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      due articoli su Fazzi e Forza nuova
      uno sulla Marcia
      uno sulla Fao
      uno su McDonald



      marted=EC 16 ottobre 2001  =20
      Il sindaco chiede un parere a Ciampi
      =ABPronto a revocare il permesso
      se solo ci saranno perplessit=E0=BB


      di Dante Donati


      LUCCA. Il sindaco Pietro Fazzi si =E8 rivolto con una lettera al =
presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per porgli un quesito =
di carattere costituzionale in merito all'effettuazione della festa =
regionale di Forza Nuova che si svolger=E0 al Foro boario sabato =
prossimo. =ABSono pronto a revocare il permesso - dice Fazzi - se solo =
ci saranno perplessit=E0 espresse dal presidente Ciampi=BB.
      =ABHo preso atto che con l'avvicinarsi della manifestazione di =
Forza Nuova in programma sabato prossimo al foro boario - spiega il =
sindaco Pietro Fazzi - si sta presentando una nuova situazione di =
surriscaldamento dell'opinione pubblica. L'esperienza del 25 aprile =
scorso sembra non abbia consolidato qualcosa di condiviso da ricercarsi =
nel diritto sacrosanto di ciascuno di manifestare la propria opinione, =
purch=E8 all'interno della legittimit=E0 costituzionale=BB.
      =ABIl fatto di intravedere una situazione analoga a quella del 25 =
aprile scorso - prosegue il sindaco - mi ha fatto riflettere. Sulla =
questione della legittimit=E0 della manifestazione da me gi=E0 =
autorizzata per sabato prossimo ho scritto al presidente della =
Repubblica Ciampi nella sua qualit=E0 di supremo garante della =
costituzione di ascoltarmi un attimo, nelle forme dovute. Gli ho chiesto =
di confortarmi su una scelta difficile, pesante, ma che affronto con =
assoluta serenit=E0.
      =ABCerco un conforto per sapere dal presidente se ci sono o meno =
gli estremi per una assenza di legittimit=E0 nei confronti di Forza =
Nuova. Se anche pi=F9 semplicemente ci fossero perplessit=E0, ma la =
risposta del presidente non =E8 scontata, io mi rimetto al suo modo di =
vedere e revocherei per tempo la concessione gi=E0 data. Riconosco =
infatti in Ciampi l'autorevolezza per spendere una parola definitiva.
      =ABIo sono sereno e fermo nella scelta - aggiunge il sindaco Fazzi =
- ma di fronte a una autorit=E0 di questo livello non mi sento umiliato =
in alcun senso.
      =ABSe durante la manifestazione ci saranno espressioni non =
compatibili con la legge - prosegue Fazzi - interverranno le forze =
dell'ordine. Ricordo che Forza Nuova =E8 un'organizzazione che ha =
parlato pi=F9 volte dalla Rai, non vedo gli estremi per non dare loro la =
concessione, ma mi rimetto all'alto parere del capo dello Stato. Se =
Ciampi, lo ripeto, manifester=E0 anche solo perplessit=E0 revocher=F2 =
l'autorizzazione=BB.
      Ma perch=E8 non si =E8 rivolto al ministro dell'interno Claudio =
Scajola? Il sindaco risponde cos=EC: =ABNo, non =E8 super partes. Il =
problema =E8 se questo gruppo =E8 costituzionale o no. Tengo anche a =
chiarire che se Ciampi non rispondesse alla mia lettera, portata a mano =
al Quirinale da una persona da me incaricata, non si pu=F2 parlare del =
silenzio assenso: la manifestazione =E8 gi=E0 autorizzata=BB.
      =ABMi rimetto - conclude Fazzi - alla valutazione del presidente: =
anche una semplice perplessit=E0 manifestata da Ciampi e bloccher=F2 la =
manifestazione=BB.


            marted=EC 16 ottobre 2001  =20
            =ABForza Nuova =E8 costituzionale?=BB
            Il sindaco di Lucca chiama in campo il presidente Ciampi



            LUCCA. Il sindaco Pietro Fazzi si =E8 rivolto con una =
lettera al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per porgli =
un quesito di carattere costituzionale in merito all'effettuazione della =
festa regionale di Forza Nuova che si svolger=E0 al Foro Boario sabato =
prossimo. =ABSono pronto a revocare il permesso - dice Fazzi - se solo =
ci saranno perplessit=E0 espresse dal presidente Ciampi=BB.
            Ma intanto la manifestazione =E8 stata autorizzata dal =
sindaco e se Ciampi non risponder=E0 la festa di Forza Nuova si =
svolger=E0 regolarmente.
            =ABHo preso atto che con l'avvicinarsi della manifestazione =
di Forza Nuova in programma sabato al Foro Boario - spiega il sindaco =
Pietro Fazzi - si sta presentando una nuova situazione di =
surriscaldamento dell'opinione pubblica. L'esperienza del 25 aprile =
sembra non abbia consolidato qualcosa di condiviso da ricercarsi nel =
diritto sacrosanto di ciascuno di manifestare la propria opinione, =
purch=E8 all'interno della legittimit=E0 costituzionale. Il fatto di =
intravedere una situazione analoga a quella del 25 aprile scorso mi ha =
fatto riflettere. Sulla questione della legittimit=E0 della =
manifestazione da me gi=E0 autorizzata per sabato ho scritto al =
presidente della Repubblica Ciampi nella sua qualit=E0 di supremo =
garante della costituzione. Gli ho chiesto di confortarmi su una scelta =
difficile, pesante, ma che affronto con assoluta serenit=E0.
            =ABCerco un conforto per sapere dal presidente se ci sono o =
meno gli estremi per una assenza di legittimit=E0 nei confronti di Forza =
Nuova. Se anche pi=F9 semplicemente ci fossero perplessit=E0, ma la =
risposta del presidente non =E8 scontata, io mi rimetto al suo modo di =
vedere e revocherei per tempo la concessione gi=E0 data. Riconosco =
infatti in Ciampi l'autorevolezza per spendere una parola definitiva.
            =ABIo sono sereno e fermo nella scelta - aggiunge il sindaco =
Fazzi - ma di fronte a una autorit=E0 di questo livello non mi sento =
umiliato in alcun senso.
            =ABSe durante la manifestazione ci saranno espressioni non =
compatibili con la legge - prosegue Fazzi - interverranno le forze =
dell'ordine. Ricordo che Forza Nuova ha parlato pi=F9 volte dalla Rai, =
non vedo gli estremi per non dare loro la concessione, ma mi rimetto =
all'alto parere del capo dello Stato. Se Ciampi manifester=E0 anche solo =
perplessit=E0 revocher=F2 l'autorizzazione=BB.
            Perch=E8 non si =E8 rivolto al ministro dell'interno Claudio =
Scajola? Il sindaco risponde cos=EC: =ABNo, non =E8 super partes. Il =
problema =E8 se questo gruppo =E8 costituzionale o no=BB.



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            Assisi unisce il movimento
            Superate le divergenze, si pensa al futuro. Sabato a Firenze =
l'assemblea dei Social forum=20
            ANGELO MASTRANDREA=20


            Su una cosa sono tutti d'accordo: i trecentomila che hanno =
partecipato alla marcia della pace Perugia-Assisi di domenica (la pi=F9 =
imponente manifestazione contro la guerra di tutto l'Occidente) hanno =
voluto gridare un no secco e chiaro a questa guerra. Senza pensare pi=F9 =
di tanto alle rispettive appartenenze, come si poteva notare vedendo =
sfilare insieme militanti di diverse organizzazioni o partiti. Cos=EC, =
tutto d'un colpo, il successo della manifestazione (nemmeno durante la =
guerra in Kosovo la Perugia-Assisi aveva visto partecipare un numero =
cos=EC elevato di persone) ha spazzato via le divergenze e le polemiche =
degli ultimi tempi all'interno del movimento pacifista e del cosiddetto =
"popolo di Genova", che ora si interroga sul suo futuro e sulle prossime =
mobilitazioni, che dovranno intrecciare "globale" e "locale" ma tenendo =
sempre presenti gli scenari di guerra in corso.
            "Lo stimolo che esce dall'appuntamento di ieri (l'altro ieri =
per chi legge, ndr) ci spinge ad agire, a ideare progetti e nuove =
campagne di solidariet=E0, perch=E9 =E8 nel fare la credibilit=E0 e la =
forza morale, culturale e politica, di questo movimento", sostiene Tom =
Benettollo, presidente nazionale dell'Arci (che fa parte sia del =
direttivo della Tavola della pace che del Genoa social forum). "Ci =
sembra che (dopo la Perugia-Assisi, ndr) tutto il movimento per la pace =
e la solidariet=E0 sia pi=F9 forte e pi=F9 unito", continua. Da qui =
l'appello a "chiudere la partita dei personalismi e delle logiche =
particolaristiche", nello spirito che ha animato la nascita dei Social =
forum e di altre reti. Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della =
pace, esprime "grande soddisfazione" per il numero di persone che ha =
partecipato alla marcia "facendo piazza pulita di tutte le polemiche". =
Ma anche "grande amarezza" perch=E9 Assisi, "la citt=E0 simbolo della =
pace, non ha partecipato". Al contrario, il sindaco della cittadina =
umbra "per un mese e mezzo ha seminato tra la popolazione e i =
commercianti la paura, immaginando scontri che non ci sono stati". =
Mentre il padre custode della basilica di san Francesco, Vincenzo Coli, =
afferma di aver apprezzato in particolare il clima della marcia, =
assolutamente pacifico.
            Delle prospettive future del movimento si discuter=E0 il =
prossimo fine settimana a Firenze, dove si svolger=E0 l'assemblea =
nazionale dei tanti Social forum nati negli ultimi mesi, sull'onda =
dell'esperienza genovese. Nella lettera di convocazione dell'assemblea =
nazionale di sabato e domenica, il Genoa social forum pone al centro, =
ovviamente, il tema della guerra, ma anche la proposta di cominciare ad =
articolare "reti nelle reti, che possano produrre progetti e campagne di =
iniziativa concreta, sia 'centrali' che diffuse sul territorio". E di =
"riarticolare un nuovo patto di lavoro" in vista del secondo Forum =
sociale mondiale di Porto Alegre. Sul piatto della bilancia, tra le =
altre cose, la manifestazione nazionale del 10 novembre a Roma (in =
occasione dell'inizio del vertice del Wto in Qatar), ma anche la =
possibilit=E0 di organizzare mobilitazioni a carattere locale.
            "Alla luce della marcia di domenica, dobbiamo riarticolare =
il concetto di disobbedienza sociale", dice Luca Casarini, portavoce dei =
centri sociali del nordest, secondo il quale il movimento, dopo Genova e =
Perugia, deve porsi il problema dei grandi appuntamenti di massa e =
pensare a "marciare concretamente anche nella societ=E0". Come? =
Riaprendo il conflitto sociale, con al centro, naturalmente, il tema =
della guerra "dei tiranni", dice Casarini, che ci tiene a rivendicare =
invece le lotte, anche armate, contro i tiranni, dalla resistenza =
antifascista allo zapatismo. Piero Bernocchi dei Cobas rilancia invece =
la mobilitazione per il 10 novembre, nonch=E9 lo sciopero contro la =
finanziaria di guerra del governo Berlusconi e contro "la distruzione =
della scuola". E di iniziative sul territorio, sui posti di lavoro e =
nelle scuole parla invece Luciano Muhlbauer dei Sincobas.=20


            Il bilancio della fame
            Presentato ieri il rapporto annuale della Fao =
sull'insicurezza alimentare. Avverte che nel mondo ci sono 815 milioni =
di persone denutrite: 777 milioni sono nei paesi in via di sviluppo. =
Dice poi che la diminuzione del numero degli affamati rallenta. E che il =
problema =E8 garantire un equo accesso al cibo.=20
            MARINA FORTI=20



