro al mese - ha spiegato ieri il colonnello Stefano =
Grassi, comandante del nucleo regionale delle Fiamme gialle di Milano -. =
Da quella fabbrica-lager non uscivano mai: mangiavano e dormivano in due =
misere stanzette nei sotterranei del capannone industriale, in =
condizioni disumane, con un solo bagno per cinque uomini e cinque =
donne=BB. Tra i dieci romeni cos=EC sfruttati c'erano anche due =
laureati: un medico e un avvocato.=20


L'INDAGATO E LE VITTIME - Dopo la scarcerazione e gli arresti =
domiciliari, l'imprenditore italiano =E8 tornato in libert=E0. Nei primi =
interrogatori in Procura, aveva provato a difendersi sostenendo che =
voleva solo aiutare i connazionali della sua convivente romena. La =
Finanza per=F2 ha scoperto che proprio lei aveva intimato agli operai di =
non testimoniare contro il padrone: ora la Procura sta valutando se =
indagarla per minacce o per favoreggiamento. Caduto cos=EC ogni alibi, =
l'imprenditore ha confessato e ha chiesto perdono, dichiarandosi pronto =
a riassumere, questa volta legalmente, tutti i clandestini. A quel punto =
l'azienda =E8 stata dissequestrata e di recente ha potuto riprendere la =
produzione con due operai italiani, ovviamente regolarissimi. =
L'imprenditore ora =E8 libero, ma verr=E0 processato per sfruttamento di =
lavoro nero, agevolazione dell'immigrazione clandestina e anche per aver =
venduto prodotti di bellezza con marchi falsi.=20


LA LEGGE Per evitare che l'inchiesta potesse ancora ritorcersi contro le =
vittime, il pm Giuseppe Battarino ha applicato agli operai romeni della =
fabbrica-lager la legge che concede speciali permessi di soggiorno per =
motivi di giustizia. I dieci immigrati sono stati affidati a =
un'associazione di volontariato, che ha trovato a tutti una casa decente =
e un lavoro regolare come falegnami o meccanici. Il pm titolare =
dell'inchiesta, Giuseppe Battarino, per inciso, =E8 il magistrato che ha =
scoperto a Gallarate il primo covo in Italia di presunti terroristi di =
Al Qaeda (poi condannati a Milano) e ha seguito anche l'indagine choc =
sull'omicidio dell'operaio romeno Ion Cazacu, ucciso con il fuoco =
dall'imprenditore-padrone Cosimo Iannece.=20


LA PIAGA DEL LAVORO NERO - Lo sfruttamento di manodopera soprattutto =
straniera, costretta a turni massacranti senza alcuna copertura =
sanitaria n=E8 pensionistica, resta un grave problema sociale anche in =
Lombardia. Nell'anno che sta per chiudersi il solo nucleo regionale =
della Finanza ha scoperto =ABben 2.727 lavoratori irregolari, di cui =
1.987 completamente sconosciuti al fisco e agli enti previdenziali=BB. =
Nelle statistiche sull'illegalit=E0 diffusa, il lavoro nero =E8 =
preceduto solo dalle cifre record sui sequestri di droga (6.700 chili) e =
di sigarette di contrabbando (42 tonnellate), sui casi di pirateria =
commerciale (447 indagati) e sulle violazioni fiscali: i 766 evasori =
totali scoperti nel 2002 in Lombardia sono il 13 per cento del totale =
nazionale. C'era una volta la capitale morale.=20

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