Author: autonomen Date: Subject: [Badgirlz-list] Berlusconi: "Riaprire le case chiuse"
Da un articolo di repubblica.it:
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"Guardi - dice il presidente del Consiglio Berlusconi - bisogna pulire le=20
strade. Come molti italiani, non ne posso pi=F9 di vergognarmi a girare con=
i=20
miei figli. Prostituzione ovunque, perizoma in mostra, e anche il resto,=20
dappertutto, senza ritegno".
"Magari - prosegue Berlusconi - bisogner=E0 aprire le case chiuse,=20
regolarizzare, vedremo... di certo intanto, anche per tutelare quelle=20
ragazze, di cui molte sono in schiavit=F9, intraprenderemo presto e con=20
rigore estremo la lotta contro i criminali che le governano, e renderemo -=
=20
assicura il presidente del Consiglio - di nuovo le strade praticabili dalle=
=20
famiglie".
E del tema oggi parla anche il ministro dell'Interno, Claudio Scajola. Che,=
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prima del vertice con il capo della polizia, ha indicato due questioni da=20
risolvere "con un'opera mirata": "La lotta contro lo spaccio della droga e=
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il fenomeno scandaloso della prostituzione nelle strade, che sta diventando=
=20
intollerabile".
[...]
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Prostituzione, criminalita', case chiuse..... di mio nn credo che siano
sinonimi, a differenza di come credono molti e soprattutto nn credo ke
le kase kiuse siano la soluzione del "problema prostituzione"
Ma nn ho certezze e permangono molti dubbi...
vendere il proprio corpo nn e' la massima aspirazione, soprattutto quando
si e' costrette a cinghiate e stupri.... o quando si e' costrette x
necessita' di sopravvivenza, x droga e per altre merdate...
Eppure ho sentito di donne che dikono, liberamente, meglio vendere
il proprio corpo ke vendere il proprio cervello....
Ho sentito dire ke, visto ke la societa' capitalista e' una societa'
di compravendita, preferisco vendere e gestire il mio corpo ke alienarmi
im fabbrika; ho sentito ki se lo rivendica anke in kiave antagonista
e ki usa il corpo/merce come interpretazione marcata a fuoco della societa'
oggetto e la combatte attraverso il proprio transgenderismo, etc... insomma
ki vive questa contraddizione, la esaspera e la rivolta in faccia al mostro
stesso ke l'ha creata, cioe' il commercio...
consapevole ke il "problema" quindi e' nel cliente (=3Dsoldi =3Dmercato=20
=3Dcapitalismo)
e non in ki si prostituisce, mi kiedo, al di la' dei miei sogni
rivoluzionari nei quali il mondo nn conoscera' prostituzione ma solo
tanto sesso :P , quale e' ORA la garanzia che uno Stato dovrebbe, se mai lo
dovrebbe, fornire a chi questa scelta la fa?
Forse il problema andrebbe affrontato alla radice sociale, forse
se le immigrate venissero accolte, avessero un lavoro, un alloggio, un'
indennita' sanitaria, forse ...?
nn so... la soluzione piu' facile sarebbe abbattere tutto, lo so,
ma il problema c'e' x molte ed e' terribilmente reale, e se molte
vivono il proprio "lavoro" come un incubo, altre che hanno scelto
consapevolmente si portano appresso la loro scelta come un illegalita'
obbligata, senza garanzie e certezze minime di un "normale lavoro"...
nn so se sono stato chiaro... cmq lancio il sasso x la discussione...