            Se =E8 vero che la povert=E0 e le ineguaglianze sono una =
delle cause profonde del senso di frustrazione che alimenta estremismi e =
violenza, allora i grandi del pianeta dovrebbero prestare una grande =
attenzione al rapporto diffuso ieri dalla Fao, l'organizzazione delle =
Nazioni unite per l'agricoltura.
            E' l'annuale Rapporto sulla sicurezza alimentare, e avverte =
che il numero di persone affamate nel mondo diminuisce sempre pi=F9 =
lentamente. Il nuovo rapporto della Fao arriva a meno di 3 settimane dal =
Vertice mondiale sull'alimentazione che si terr=E0 (si terra?) a Roma in =
11 novembre, 5 anni dopo un analogo summit che si era concluso con il =
solenne impegno dei governi del mondo a dimezzare il numero di affamati =
nel mondo entro il 2015. Allora ci sembrava un impegno scandalosamente =
modesto, ma la verit=E0 =E8 che era anche irrealistico: la Fao avverte =
che al ritmo attuale serviranno 60 anni per raggiungere l'obiettivo.
            Le cifre sono chiare: la Fao stima 815 milioni di persone =
siano denutrite in tutto il mondo (nel periodo 1997-'99), di cui 777 =
milioni in paesi in via di sviluppo, 27 milioni nei paesi "in =
transizione" (il blocco ex sovietico) e 11 milioni nei paesi =
industrializzati. Rispetto al periodo 1090-'92 (preso a riferimento =
durante il vertice Fao del 1996), gli affamati diminuiscono in media di =
6 milioni all'anno. Per rispettare gli impegni presi 5 anni fa ci =
vorrebbe una riduzione di 22 milioni all'anno.
            Le cifre globali nascondono differenze significative. La Fao =
analizza 99 paesi in via di sviluppo e nota che solo 32 hanno diminuito =
il numero di persone denutrite tra il '90-'92 e il '97-'99. In questi 32 =
paesi le persone considerate denutrite sono 116 milioni di meno. Ma =
negli altri il numero =E8 rimasto stabile o addirittura aumentato, nel =
complesso di 77 milioni. La riduzione netta =E8 di 39 milioni: poco, =
molto poco. Se poi andiamo a vedere quali paesi hanno migliorato la =
situazione alimentare, e quali l'hanno peggiorata, troviamo qualche =
sorpresa. Nella lista dei 32 troviamo paesi popolosi come Cina, =
Indonesia, Thailandia, Nigeria o Brasile. In qualche caso ci si chiede =
se le statistiche riflettano appieno gli ultimi dati: dopo il '97 ad =
esempio in paesi colpiti dalla crisi finanziaria asiatica, come =
l'Indonesia, la situazione alimentare =E8 peggiorata e sono aumentate le =
disegueglianze interne. Tra i paesi che registrano una significativa =
riduzione del numero di affamati troviamo poi il Sudan: ma, fa notare la =
Fao, il dato riflette il cambiamento tra il '91 e il '98, dunque non =
registra ancora l'impatto degli ultimi due anni di siccit=E0. Ai due =
estremi la Fao cita la Cina - che negli anni '90 ha avuto =
un'impressionante crescita dell'economia agricola e ha ridotto il numero =
dei suoi affamati di 76 milioni di persone - e la Repubblica democratica =
del Congo, potenzialmente ricca ma con 17 milioni di affamati in pi=F9, =
su una popolazione totale di 48 milioni.
            Non si tratta per=F2 solo di contare quanti mangiano a =
sufficenza (cio=E8 la quantit=E0 di calorie quotidiane considerata =
ottimale) e quanti no. Il punto =E8 che la fame =E8 correlata non tanto =
alla disponibilit=E0 generale di cibo ma alla possibilit=E0 di averlo. =
Nel mondo non c'=E8 penuria di cibo. La disponibilit=E0 globale teorica =
=E8 sufficente a sfamare tutti, e la Fao afferma che negli ultimi =
trent'anni la produzione alimentare mondiale =E8 cresciuta pi=F9 della =
popolazione (la disponibilit=E0 pro capite =E8 passata da 2.410 a 2.800 =
kilocalorie pro capite al giorno nel mondo intero, e da 2.110 a 2.680 =
nei paesi in via di sviluppo). Aumentare la produzione resta necessario, =
stima la Fao, di fronte a una popolazione mondiale che continua a =
crescere, ma non =E8 tutto. Leggiamo: "In teoria un piccolo aumento =
nella produzione sarebbe sufficente se la crescita fosse accompagnata da =
un pi=F9 equo accesso al cibo. Questo potrebbe essere ottenuto =
attraverso la redistribuzione - del cibo stesso, dei mezzi per produrlo =
o del potere d'acquisto necessario a comperarlo - a coloro che si =
trovano negli scalini pi=F9 bassi della scala dell'accesso al cibo".
            Per garantire la "sicurezza alimentare" dunque non basta =
lanciare aiuti, intervenire nelle emergenze. La Fao elenca diversi tipi =
di "insidie" alla sicurezza alimentare: disgrazie naturali (siccit=E0, =
alluvioni, cicloni, temperature estreme, terremoti) o umane (conflitti e =
guerre). Si pensi che solo tra l'ottobre 1999 e il giugno 2001 ventidue =
paesi hanno sofferto grave siccit=E0, 17 alluvioni e uragani, 14 sono =
stati coinvolti in guerre o conflitti interni, 2 sono stati colpiti da =
terremoti e 3 hanno avuto inverni eccezionalmente freddi. L'elenco =E8 =
impressionante: in Etiopia e Kenya la siccit=E0 che avvolge da tre anni =
l'Africa orientale ha portato alla morte per fame di umani e bestiame; =
in Sierra Leone la guerra civile ha prodotto oltre 1,2 milioni di =
sfollati interni da regioni rurali (dunque gente che non pu=F2 pi=F9 =
coltivare). In Angola la guerra civile che dura da 25 anni ha costretto =
a sfollare 2,7 milioni di persone, per lo pi=F9 esposte a malnustrizione =
e malattie. In Congo un terzo della popolazione (16 milioni) sono =
malnutriti a causa del continuo sfollare interno dovuto al conflitto. In =
Asia centrale la Fao segnala 4 milioni di persone dipendenti dagli aiuti =
alimentari in tre paesi colpiti da siccit=E0 (Armenia, Georgia e =
Tajikistan). La siccit=E0 ha decimato bestiame e raccolti in =
sfghanistan, dove gi=E0 prima dei bombardamenti le agenzie Onu contavano =
6 milioni di persone alla fame, letteralmente. La siccit=E0 ha colpito =
persone e distrutto raccolti dall'Iran al Pakistan meridionale all'India =
occidentale. Allo stesso tempo dal Bengala occidentale al Bangladesh =
fino alla penisola indocinese alluvioni e cicloni hanno distrutto =
raccolti, infrastrutture, strade. In Mongolia due inverni consecutivi di =
gelo hanno distrutto il 10% delle mandrie, base dell'economia rurale e =
fonte quasi unica di cibo.
            Ma per riparare non bastano gli interventi d'emergenza: =
"servono strategie a lungo termine". Meccanismi pi=F9 equi di accesso al =
cibo e ai mezzi di produzione garanbtiscono anche protezione migliore =
dagli incerti della natura. Servono investimenti nelle economie rurali, =
accesso alla terra, al credito, all'istruzione e alla salute, e poi =
ricerca di variet=E0 adattate ai terreni...




