[ssf] I: GOVERNO ISRAELIANO VIETA L'INGRESSO ALLE MISSIONI C…

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Author: Walter
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Subject: [ssf] I: GOVERNO ISRAELIANO VIETA L'INGRESSO ALLE MISSIONI CIVILI PERLA PACE
-----Messaggio originale-----
Da: Luisa Morgantini [mailto:lmorgantini@europarl.eu.int]=20
Inviato: gioved=EC 27 giugno 2002 16.13
Oggetto: GOVERNO ISRAELIANO VIETA L'INGRESSO ALLE MISSIONI CIVILI PERLA
PACE

                          COMUNICATO
GOVERNO ISRAELIANO VIETA L'INGRESSO ALLE MISSIONI CIVILI PER LA PACE


Luisa Morgantini, presidente della delegazione del Parlamento Europeo
per le relazioni con il Consiglio Legislativo Palestinese, protesta con
forza per il comportamento delle autorit=E0 israeliane che hanno negato
l'ingresso in Israele delle missioni civili internazionali. Tale divieto
mostra ancora una volta la politica repressiva del governo israeliano e
mina la democrazia di questo Paese, come anche lo svolgimento regolare
delle relazioni con i cittadini europei.
In conseguenza di ci=F2 si =E8 dovuto posporre la catena umana di
Gerusalemme. La catena umana, un evento internazionale che avrebbe
dovuto aver luogo il 28 e il 29 giugno in Cisgiordania e a Gerusalemme,
=E8 stata sospesa a causa dell'espulsione di civili che avrebbero voluto
entrare in Israele per partecipare all'evento, e a causa di conseguenti
problemi interni. La catena umana era stata organizzata dalla Campagna
per la Pace dei Popoli Israeliano e Palestinese - Israeli-Palestinian
Peoples' Peace Campaign - che rappresenta dei movimenti pacifisti sia
dal lato israeliano, sia da quello palestinese, contando personalit=E0
quali Sari Nusseibeh, Yaser Abed Rabbo, Hanan Hashrawi, Yossi Beilin,
Yossi Sarid, Yael Dayan e i due Premi Sakharov, Nurit Peled ed Izzat El
Ghazzawi. Il fine della manifestazione era di dimostrare che in entrambi
i popoli esistono delle maggioranze che credono nella possibilit=E0 della
pace basata sulla fine dell'occupazione, su due Stati per i due popoli,
su Gerusalemme due capitali per due Stati e su una giusta soluzione del
problema dei rifugiati.
Ai gruppi di civili internazionali arrivati all'aeroporto Ben Gurion di
Tel Aviv =E8 stato vietato l'accesso dalla polizia di frontiera
israeliana, nonostante il fatto che l'iniziativa fosse stata
precedentemente autorizzata ufficialmente da parte delle autorit=E0.
La motivazione fornita per spiegare il divieto =E8 stata che "la
partecipazione alla catena umana non =E8 una ragione sufficiente per
entrare in Israele".
Era stato previsto l'arrivo in Israele di un gran numero di cittadini
europei. Tra di essi, alcuni membri del Parlamento Europeo e circa 350
Italiani, organizzati da Action for Peace e dalla Coalizione della
Tavola della Pace, dalle Regioni Campania, Toscana, Emilia Romagna e
Umbria e da molte associazioni, sindacati, enti locali e partiti
politici. Molti tra questi sono stati costretti a prendere
immediatamente un volo per l'Italia, mentre 15 di loro hanno dovuto
passare la notte in una stanza chiusa a chiave, dove hanno ricevuto
acqua e cibo solo dopo moltissime ore e solamente grazie alle ripetute
richieste dell'Ambasciata Italiana in Israele.
Fonti diplomatiche dicono che il Ministro degli Interni israeliano ha
preso la decisione di impedire a qualunque cittadino estero di prendere
parte alla catena umana, cos=EC come ad ogni altra iniziativa. Membri
della Knesset e leaders di Peace Now - che sono tra i promotori della
catena umana - essendo stati informati, si sono impegnati per cambiare
la decisione. Ma, nonostante ci=F2, il governo israeliano ha rifiutato di
cambiare la sua posizione.
Le autorit=E0 israeliane si sono assunte un'enorme responsabilit=E0
ostacolando il sostegno internazionale alle forze che cercano di fermare
l'occupazione, che uccide tutti, di rompere il circolo della violenza e
del terrore, di riaprire la strada del dialogo e della negoziazione.
Luisa Morgantini dichiara che "=E8 tempo per una pace giusta, la pace =E8
necessaria sia per i Palestinesi sia per gli Israeliani, =E8 tempo che
l'esercito israeliano ponga fine ai suoi crimini, si ritiri dai
territori e cessi l'occupazione, =E8 tempo che, non i palestinesi ma i
gruppi che commettono azioni terroriste la smettano, =E8 tempo per il
popolo palestinese di scegliere in libert=E0 la propria leadership e di
costruire uno Stato democratico senza il tallone dell'occupazione.
E' tempo che l'Unione Europea, i Paesi arabi, l'ONU, la Russia facciano
pressione su Israele e sugli Stati Uniti perch=E9 venga ristabilita la
legalit=E0 internazionale, =E8 tempo di inviare delle forze internazionali,
come richieste da Palestinesi e da Israeliani per la pace, per prevenire
la violenza e difendere la popolazione civile palestinese.=20

Bruxelles, 27 giugno 2002
info: 0032-2-2847151 - 0039-348-3921465
e-mail lmorgantini@???


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