[Consumo critico - Milano Social Forum]Grano biotech di stat…

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Author: daniele iannuzzo
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Subject: [Consumo critico - Milano Social Forum]Grano biotech di stato
Carissimo Stefano, carissimi tutti,

un pò allarmistica, mi pare, sia la tua presentazione
che l'intestazione in oggetto: leggendo il messaggio,
si scopre che Alemanno ha BLOCCATO, non promosso, le
sperimentazioni.

saluti

Daniele


--- xawcos@??? ha scritto: > Vi giro questa
e-mail, sul grano biotech che
> prossimamente i nostri governanti
> ci vogliono far mangiare.
> Abbracci (Stefano)
>
>
> Ogm: associazioni, no a grano biotech
>
> di Giampaolo Cerri (g.cerri@???)
> 09/12/2002
>
> Vas, Coldiretti, Adiconsum e altri gruppi contro la
> sperimentazione dell'Istituto
> di Cearicultura
> Ambientalisti, associazioni consumatori e
> agricoltori contro il grano transgenico.
>
> Verdi Ambiente e Società, Federconsumatori,
> Associazione Consumatori Utenti,
> Greeenpeace, AIAB, ANCC COOP, Coldiretti - Asseme
> -Adiconsum - Adusfbef
> diramano infatti in queste ore un duro comunicato
> contro le recenti sperimentazioni.
>
> «In nome della ?libertà della ricerca scientifica?»,
> recita una nota, «l'Istituto
> di Cerealicoltura del ministero delle Politiche
> Agricole si è proposto,
> niente di meno, che il traguardo della modificazione
> genetica del frumento,
> che notoriamente è il simbolo dell'agricoltura e
> dell'agroalimentare del
> nostro Paese. Ai tecnici dell'Istituto la cosa
> dev'essere sembrata così
> "normale" al punto da stupirsi che il ministro delle
> Politiche Agricole,
> appresa la notizia, ha emanato un provvedimento di
> tale buon senso, che
> qualsiasi cittadino del nostro paese avrebbe
> realizzato anche ad occhi chiusi:
> la sospensione di una sperimentazione su di una
> specie agricola che costituisce
> la materia prima strategica del made in Italy nel
> mondo.
> Con tutto il rispetto dovuto alla scienza, crediamo
> che gli stessi ricercatori
> che ripropongono oggi il tema della ?libertà di
> ricerca?, dovrebbero riscoprire
> anche quell'umiltà perduta che consentirebbe loro di
> ascoltare le opinioni
> prevalenti nel mondo agricolo, nell'industria
> agro-alimentare e fra i consumatori
> del nostro Paese che ritengono le produzioni
> derivate da Ogm come qualcosa
> di non sicuro ed economicamente svantaggioso per
> affrontare la competizione
> economica di mercato.
> Sul piano tecnico, inoltre, è notoriamente in
> dirittura di recepimento anche
> nel nostro Paese la nuova direttiva UE in materia di
> sperimentazione biotecnologia,
> che fissa finalmente norme certe basate sul
> "principio di precauzione":
> perché dunque tanta fretta nel voler avviare
> sperimentazioni in campo aperto,
> con i rischi ambientali che ne conseguono? Fra
> qualche mese ogni richiesta
> di sperimentazione potrà essere valutata attraverso
> nuovi e più efficaci
> parametri di biosicurezza e se, come ci auguriamo,
> vi saranno tutte le garanzie
> sul piano ambientale, nessuno avrà nulla da eccepire
> sulla realizzazione
> scientifica delle prove sperimentali.
> Risolto dunque il problema ?tecnico?, resta comunque
> insoluto il problema
> della non accettazione degli Ogm sia sul piano
> sociale e produttivo e sia
> sulla sicurezza alimentare ed è questo un nodo sul
> quale la comunità scientifica
> dovrà auspicabilmente pronunciarsi. Ne va della
> propria credibilità ed accettabilità
> sociale».
>
>
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