            "O Big Mac o sindacato"
            La manager Paola, licenziata da un McDonald's milanese =
perch=E9 delegata sindacale=20
            ANTONIO SCIOTTO=20



            Paola =E8 stata licenziata. Era manager in un McDonald's =
milanese. E, insieme, delegata sindacale della Cgil. Due ruoli =
inconciliabili, a quanto sembra. O accetti di essere la longa manus del =
direttore, chiudendo tutti e due gli occhi sulle irregolarit=E0 =
quotidiane compiute ai danni della "ciurma", i ragazzi che stanno dietro =
al bancone, o alzi la testa per affermare il rispetto delle regole. Non =
c'=E8 una "terza via", la logica ferrea della multinazionale non concede =
deroghe.
            Raccontiamo oggi la storia di Paola: il 16 ottobre =E8, tra =
l'altro, il giorno che i contestatori mondiali hanno scelto per =
manifestare perch=E9 si affermi nella catena di ristorazione pi=F9 =
importante del pianeta un maggiore rispetto per i lavoratori e per =
l'ambiente (vedi scheda a lato). E Paola non =E8 stata rispettata dal =
proprio datore di lavoro, il titolare della Planet Food, impresa che =
gestisce in franchising (affitto del marchio) due McDonald's, uno a =
Vercelli e l'altro a Corbetta, nel milanese.
            "Ho cominciato a lavorare nel locale di Corbetta - racconta =
Paola Esposito, napoletana, 37 anni - dal 1998, quando fui trasferita da =
un altro McDonald's per sostenere la Planet Food nell'apertura del nuovo =
locale. Lavoro nella ristorazione veloce da oltre 10 anni, stavo gi=E0 =
nella catena Burghy prima che venisse acquistata dalla McDonald's. =
Quando fui chiamata a Corbetta, ero manager di terzo livello, e mi fu =
promesso che avrei migliorato la mia posizione, che presto avrei avuto =
un contratto di primo livello".
            Al primo livello, Paola non c'=E8 mai arrivata. Dopo tre =
anni, in compenso, ha rimediato un licenziamento in tronco. "Appena =
giunta nel locale - continua - il nuovo direttore mi ha chiesto perch=E9 =
ero iscritta al sindacato. 'E' una detrazione inutile', mi disse. 'Posso =
cancellartela?'. Io risposi di no, ma sin dalle prime buste paga, vidi =
che la mia iscrizione al sindacato era comunque stata cancellata. Mi =
iscrissi cos=EC alla Filcams Cgil anonimamente. Avevo molte mansioni di =
responsabilit=E0, tra le altre cose decidevo anche la tabella dei turni. =
Ma cominciai a notare che il proprietario compiva molte irregolarit=E0, =
confermate successivamente dall'ispettorato del lavoro".
            "Non venivano rispettati - spiega Paola - i turni e gli =
orari, c'era un abuso dei contratti di apprendistato, attivati per =
risparmiare, ma senza fare formazione e, goccia che ha fatto traboccare =
il vaso, non fu confermato un ragazzo che aveva concluso il contratto di =
formazione e contemporaneamente ne furono assunti due nuovi. Decisi a =
questo punto di farmi nominare delegata sindacale, non soppartavo tutti =
questi soprusi. Il capo la prese male, mi chiese di andare via e di =
accettare le offerte che nel frattempo mi arrivavano da altre sedi: 'Ti =
consiglio di accettare', disse, 'altrimenti d'ora in poi la tua =
permanenza qui sar=E0 difficile'".
            Paola, per=F2, decise di restare, e da quel momento in poi, =
il capo cominci=F2 a tempestarla di lettere di contestazione - "cinque =
in un anno, quando non ne avevo mai ricevuta una in due anni" - le tolse =
la tabella dei turni e cominci=F2 ad assegnarle orari che lei non poteva =
conciliare con la propria vita privata - "prima avevamo un accordo =
perch=E9 io potessi finire alle 16.00 o entrare dopo le 17.00: ho una =
bambina di 9 anni che devo prendere a scuola alle 16.30; dopo la nomina =
a delegato sindacale, ebbi un turno che finiva alle 17.00. Analogamente, =
anche i turni di altri 4 iscritti al sindacato peggiorarono =
visibilmente". Le lettere di contestazione sono oggi citate nella =
lettera di licenziamento, insieme a una non meglio precisata "fine del =
rapporto di fiducia con la direzione".
            I rapporti tra McDonald's e sindacato sono tradizionalmente =
difficili, e la quarantina di locali nel milanese presenta poche =
eccezioni: "Abbiamo inviato la piattaforma dell'integrativo al locale di =
Corbetta - spiega Fabrizio Ferrazzi, della Filcams di Milano - ma non =
abbiamo ricevuto risposta. Per il momento, abbiamo avuto un buon =
risultato con il licenziatario di Piazzale Loreto, che ha accettato di =
recepire l'integrativo nazionale, quando verr=E0 siglato. Attendiamo =
quindi i risultati sul fronte dei rapporti con la Company". "Adesso nel =
locale di Corbetta i ragazzi hanno pi=F9 timore nei confronti della =
direzione - aggiunge Lucia Anile, Filcams Ticino-Olona - ma noi vogliamo =
risolvere il caso di Paola per vie legali, in modo da dimostrare a tutti =
che certe ingiustizie non restano impunite".=20






