CARACAS - Dopo una giornata di scontri e di cortei con almeno dieci morti i
militari hanno preso il potere in Venezuela mentre il presidente Hugo Chavez
sarebbe fuggito dal Paese. "L'intero Venezuela è sotto il controllo delle
forze armate nazionali che lavorano "ad una transizione pacifica del
potere", ha assicurato il generale Camacho Kairuz in un intervista
televisiva. Kairuz, già importante responsabile della sicurezza del
presidente Hugo Chavez, ha assicurato che "non vi è alcun tipo di
resistenza, il governo nazionale ha abbandonato le sue funzioni e pertanto
noi siamo impegnati a cercare di organizzare, a dare continuità a questo
sforzo della società civile". "Non vogliamo un bagno di sangue, vogliamo una
transizione pacifica", ha poi detto il generale che ha rivolto un appello
agli ufficiali ancora vicini a Chavez ad unirsi al movimento di protesta.
"Chavez non si è fatto vivo - ha concluso - e non crediamo che lo farà più".
Negli ultimi giorni le proteste contro il presidente erano salite di
intensità fino alla proclamazione dello sciopero generale ad oltranza
proclamato dai sindacati e dagli stessi industriali ma la situazione è
scappata di mano ieri quando un corteo di 300 mila persone si è diretto
verso il palazzo presidenziale ed è venuto in contatto con i sostenitori del
presidente. Scoppiati gli scontri le varie fazioni dell'esercito e delle
forze armate hanno dato il via a sparatorie che si sono concluse con una
decina di morti. Da lì l'intervento deciso dell'esercito. Non si sa dove sia
Chavez ma secondo l'ex presidente Carlos Andrez Peres sarebbe a Cuba.
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E' ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il possibile
Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva
loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo