[Lecce-sf] rassegna stampa

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Domani vertice Ue sull'immigrazione
Duemila «no global» in corteo a Lecce

http://www.gdmland.it/QUOTIDIANO/1211/POLITICA/NZ04/A04.asp

LECCE «Lavoriamo perchè tutto vada bene», dicono in prefettura e in
questura. «A noi - sostiene il questore di Lecce, Vincenzo Caso - interessa
che il vertice dei ministri sull'immigrazione si svolga in condizioni di
sicurezza, e ovviamente che anche la città possa essere tranquilla».
Ore 15.33: Francesco Caruso, portavoce dei "disubbidienti" della Campania
(che a fine mese terranno una manifestazione al «Regina Pacis») annuncia che
anche loro saranno a Lecce. Ci sarà anche un prete, don Vitaliano Della
Sala, in prima fila anche a Firenze. «Assaliremo il castello per ribadire il
rifiuto a queste politiche razziste», dice bellicoso. Incertezza tra i
promotori del Social Forum. Prima pensano ad una notizia «erronea». Poi Dino
De Pascalis , uno dei coordinatori dei «No global», chiarisce: «abbiamo
parlato con Francesco, non ci ha detto nulla, forse dalla Campania verranno
con un pullman». A Firenze i «No global» sono stati centinaia di migliaia, e
non è successo nulla. Le tensioni e gli allarmi della vigilia sono scomparsi
con i primi arrivi. Ma a Firenze, non c'era una controparte. A Lecce si
tiene, invece, un vertice del ministro degli Interni di dodici Paesi del
bacino adriatico e dell Jonio, dalla Slovenia, fresca candidata all'ingresso
nell' Unione europea, alla Turchia, ancora lontana da ogni agenda
sull'ulteriore allargamento. Gli onori di casa saranno fatti dal ministro
Pisanu e dal sottosegretario con delega all'immigrazione, il salentino
Alfredo Mantovano.
Caruso ha alzato i toni delle sue accuse: «i ministri seduti a quel tavolo
sono responsabili delle stragi quotidiane di migranti morti a migliaia
affogati nel canale di Otranto, nel canale di Sicilia, e asfissiati nei
tir». I "disobbedienti" tenteranno un'azione dimostrativa? Dino De Pascalis
corregge i toni e parla di interesse e di obiettivi «assolutamente pacifici
della manifestazione».
Ieri sera si è riunito il coordinamento del Social forum. All'iniziativa
hanno aderito Rifondazione comunita, Verdi, sinistra Ds, comunisti italiani,
la Cgil ed altre associazioni. Ci saranno gli studenti e gli universitari di
sinistra. La previsione è di un migliaio di partecipanti, forse duemila. Si
sta trattando con la questura sulle modalità della manifestazione. L'intera
area intorno al castello Carlo V dovrà restare libera: via Marconi, via
Trinchese, piazza Libertini e via XXV luglio, sulla quale si affaccia anche
la prefettura. Spostato anche il mercato. I «No global» vorrebbero tenere la
loro manifestazione in piazza dell'Armonia. Troppo vicina al castello,
dicono in questura, meglio piazza Tito Schipa. Troppo lontana, replica De
Pascalis: «troveremo comunque un accordo».
Gli accordi tra i Paesi del Mediterraneo sull'immigrazione clandestina
cominciano a funzionare. Buoni risultati sta dando l'azione di controllo in
mare combinata tra Italia e Albania, come l'accordo con la Slovenia. Anche
la Turchia sta collaborando. La rotta più battuta è quella del canale di
Sicilia. I ministri si riuniscono periodicamente: il vertice di Lecce -
dicono al ministero degli Interni - è una tappa importante, il 25 novembre
ci sarà un altro incontro a Londra.



t.t.