          =20


    =20



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lettera al=20
      presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per porgli un =
quesito di=20
      carattere costituzionale in merito all'effettuazione della festa =
regionale=20
      di Forza Nuova che si svolger=E0 al Foro boario sabato prossimo. =
=ABSono=20
      pronto a revocare il permesso - dice Fazzi - se solo ci saranno=20
      perplessit=E0 espresse dal presidente Ciampi=BB.<BR>=ABHo preso =
atto che con=20
      l'avvicinarsi della manifestazione di Forza Nuova in programma =
sabato=20
      prossimo al foro boario - spiega il sindaco Pietro Fazzi - si sta=20
      presentando una nuova situazione di surriscaldamento dell'opinione =


      pubblica. L'esperienza del 25 aprile scorso sembra non abbia =
consolidato=20
      qualcosa di condiviso da ricercarsi nel diritto sacrosanto di =
ciascuno di=20
      manifestare la propria opinione, purch=E8 all'interno della =
legittimit=E0=20
      costituzionale=BB.<BR>=ABIl fatto di intravedere una situazione =
analoga a=20
      quella del 25 aprile scorso - prosegue il sindaco - mi ha fatto=20
      riflettere. Sulla questione della legittimit=E0 della =
manifestazione da me=20
      gi=E0 autorizzata per sabato prossimo ho scritto al presidente =
della=20
      Repubblica Ciampi nella sua qualit=E0 di supremo garante della =
costituzione=20
      di ascoltarmi un attimo, nelle forme dovute. Gli ho chiesto di =
confortarmi=20
      su una scelta difficile, pesante, ma che affronto con assoluta=20
      serenit=E0.<BR>=ABCerco un conforto per sapere dal presidente se =
ci sono o=20
      meno gli estremi per una assenza di legittimit=E0 nei confronti di =
Forza=20
      Nuova. Se anche pi=F9 semplicemente ci fossero perplessit=E0, ma =
la risposta=20
      del presidente non =E8 scontata, io mi rimetto al suo modo di =
vedere e=20
      revocherei per tempo la concessione gi=E0 data. Riconosco infatti =
in Ciampi=20
      l'autorevolezza per spendere una parola definitiva.<BR>=ABIo sono =
sereno e=20
      fermo nella scelta - aggiunge il sindaco Fazzi - ma di fronte a =
una=20
      autorit=E0 di questo livello non mi sento umiliato in alcun =
senso.<BR>=ABSe=20
      durante la manifestazione ci saranno espressioni non compatibili =
con la=20
      legge - prosegue Fazzi - interverranno le forze dell'ordine. =
Ricordo che=20
      Forza Nuova =E8 un'organizzazione che ha parlato pi=F9 volte dalla =
Rai, non=20
      vedo gli estremi per non dare loro la concessione, ma mi rimetto =
all'alto=20
      parere del capo dello Stato. Se Ciampi, lo ripeto, manifester=E0 =
anche solo=20
      perplessit=E0 revocher=F2 l'autorizzazione=BB.<BR>Ma perch=E8 non =
si =E8 rivolto al=20
      ministro dell'interno Claudio Scajola? Il sindaco risponde cos=EC: =
=ABNo, non=20
      =E8 super partes. Il problema =E8 se questo gruppo =E8 =
costituzionale o no.=20
      Tengo anche a chiarire che se Ciampi non rispondesse alla mia =
lettera,=20
      portata a mano al Quirinale da una persona da me incaricata, non =
si pu=F2=20
      parlare del silenzio assenso: la manifestazione =E8 gi=E0 =
autorizzata=BB.<BR>=ABMi=20
      rimetto - conclude Fazzi - alla valutazione del presidente: anche =
una=20
      semplice perplessit=E0 manifestata da Ciampi e bloccher=F2 la=20
      manifestazione=BB.<BR></FONT></DIV>
      <DIV><FONT color=3D#000000 face=3DArial size=3D2>
      <TABLE border=3D0>
        <TBODY>
        <TR>
          <TD width=3D393><FONT face=3DArial size=3D1>marted=EC 16 =
ottobre=20
          2001</FONT></TD>
          <TD width=3D164>&nbsp;</TD></TR>
        <TR>
          <TD vAlign=3Dtop width=3D393><!-- INIZIO lf301a  --><FONT =
color=3D#000000=20
            face=3DArial size=3D2><STRONG></STRONG></FONT><FONT =
color=3D#000000=20
            face=3DArial size=3D5><STRONG>=ABForza Nuova =E8=20
            costituzionale?=BB<BR></STRONG></FONT><FONT color=3D#000000 =
face=3DArial=20
            size=3D2><STRONG>Il sindaco di Lucca chiama in campo il =
presidente=20
            Ciampi<BR></STRONG></FONT><FONT color=3D#000000 face=3DArial =


