Autore: cybergobbo Data: Oggetto: [Forumumbri] Fw: Lettera ai cittadini di Firenze sul FSE...
----- Original Message -----
To: <rdc@???>
Sent: Wednesday, October 30, 2002 9:39 AM
Subject: Re: Lettera ai cittadini di Firenze sul FSE
> Caro .... in entrambi i casi non si tratta di compagn@.
> Una cosa è esprimere una propria opinione, ben altro è denunciare agli
> sbirri quelli con cui non si è d'accordo! Chi fa questo non è un compagn@,
> ma un INFAME! (se vuoi controlla il termine sul dizionario, io non lo uso
> quasi mai).
> Basta con questi auto rappresentanti di merda , che vogliono? Almeno i
> Presidenti del Consiglio formalmente li elegge qualcuno (e guarda che
> personaggi sono), ma questi si arrogano il diritto di dire chi è dentro, chi > è fuori, di fare comunicati senza alcuna delega da parte di nessuno. A casa > mia tale comportamento è tipico dei despoti.
> Diciamocelo Andrea, i Social Forum non sono che una componente del
> movimento, non il movimento!
> Eppoi a proposito dei firmatari, degli improbabili "compagni", guarda un po' > cosa ho scoperto in rete:
> Franco CARDINI (ex membro di Ordine Nuovo, postfascista, collaborotore di
> riviste e moviment della destra radicale, nazionalrivoluzionaria,
> comunitarista, ecc.), Marco TARCHI (ex dirigente del MSI, postfascista
> ecologista e comunitarista) e Eduardo ZARELLI (direttore della casa editrice > Arianna, collaboratoe dell rivista virtuale di geofilosofia Est/Ovest di
> ispirazione neoconservatrice, spiritualista. comunitarista, nonche' curatore > del libro di Friedrich Georg Jünger, La perfezione della tecnica, Roma,
> Settimo Sigillo, 2000).
>
> Compagno si, compagno no, compagno un caz!
>
> saluti e baci Paolo....
>
>
>
>
>
> ----- Original Message -----
> > To: <rdc@???>
> Sent: Tuesday, October 29, 2002 3:39 PM
> Subject: Lettera ai cittadini di Firenze sul FSE
>
>
> > Vorrei sapere se la lettera sotto riportata è un'iniziativa "ufficiale"
> del FSE oppure è
> > un'iniziativa-appello dei firmatari rivolta al Movimento. Da come mi è
> pervenuta, non è
> > chiaro.
> > S fosse il primo caso, la troverei come minimo discutibile. Affermare che > i black sono
> > i principali protaginisti delle violenze di Genova, non mi sembra
> corrispondere al vero.
> > Che piaccia o meno (a me personalmente non piace tanto, ma la si può
> > comprendere), i black adottano una pratica politica di distruzione dei
> simboli
> > materiali, di solito non fanno azioni di violenza contro persone, a
> differenza dei
> > poliziotti che si disinteressano delle cose ma hanno molto a cuore le
> braccia, le teste
> > i denti e il corpo dei manifestanti.
> > Se invece è un'iniziata di un gruppo di compagn*, allora non c'è nulla da > dire. E
> > ognuno è libero di sottoscriverla o meno.
> >
> > Credo comunque che la più probabile è il secondo caso. C'è qualcuno che ne > sa
> > qualcosa?
> >
> >
> > Andrea Fumagalli
> >
> >
> > Lettera aperta sul social forum europeo alle autorità e ai cittadini di
> > Firenze
> >
> > NON A NOSTRO NOME
> >
> >
> > Sappiamo della diffusa preoccupazione che nel Forum Sociale Europeo che si > > terrà fra il 6 e il 10 novembre prossimi, si possano infiltrare degli
> > specialisti della violenza, come è avvenuto a Genova durante le
> > manifestazioni del luglio 2001, anche se questo forum non contiene
> occasioni
> > di scontro perchè non sono in programma manifestazioni contro nessuna
> > istituzione ufficiale come i G8, la Banca Mondiale o il Fondo Monetario
> > Internazionale.
> >
> >
> > Quasi tutti coloro che verranno hanno in comune la certezza che le
> politiche
> > socio-economiche attuali minacciano seriamente il nostro futuro insieme
> alla
> > vita stessa su questo pianeta sempre più malmesso, e credono che queste
> > politiche debbano essere profondamente cambiate.
