[CSSF] Fw: [Lecce-sf] da Repubblica: lettera aperta di Carus…

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Szerző: antonio chiga
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Tárgy: [CSSF] Fw: [Lecce-sf] da Repubblica: lettera aperta di Caruso
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From: "Alessandro Presicce" <apresi@???>
To: "LSF (ml)" <forumlecce@???>
Sent: Monday, November 25, 2002 7:01 PM
Subject: [Lecce-sf] da Repubblica: lettera aperta di Caruso


> Viterbo, 18:45
> No global, lettera aperta di Caruso: non cadere in trappola
>
> In un lunga lettera aperta dal carcere di Viterbo il leader dei no global
> campani, Francesco Caruso, denuncia ciò che sta scoprendo nelle carceri,
> chiede di non cadere nella trappola che fa reagire alla repressione,
> rivendica il diritto alla disubbidienza e alla lotta politica.
> "Dovrò paradossalmente ringraziare i magistrati di Cosenza e i loro
> teoremi - scrive Caruso - per avermi dato la possibilità di attraversare
> l'infernale girone dantesco delle carceri: Trani, Viterbo, migliaia di
> persone rinchiuse come polli in batteria, dove anche il minimo, elementare
> diritto diventa un favore da implorare. Qui democrazia, giustizia e

dignità
> si possono tradurre in un sola parola: amnistia subito e per tutti".
>
> "La pericolosità sociale e politica di quest'inchiesta è sotto gli occhi

di
> tutti - scrive poi, riguardo all'ordinanza che l'ha portato in cella -.
> Dietro l'ambiguo e inconsistente impianto accusatorio, si cela il

maldestro
> tentativo di ridurre la ricchezza e la vitalità dei movimenti ad un mero
> problema di ordine pubblico. Alla base di queste assurde congetture c'è un
> delirante pregiudizio ideologico sul rapporto tra democrazia,

mobilitazione
> e conflitto sociale".
>
> Caruso scrive di "un'ossessiva persecuzione politica che tocca il suo
> culmine con le violenze di Genova e l'omicidio di Carlo Giuliani". E
> prosegue: "Ora l'assurdo teorema di Cosenza: con in prima fila, ancora una
> volta, i Reparti operativi speciali dei carabinieri (l'unico corpo senza
> indagati per i fatti di Genova) questa volta supportati da alcuni solerti
> magistrati che i Ros hanno trovato dopo estenuanti ricerche in un anonimo
> tribunale del profondo Sud".
>
> "In verità - scrive Caruso - i pericolosi sovversivi, i veri criminali

sono
> dall'altra parte della barricata, sono coloro che cercano di sospingere il
> movimento sul terreno dello scontro militare, anche perchè sanno bene che
> questo è l'unico terreno dal quale usciremmo sconfitti". Per questo,

secondo
> il leader dei Disobbedienti campani "è importante che il movimento si
> divincoli da quel vortice repressione-lotta alla repressione che tarpa le
> ali alla dinamicità ed ai processi di trasformazione sociale".
>
> Allo stesso tempo, sostiene Caruso, è "necessario ribadire e rivendicare

le
> pratiche della disobbedienza civile come forme di mobilitazione legittime

e
> sacrosante, dinanzi alle tante, troppe ingiustizie che attanagliano il
> nostro mondo globale. Su questo nessuna inchiesta, nessun magistrato potrà
> farci arretrare". (red)
>
>
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>
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