            size=3D2><STRONG></STRONG></FONT><FONT color=3D#000000 =
face=3DArial=20
            size=3D1><BR></FONT><FONT color=3D#000000 face=3DArial =
size=3D2><BR>LUCCA.=20
            Il sindaco Pietro Fazzi si =E8 rivolto con una lettera al =
presidente=20
            della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per porgli un quesito =
di=20
            carattere costituzionale in merito all'effettuazione della =
festa=20
            regionale di Forza Nuova che si svolger=E0 al Foro Boario =
sabato=20
            prossimo. =ABSono pronto a revocare il permesso - dice Fazzi =
- se solo=20
            ci saranno perplessit=E0 espresse dal presidente =
Ciampi=BB.<BR>Ma=20
            intanto la manifestazione =E8 stata autorizzata dal sindaco =
e se=20
            Ciampi non risponder=E0 la festa di Forza Nuova si =
svolger=E0=20
            regolarmente.<BR>=ABHo preso atto che con l'avvicinarsi =
della=20
            manifestazione di Forza Nuova in programma sabato al Foro =
Boario -=20
            spiega il sindaco Pietro Fazzi - si sta presentando una =
nuova=20
            situazione di surriscaldamento dell'opinione pubblica. =
L'esperienza=20
            del 25 aprile sembra non abbia consolidato qualcosa di =
condiviso da=20
            ricercarsi nel diritto sacrosanto di ciascuno di manifestare =
la=20
            propria opinione, purch=E8 all'interno della legittimit=E0=20
            costituzionale. Il fatto di intravedere una situazione =
analoga a=20
            quella del 25 aprile scorso mi ha fatto riflettere. Sulla =
questione=20
            della legittimit=E0 della manifestazione da me gi=E0 =
autorizzata per=20
            sabato ho scritto al presidente della Repubblica Ciampi =
nella sua=20
            qualit=E0 di supremo garante della costituzione. Gli ho =
chiesto di=20
            confortarmi su una scelta difficile, pesante, ma che =
affronto con=20
            assoluta serenit=E0.<BR>=ABCerco un conforto per sapere dal =
presidente=20
            se ci sono o meno gli estremi per una assenza di =
legittimit=E0 nei=20
            confronti di Forza Nuova. Se anche pi=F9 semplicemente ci =
fossero=20
            perplessit=E0, ma la risposta del presidente non =E8 =
scontata, io mi=20
            rimetto al suo modo di vedere e revocherei per tempo la =
concessione=20
            gi=E0 data. Riconosco infatti in Ciampi l'autorevolezza per =
spendere=20
            una parola definitiva.<BR>=ABIo sono sereno e fermo nella =
scelta -=20
            aggiunge il sindaco Fazzi - ma di fronte a una autorit=E0 di =
questo=20
            livello non mi sento umiliato in alcun senso.<BR>=ABSe =
durante la=20
            manifestazione ci saranno espressioni non compatibili con la =
legge -=20
            prosegue Fazzi - interverranno le forze dell'ordine. Ricordo =
che=20
            Forza Nuova ha parlato pi=F9 volte dalla Rai, non vedo gli =
estremi per=20
            non dare loro la concessione, ma mi rimetto all'alto parere =
del capo=20
            dello Stato. Se Ciampi manifester=E0 anche solo =
perplessit=E0 revocher=F2=20
            l'autorizzazione=BB.<BR>Perch=E8 non si =E8 rivolto al =
ministro=20
            dell'interno Claudio Scajola? Il sindaco risponde cos=EC: =
=ABNo, non =E8=20
            super partes. Il problema =E8 se questo gruppo =E8 =
costituzionale o=20
            no=BB.<BR><BR></FONT>
            <HR>
            <FONT size=3D2><SPAN class=3Dtitolo3><FONT size=3D5>Assisi =
unisce il=20
            movimento</FONT></SPAN><BR><SPAN class=3Dsommario><FONT=20
            size=3D2>Superate le divergenze, si pensa al futuro. Sabato =
a Firenze=20
            l'assemblea dei Social forum </FONT></SPAN><BR><SPAN=20
            class=3Dfirma><FONT size=3D2></ACMF>ANGELO MASTRANDREA=20
            </FONT></SPAN><BR></ACM><SPAN class=3Dtesto1>
            <P><FONT size=3D2>S<AW-15>u una cosa sono tutti d'accordo: i =


            trecentomila che hanno partecipato alla marcia della pace=20
            Perugia-Assisi di domenica (la pi=F9 imponente =
manifestazione contro=20
            la guerra di tutto l'Occidente) hanno voluto gridare un no =
secco e=20
            chiaro a questa guerra. Senza pensare pi=F9 di tanto alle =
rispettive=20
            appartenenze, come si poteva notare vedendo sfilare insieme=20
            militanti di diverse organizzazioni o partiti. Cos=EC, tutto =
d'un=20
            colpo, il successo della manifestazione (nemmeno durante la =
guerra=20
            in Kosovo la Perugia-Assisi aveva visto partecipare un =
numero cos=EC=20
            elevato di persone) ha spazzato via le divergenze e le =
polemiche=20
            degli ultimi tempi all'interno del movimento pacifista e del =


            cosiddetto "popolo di Genova", che ora si interroga sul suo =
futuro e=20
            sulle prossime mobilitazioni, che dovranno intrecciare =
"globale" e=20
            "locale" ma tenendo sempre presenti gli scenari di guerra in =


            corso.<BR>"Lo stimolo che esce dall'appuntamento di ieri =
(l'altro=20
            ieri per chi legge, <I>ndr</I>) ci spinge ad agire, a ideare =


            progetti e nuove campagne di solidariet=E0, perch=E9 =E8 nel =
fare la=20
            credibilit=E0 e la forza morale, culturale e politica, di =
questo=20
            movimento", sostiene Tom Benettollo, presidente nazionale =
dell'Arci=20
            (che fa parte sia del direttivo della Tavola della pace che =
del=20
            Genoa social forum). "Ci sembra che (dopo la Perugia-Assisi, =


            <I>ndr</I>) tutto il movimento per la pace e la =
solidariet=E0 sia pi=F9=20
            forte e pi=F9 unito", continua. Da qui l'appello a "chiudere =
la=20
            partita dei personalismi e delle logiche particolaristiche", =
nello=20
            spirito che ha animato la nascita dei Social forum e di =
altre reti.=20
            Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della pace, esprime =
"grande=20
            soddisfazione" per il numero di persone che ha partecipato =
alla=20
            marcia "facendo piazza pulita di tutte le polemiche". Ma =
anche=20
            "grande amarezza" perch=E9 Assisi, "la citt=E0 simbolo della =
pace, non=20
            ha partecipato". Al contrario, il sindaco della cittadina =
umbra "per=20
            un mese e mezzo ha seminato tra la popolazione e i =
commercianti la=20
            paura, immaginando scontri che non ci sono stati". Mentre il =
padre=20
            custode della basilica di san Francesco, Vincenzo Coli, =
afferma di=20
            aver apprezzato in particolare il clima della marcia, =
assolutamente=20
            pacifico.<BR>Delle prospettive future del movimento si =
discuter=E0 il=20
            prossimo fine settimana a Firenze, dove si svolger=E0 =
l'assemblea=20
            nazionale dei tanti Social forum nati negli ultimi mesi, =
sull'onda=20
            dell'esperienza genovese. Nella lettera di convocazione=20
            dell'assemblea nazionale di sabato e domenica, il Genoa =
social forum=20
            pone al centro, ovviamente, il tema della guerra, ma anche =
la=20
            proposta di cominciare ad articolare "reti nelle reti, che =
possano=20
            produrre progetti e campagne di iniziativa concreta, sia =
'centrali'=20
            che diffuse sul territorio". E di "riarticolare un nuovo =
patto di=20
            lavoro" in vista del secondo Forum sociale mondiale di Porto =
Alegre.=20
            Sul piatto della bilancia, tra le altre cose, la =
manifestazione=20
            nazionale del 10 novembre a Roma (in occasione dell'inizio =
del=20
            vertice del Wto in Qatar), ma anche la possibilit=E0 di =
organizzare=20
            mobilitazioni a carattere locale.<BR>"Alla luce della marcia =
di=20
            domenica, dobbiamo riarticolare il concetto di disobbedienza =


