R: R: R: [Cerchio] solo per gli amanti .... della trippa

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Autore: Pkrainer
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Oggetto: R: R: R: [Cerchio] solo per gli amanti .... della trippa
----- Original Message -----
From: "Bebe" <rossofuoco@???>


> ciao limbo e ciao pessoa, posso intromettermi? premetto che io sono
> vegetariano e che mi sono posto come prima cosa di non rompere i coglioni

a
> nessuno per questa mia scelta ....



l'approccio di Bebe é molto simpatico e mi trova assai partecipe: occorre
però, per comprendere atteggiamenti come quelli di Pessoa, immaginare ciò
che prova lui. Per molti aspetti, l'anticarnivorismo (che non é semplice
rinuncia a mangiare carne, ma critica attiva di chi lo fa) rammenta il fuoco
interiore degli antiabortisti. Il mangiare carne agli uni sembra una
questione di dettaglio, ad altri un'azione orribile che getta una luce
sinistra sugli individui e sul mondo. L'idea di questi personaggi che
rinchiudono miliardi di viventi in condizioni pazzesche per poi ucciderli
nelle maniere più efferate, squartarli e mangiarli crudi o cotti, é in
effetti sconcertante. Esattamente come l'impressione che produce in alcuni
l'idea dell'aborto. In entrambi i casi abbiamo una ripugnanza per questo
agire su ciò che é vivo quasi fosse una cosa, e di farlo nel proprio
interesse. La questione non la si può liquidare facilmente, solo perché la
nostra individuale sensibilità accetta ciò che questi altri non riescono
proprio ad accettare.
Per me, ponendosi dal punto di vista della libertà totale, la questione é
semplice: ciascuno fa quel che gli aggrada, io per conto mio non sono per
principio contrario a nulla, neppure al cannibalismo. E delle varie
porcherie che si fanno oggi, lavorare, pagare e farsi pagare, ottemperare,
etc. mi paiono cose anche peggiori che farsi di tempo in tempo un salamino
Credo però, obiettivamente che l'abolizione mai troppo urgente di ogni
specialista (l'allevatore, il macellatore, il chirurgo)sposterà fatalmente
l'equilibrio, portando al centro dell'attenzione ciò che oggi appare come
l'ipersensibilità di qualche anima bella. Se dietro ogni hamburger passerà
l'esigenza di allevare e poi uccidere un manzo, dubito che il consumo di ca
rne si manterrà agli attuali livelli. E che comunque i superstiti carnivori
finirebbero per diventare diversi, facendosi diversamente carico della
questione del rapporto con ciò che mangiano e della convivenza con altri
viventi che, magari, ambirebbero andare liberi per i cazzi propri, e non
convogliati verso la tavola di qualcuno