[Cm-roma] "Cosa cazzo vogliamo"

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Author: and
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Subject: [Cm-roma] "Cosa cazzo vogliamo"
anch'io come Nicolas ho seguito le vicende attraverso
la mail senza partecipare ancora.

prima di buttarmi in un ingorgo in bicicletta (cosa
che faccio già da solo peraltro) con altre persone mi
piace cercare di conoscerle.
rispetto al concetto originale, credo si stia facendo
della confusione, anche se per nobili motivi.

la priorità non acritica dovrebbe essere quella di
ottenere che questa città diventi più ciclabile.
poi si possono sostenere una serie di cause che la
collettività riterrà sostenibili.
senza una solida base razionale non si può essere
veramente creativi, ma si è solo confusionari e
velleitari.

il raggiungere uno scopo come quello originario non
potrà che dare autorevolezza al movimento e quindi
anche la possibilità seria di farsi ascoltare su altri
argomenti.

spero di scendere in piazza presto con tutti voi,


andrea

--- Nicolas Nebiolo <ncs_nbl@???> wrote:
> E' più di un mese che seguo le vicende della CM di
> Roma, ma confesso che non sono ancora riuscito a
> parteciparvi. Perciò forse il mio punto di vista è
> fuori luogo, ma vorrei lo stesso comunicalo ai
> CriticalMassers.
>
>
>
> Andare in bicicletta con spirito "critico e massivo"
> per esprimere la volontà di vivere in una città più
> sana e a dimensione d'uomo è già di per sé un'azione
> che richiede impegno ed energie perché si ottengano
> dei risultati concreti.
>
> Se ieri ci si accaniva contro i manifesti fascisti,
> se oggi si porta la bandiera basca, se domani ci
> vestiamo da monaci tibetani in favore del Tibet
> (mica te lo sarai scordato! e le donne del Niger
> costrette a portare il burka, non le vogliamo
> ricordare?) non otterremo nulla, né una città
> migliore, né un mondo più libero.
>
> Alt!
>
> Non sono un cinese fascista che odia i baschi e ha
> una moglie di cui non vede il colore degli occhi.
> Anzi. Queste cose mi bruciano dentro e vorrei
> gridarlo al mondo intero, ma ho capito che serve a
> ben poco, e che c'è un tempo e un luogo per ogni
> cosa, che ci sono momenti eccezionali, e che il mio
> futuro in parte dipende da quel che faccio e penso
> oggi.
>
>
>
> Con questo non voglio dire che non accetto bandiere
> basche -ognuno è libero di fare ciò che meglio
> crede...- ma che non lo condivido.
>
> Per due ragioni.
>
> Prima perché non c'è unitarietà democratica in quel
> gesto. Siamo in gruppo, decidiamo in gruppo.
>
> Seconda perché la trovo controproducente. Se un
> giorno (spero molto presto) la CM comincerà ad avere
> notorietà, ma poca coerenza, finirà solo per essere
> odiata -a riecco 'sti rompicojoni, fateme passà- o
> amata -si, famose na pedalata- ma incompresa.
>
> Daremmo l'impressione di quelli che gridano
> A-lupo-A-lupo (un lupo.globale) invece di
> sensibilizzare e alimentare un senso critico.
>
>
>
> Penso quindi che sia già sufficiente "solo"
> partecipare alla CM, parlarne e coinvolgere più
> persone possibili. Concentrare le energie ed essere
> veramente una massa compatta in quel che si fa mi
> sembra un buon punto di partenza.
>
>
>
> Bikes a tutti.
>
>
>
> Nicolas
>
>
>
>
>
>
>
> PS: giuro che ci sarò alla prossima CM! Sono
> d'accordo col raddoppio.
>



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