            sociale", dice Luca Casarini, portavoce dei centri sociali =
del=20
            nordest, secondo il quale il movimento, dopo Genova e =
Perugia, deve=20
            porsi il problema dei grandi appuntamenti di massa e pensare =
a=20
            "marciare concretamente anche nella societ=E0". Come? =
Riaprendo il=20
            conflitto sociale, con al centro, naturalmente, il tema =
della guerra=20
            "dei tiranni", dice Casarini, che ci tiene a rivendicare =
invece le=20
            lotte, anche armate, contro i tiranni, dalla resistenza =
antifascista=20
            allo zapatismo. Piero Bernocchi dei Cobas rilancia invece la =


            mobilitazione per il 10 novembre, nonch=E9 lo sciopero =
contro la=20
            finanziaria di guerra del governo Berlusconi e contro "la=20
            distruzione della scuola". E di iniziative sul territorio, =
sui posti=20
            di lavoro e nelle scuole parla invece Luciano Muhlbauer dei=20
            Sincobas. </FONT></P>
            <P><SPAN class=3Dtitolo3><FONT size=3D5>Il bilancio della=20
            fame</FONT></SPAN><BR><SPAN class=3Dsommario><FONT =
size=3D2>Presentato=20
            ieri il rapporto annuale della Fao sull'insicurezza =
alimentare.=20
            Avverte che nel mondo ci sono 815 milioni di persone =
denutrite: 777=20
            milioni sono nei paesi in via di sviluppo. Dice poi che la=20
            diminuzione del numero degli affamati rallenta. E che il =
problema =E8=20
            garantire un equo accesso al cibo. </FONT></SPAN><BR><SPAN=20
            class=3Dfirma><FONT size=3D2></ACMF>MARINA FORTI=20
            </FONT></SPAN><BR></ACM><SPAN class=3Dtesto1></P>
            <P><FONT size=3D2>Se =E8 vero che la povert=E0 e le =
ineguaglianze sono una=20
            delle cause profonde del senso di frustrazione che alimenta=20
            estremismi e violenza, allora i grandi del pianeta =
dovrebbero=20
            prestare una grande attenzione al rapporto diffuso ieri =
dalla Fao,=20
            l'organizzazione delle Nazioni unite per =
l'agricoltura.<BR>E'=20
            l'annuale <I>Rapporto sulla sicurezza alimentare</I>, e =
avverte che=20
            il numero di persone affamate nel mondo diminuisce sempre =
pi=F9=20
            lentamente. Il nuovo rapporto della Fao arriva a meno di 3 =
settimane=20
            dal Vertice mondiale sull'alimentazione che si terr=E0 (si =
terra?) a=20
            Roma in 11 novembre, 5 anni dopo un analogo summit che si =
era=20
            concluso con il solenne impegno dei governi del mondo a =
dimezzare il=20
            numero di affamati nel mondo entro il 2015. Allora ci =
sembrava un=20
            impegno scandalosamente modesto, ma la verit=E0 =E8 che era =
anche=20
            irrealistico: la Fao avverte che al ritmo attuale serviranno =
60 anni=20
            per raggiungere l'obiettivo.<BR>Le cifre sono chiare: la Fao =
stima=20
            815 milioni di persone siano denutrite in tutto il mondo =
(nel=20
            periodo 1997-'99), di cui 777 milioni in paesi in via di =
sviluppo,=20
            27 milioni nei paesi "in transizione" (il blocco ex =
sovietico) e 11=20
            milioni nei paesi industrializzati. Rispetto al periodo =
1090-'92=20
            (preso a riferimento durante il vertice Fao del 1996), gli =
affamati=20
            diminuiscono in media di 6 milioni all'anno. Per rispettare =
gli=20
            impegni presi 5 anni fa ci vorrebbe una riduzione di 22 =
milioni=20
            all'anno.<BR>Le cifre globali nascondono differenze =
significative.=20
            La Fao analizza 99 paesi in via di sviluppo e nota che solo =
32 hanno=20
            diminuito il numero di persone denutrite tra il '90-'92 e il =