> >
> >
> > Il Forum Sociale Europeo dovrebbe essere condotto nello stesso spirito dei > > Social Forum internazionali tenuti in Brasile a Porto Alegre, capitale del > > Rio Grande do Sur. Ricordiamo che in nessuna delle due occasioni vi è
> stata
> > traccia di violenze.
> >
> >
> > i responsabili principali delle violenze a Genova, i cosiddetti Black
> Bloks,
> > non facevano in alcun modo parte del movimento per cui simpatizzano coloro > > che saranno presenti a Firenze in novembre. Nessuno di noi aveva nemmeno
> > sentito parlare dei Black Bloks prima di Genova. Infatti ancora oggi
> > ignoriamo che cosa esattamente volessero ottenere e pensiamo che
> soprattutto
> > ci fosse l'intento di screditare ciò che, senza di loro, sarebbe stato un > > grandissimo evento e un messaggio molto forte proprio perchè totalmente
> > pacifico.
> >
> >
> > Sappiamo che esistono grossi interessi economici nel mondo a cui farebbe
> > comodo distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dai problemi che ci > > preoccupano. Perciò chi, durante il forum sociale europeo, facesse atti di > > violenza a cose o persone sarà oggettivamente un promotore di quei grossi > > interessi, non dei nostri, e cioè sarà nostro nemico non alleato. Chiunque > > giustifica in qualsiasi modo la violenza non parla a nostro nome. (Quanti > > vogliono veramente combattere e modificare la politica delle banche non
> > vanno a sfasciar vetrine, trasferiscono i propri soldi nelle banche
> etiche.)
> >
> >
> > Può valere la pena ricordare che anche se c'è una notevole diversità di
> > posizioni fra coloro che hanno partecipato fin qui ai Social Forum, il
> > principale comune denominatore è stato e resta quello di convertire la
> > società dal suo attuale cammino suicida per dirigerla verso un'autonomia
> > molto maggiore delle comunità locali, e verso un'economia che, invece di
> > essere governata da imprese multinazionali incontrollabili e
> irresponsabili,
> > protette da un mercato unico globale, sia nelle mani di attività
> economiche
> > piccole e medie, le più congeniali con mercati regionali e locali. Queste > > attività possono sentirsi veramente parte della società in cui operano e
> > avere per lei un senso di responsabilità, il che sempre meno si può dire
> > delle multinazionali che stanno avviandosi a monopolizzare il mondo.
> >
> >
> > È certo che si può contare su di noi per fare tutto il possibile, in
> > collaborazione con le pubbliche autorità, affinché il Social Forum Europeo > > sia un evento pacifico e festoso che possa entrare con fierezza fra quelli > > memorabili che Firenze ha ospitato.
> >
> >
> > Dei seguenti firmatari i portavoce ufficiali sono: Helèna Norberg Hodge,
> >
> > Hanno già aderito:
> >
> > Vandana Shiva (India), Edward Goldsmith (GB), Simon Retallack (GB), Agnès > > Bertrand (France), Tiziano Terzani (Florence, Italy), Giannozzo Pucci
> > (Florence, Italy), Bittu Sahgal (India), Ashish Fernandez (India), John
> > Cavanagh (USA), Key Weir (New Zealand), Thierry Jaccaud (France), Rejanae > > Maria Ludwig (Brazil), Nucleo dos Ecojournalistas do Rio Grande do Sul
> > (Porto Alegre, Brazil), Roberta Coimbra (Brazil), Lisa Sfei Cordeiro
> (Porto
> > Alegre, Brazil), Jaime Carvalho (Brazil), Helèna Norberg Hodge (Sweden),
> > Mark Ritchie (USA), Jiri Tutter (Greenpeace)
> >
> >
> > Sono attese le adesioni di:
> >
> > Franco Cardini, Serge Latouche, Alex Zanotelli, Jeremy Rifkin, Walden
> Bello,
> > Victor Menotti, Wolfgang Sachs, Josè Bovè, Gianfranco Bologna, Fabrizio
> > Fabbrini, Michele Boato, Gianfranco Zavalloni, Emilio Molinari, Riccardo
> > Petrella, Francois de Ravignan, Jerry Mander, Alfredo Mori, ecc.
> >
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