Author: Pkrainer Date: Subject: R: [Cerchio] quale differenza?
----- Original Message -----
From: Tuula Haapiainen <tuula.h@???>
> wau, ma come fa a guardarti nel contempo negli occhi!!??;-))) > Tuula
si può fare; anzi é assai notevole da farsi; attenzione però
a questa dimensione epistolare, perché é bensì vero che non
vi é piacere se non nel desiderio, e quindi i segnali di
desiderio che ci si manda hanno una loro potenza...ma
occorre però, perché il desiderio non si faccia
contemplativo (nello specifico mastrubatorio, nel senso
sositutivo del termine) occorre che si confronti con la
pesantezza (qui, chi mi conosce, potrà aggiungere le sue
ironie) e l'irriducibilità dei corpi veri, vivi. Desiderare,
certo, per attraversare ed essere attraversati, ma é
essenziale fdare i conti con ttutto questo fuori dal
ticchettio delle tastiere. Perché altrimenti si finisce per
fare una specie di lets della pornografia, dove é vero che
non si paga, ma si scambia però fantasie, senza metterle in
comune ma solo guardandosi a vicenda dal buco della
serratura, e facendosi guardare. In questo senso dicevo: vi
faccio incontrare, ed é un po' una promessa e un po' una
minaccia. Perché altrimenti si rischia che ci si dice "a me
piace questo", "a me pure", e poi ciascuno si scaraventa a
scuotersi l'attrezzatura in qualche sgabuzzino. E questa é
una ocsa mesta e anche un po' ridicola, ma é soprattutto la
metafora della condizione in cui viviamo, dove ciascuno si
masturba non solo al posto delle fighe da leccare ma anche
della libertà totale da praticare, ciascuno si masturba
anche per la rivoluzione che non fa. E tutti desiderano,
desiderano senza fine, ma ciascuno poi pone mano all'uccello
proprio invece che alla figa dell'amica; o alle ricette per
mille futuri piuttosto che a qualche frammento di presente
che potremmo goderci adesso, qui.
Le parole sono un gioco ma anche una responsabilità; e ci
chiamano a vivere all'altezza delle nostre passioni, senza
paura degli strapiombi.