[RSF] ZANOTELLI SCRIVE A VELTRONI: "DI' NO A NIKE E NESTLE…

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Autore: Luigi Pirelli
Data:  
Oggetto: [RSF] ZANOTELLI SCRIVE A VELTRONI: "DI' NO A NIKE E NESTLE'"
Da: Ufficio Stampa Lilliput Nodo di Roma
Inviato: sabato 14 dicembre 2002 18.02

ZANOTELLI SCRIVE A VELTRONI: “DI’ NO A NIKE E NESTLE’”

Roma, 14 DIC 2002 – “Veltroni, la prossima volta dì
‘no’ a sponsor sotto boicottaggio”. Con questo invito
il missionario comboniano padre Alex Zanotelli ha
questa mattina invitato il sindaco di Roma Walter
Veltroni a sostenere la battaglia del Coordinamento
cambia lo sponsor (Cocs - che riunisce a Roma oltre
trenta realtà associative e di rete) che chiede al
comune di non accettare sponsorizzazioni e sedicenti
“doni” da di aziende oggetto di boicottaggio da parte
della società civile.

Altre due sono state le richieste di Zanotelli,
contenute in una lettera consegnata al sindaco (di cui
forniamo il testo integrale): dire no a Eurochocolate
(sostenuta dalla Nestlé) e promuovere invece
Equochocolate; supportare il Cocs nella battaglia
contro i “doni” della Nike di campetti di calcio a
scuole romane (per info:
www.romanordestsocialforum.org/cocs/home.htm).

Ecco la lettera.

Caro Sindaco,
Un saluto e un ringraziamento a te e all’assessore
Luigi Nieri e a tutti quelli che sono presenti alla
Festa dell’Altraeconomia.

Penso che la realizzazione della festa
dell’Altraeconomia da parte del Comune di Roma rientri
a pieno nella strada che tu, come uomo e come Sindaco,
hai voluto intraprendere con rinnovato vigore
all’indomani del tuo viaggio tra i poveri dell’Africa.
Altra-economia significa economia per una volta non
finalizzata a rendere il 20% degli uomini, quello
ricco, ancora più ricco, a danno dell’80% povero, ma
significa economia che tenta di agire su questo
sistema squilibrato e immorale, in cui il 20% degli
uomini si pappa l’82% delle risorse a spese del resto
dell’umanità, per modificarlo e per sconfiggere la
povertà globale.

E’ ormai chiaro che la scelta di un altro sistema,
diverso da quello neo-liberista, è una priorità
assoluta, un’urgenza irrimandabile.
Non possiamo continuare a raccontarci la storia dello
sviluppo sostenibile, che porta pian piano tutti i
popoli della Terra al nostro livello di benessere.
Per fare questo sarebbero necessari, in termini di
risorse naturali, altri 6 pianeti come la Terra.
E’ quindi evidente che o saremo capaci di pensare e
costruire un altro mondo o non ci sarà nessun mondo.

Per costruire un altro mondo sono necessari un’altra
politica, basata sul servizio e sulla partecipazione,
un’altra modalità di risoluzione dei conflitti, basata
sulla non-violenza, e un’altra economia, basata sulla
solidarietà.

Quindi anche a Roma la scelta dell’Altraeconomia deve
ripartire da un evento come questa Festa per divenire
sempre più pratica quotidiana per ogni uomo, e ancor
di più per ogni uomo politico che sia stato chiamato a
servire la collettività con l’amministrazione della
cosa pubblica.
La tua bellissima ambizione di fare di Roma la Città
della Pace deve andare di pari passo con la
costruzione di Roma come Città Equa, perché non c’è
Pace senza Giustizia.

Caro Sindaco, come nella lettera che ti scrissi nel
2000, ti chiedo se hai il coraggio di proseguire
nell’azione politica alternativa già iniziata, per
rispondere in maniera sempre più esauriente ai bisogni
del pianeta e della tua città.
Ti chiedo di rispondere pubblicamente, anche e
soprattutto a quella parte della società civile che si
fa portatrice delle istanze dei poveri nell’Occidente
ricco.
Sono ad esempio stato contattato dal Coordinamento
Cambia lo Sponsor, che ha avviato alcune campagne per
chiedere al Comune di Roma una maggiore attenzione
sulle sponsorizzazioni, che rischiano di sporcare
l’immagine di Roma per ripulire quella di
multinazionali sotto boicottaggio.

Ti chiedo:
1)    di non offrire nell’anno venturo il patrocinio del
Comune di Roma ad una manifestazione come
Eurochocolate, vetrina per una multinazionale come la
Nestlé che, non secondo me ma secondo l’Unicef, è
corresponsabile ogni anno della morte di un milione e
mezzo di bambini nei Paesi del Sud del mondo;
di contribuire invece, in collaborazione
all’Assessorato di Luigi Nieri, all’organizzazione di
una manifestazione alternativa, sul modello di
Equochocolate organizzata a Perugia qualche mese fa,
in cui vengano messe al centro le questioni relative
al mercato del cacao, immenso terreno di sfruttamento
nell’Africa che hai potuto vedere e conoscere;
2)    di non consentire alla Nike un’operazione di
immagine, come quella dei campetti donati alle scuole
romane, che la faccia vedere come benefattore dei
bambini, quando invece nelle sue fabbriche si lavora e
si vive ancora in condizioni drammatiche;
3)    ti chiedo infine di assumere come Comune di Roma
l’impegno preciso e formale di non accettare per
attività sportive, educative e culturali, nonché  per
l’esecuzione di lavori pubblici nell’ambito del
territorio comunale, la sponsorizzazione, la
pubblicità e il contributo in denaro di multinazionali
sotto boicottaggio, che non mostrano alcun reale
interesse a modificare questo sistema di oppressione e
che mirano solo a dare di sè un’immagine più
accettabile.


Te lo chiedo perché vinca la vita.
Alex Zanotelli



Il Cocs intende promuovere un modello di“consumo
“critico”, cioè attento non solo alla qualità ed al
prezzo del prodotto, ma soprattutto alla sua storia
(impatto ambientale e sociale) ed al comportamento
dell’impresa che lo offre sul mercato
www.romanordestsocialforum.org/cocs/home.htm.



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Ufficio stampa nodo di Roma Rete di Lilliput
http://nodi.retelilliput.org/roma/stampa.htm

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