            '97-'99. In questi 32 paesi le persone considerate denutrite =
sono=20
            116 milioni di meno. Ma negli altri il numero =E8 rimasto =
stabile o=20
            addirittura aumentato, nel complesso di 77 milioni. La =
riduzione=20
            netta =E8 di 39 milioni: poco, molto poco. Se poi andiamo a =
vedere=20
            quali paesi hanno migliorato la situazione alimentare, e =
quali=20
            l'hanno peggiorata, troviamo qualche sorpresa. Nella lista =
dei 32=20
            troviamo paesi popolosi come Cina, Indonesia, Thailandia, =
Nigeria o=20
            Brasile. In qualche caso ci si chiede se le statistiche =
riflettano=20
            appieno gli ultimi dati: dopo il '97 ad esempio in paesi =
colpiti=20
            dalla crisi finanziaria asiatica, come l'Indonesia, la =
situazione=20
            alimentare =E8 peggiorata e sono aumentate le disegueglianze =
interne.=20
            Tra i paesi che registrano una significativa riduzione del =
numero di=20
            affamati troviamo poi il Sudan: ma, fa notare la Fao, il =
dato=20
            riflette il cambiamento tra il '91 e il '98, dunque non =
registra=20
            ancora l'impatto degli ultimi due anni di siccit=E0. Ai due =
estremi la=20
            Fao cita la Cina - che negli anni '90 ha avuto =
un'impressionante=20
            crescita dell'economia agricola e ha ridotto il numero dei =
suoi=20
            affamati di 76 milioni di persone - e la Repubblica =
democratica del=20
            Congo, potenzialmente ricca ma con 17 milioni di affamati in =
pi=F9, su=20
            una popolazione totale di 48 milioni.<BR>Non si tratta =
per=F2 solo di=20
            contare quanti mangiano a sufficenza (cio=E8 la quantit=E0 =
di calorie=20
            quotidiane considerata ottimale) e quanti no. Il punto =E8 =
che la=20
            <I>fame</I> =E8 correlata non tanto alla disponibilit=E0 =
generale di=20
            cibo ma alla possibilit=E0 di averlo. Nel mondo non c'=E8 =
penuria di=20
            cibo. La disponibilit=E0 globale teorica =E8 sufficente a =
sfamare tutti,=20
            e la Fao afferma che negli ultimi trent'anni la produzione=20
            alimentare mondiale =E8 cresciuta pi=F9 della popolazione =
(la=20
            disponibilit=E0 pro capite =E8 passata da 2.410 a 2.800 =
kilocalorie pro=20
            capite al giorno nel mondo intero, e da 2.110 a 2.680 nei =
paesi in=20
            via di sviluppo). Aumentare la produzione resta necessario, =
stima la=20
            Fao, di fronte a una popolazione mondiale che continua a =
crescere,=20
            ma non =E8 tutto. Leggiamo: "In teoria un piccolo aumento =
nella=20
            produzione sarebbe sufficente se la crescita fosse =
accompagnata da=20
            un pi=F9 equo accesso al cibo. Questo potrebbe essere =
ottenuto=20
            attraverso la redistribuzione - del cibo stesso, dei mezzi =
per=20
            produrlo o del potere d'acquisto necessario a comperarlo - a =
coloro=20
            che si trovano negli scalini pi=F9 bassi della scala =
dell'accesso al=20
            cibo".<BR>Per garantire la "sicurezza alimentare" dunque non =
basta=20
            lanciare aiuti, intervenire nelle emergenze. La Fao elenca =
diversi=20
            tipi di "insidie" alla sicurezza alimentare: disgrazie =
naturali=20
            (siccit=E0, alluvioni, cicloni, temperature estreme, =
terremoti) o=20
            umane (conflitti e guerre). Si pensi che solo tra l'ottobre =
1999 e=20
            il giugno 2001 ventidue paesi hanno sofferto grave =
siccit=E0, 17=20
            alluvioni e uragani, 14 sono stati coinvolti in guerre o =
conflitti=20
            interni, 2 sono stati colpiti da terremoti e 3 hanno avuto =
inverni=20
            eccezionalmente freddi. L'elenco =E8 impressionante: in =
Etiopia e=20
            Kenya la siccit=E0 che avvolge da tre anni l'Africa =
orientale ha=20
            portato alla morte per fame di umani e bestiame; in Sierra =
Leone la=20
            guerra civile ha prodotto oltre 1,2 milioni di sfollati =
interni da=20
            regioni rurali (dunque gente che non pu=F2 pi=F9 coltivare). =
In Angola=20
            la guerra civile che dura da 25 anni ha costretto a sfollare =
2,7=20
            milioni di persone, per lo pi=F9 esposte a malnustrizione e =
malattie.=20
            In Congo un terzo della popolazione (16 milioni) sono =
malnutriti a=20
            causa del continuo sfollare interno dovuto al conflitto. In =
Asia=20
            centrale la Fao segnala 4 milioni di persone dipendenti =
dagli aiuti=20
            alimentari in tre paesi colpiti da siccit=E0 (Armenia, =
Georgia e=20
            Tajikistan). La siccit=E0 ha decimato bestiame e raccolti in =


            sfghanistan, dove gi=E0 prima dei bombardamenti le agenzie =
Onu=20
            contavano 6 milioni di persone alla fame, letteralmente. La =
siccit=E0=20
            ha colpito persone e distrutto raccolti dall'Iran al =
Pakistan=20
            meridionale all'India occidentale. Allo stesso tempo dal =
Bengala=20
            occidentale al Bangladesh fino alla penisola indocinese =
alluvioni e=20
            cicloni hanno distrutto raccolti, infrastrutture, strade. In =


            Mongolia due inverni consecutivi di gelo hanno distrutto il =
10%=20
            delle mandrie, base dell'economia rurale e fonte quasi unica =
di=20
            cibo.<BR>Ma per riparare non bastano gli interventi =
d'emergenza:=20
            "servono strategie a lungo termine". Meccanismi pi=F9 equi =
di accesso=20
            al cibo e ai mezzi di produzione garanbtiscono anche =
protezione=20
            migliore dagli incerti della natura. Servono investimenti =
nelle=20
            economie rurali, accesso alla terra, al credito, =
all'istruzione e=20
            alla salute, e poi ricerca di variet=E0 adattate ai=20
            terreni...<BR></FONT></SPAN><BR></P>
            <P><SPAN class=3Dtitolo3><FONT size=3D5>"O Big Mac o=20
            sindacato"</FONT></SPAN><BR><SPAN class=3Dsommario><FONT =
size=3D2>La=20
            manager Paola, licenziata da un McDonald's milanese perch=E9 =
delegata=20
            sindacale </FONT></SPAN><BR><SPAN class=3Dfirma><FONT=20
            size=3D2></ACMF>ANTONIO SCIOTTO =
</FONT></SPAN><BR></ACM><SPAN=20
            class=3Dtesto1></P>
            <P><FONT size=3D2>Paola =E8 stata licenziata. Era manager in =
un=20
            McDonald's milanese. E, insieme, delegata sindacale della =
Cgil. Due=20
            ruoli inconciliabili, a quanto sembra. O accetti di essere =
la=20
            <I>longa manus</I> del direttore, chiudendo tutti e due gli =
occhi=20
            sulle irregolarit=E0 quotidiane compiute ai danni della =
"ciurma", i=20
            ragazzi che stanno dietro al bancone, o alzi la testa per =
affermare=20
            il rispetto delle regole. Non c'=E8 una "terza via", la =
logica ferrea=20
            della multinazionale non concede deroghe.<BR>Raccontiamo =
oggi la=20
            storia di Paola: il 16 ottobre =E8, tra l'altro, il giorno =
che i=20
            contestatori mondiali hanno scelto per manifestare perch=E9 =
si affermi=20
            nella catena di ristorazione pi=F9 importante del pianeta un =
maggiore=20
            rispetto per i lavoratori e per l'ambiente (vedi scheda a =
lato). E=20
            Paola non =E8 stata rispettata dal proprio datore di lavoro, =
il=20
            titolare della <I>Planet Food</I>, impresa che gestisce in=20
            <I>franchising</I> (affitto del marchio) due McDonald's, uno =
a=20
            Vercelli e l'altro a Corbetta, nel milanese.<BR>"Ho =
cominciato a=20
            lavorare nel locale di Corbetta - racconta Paola Esposito,=20
            napoletana, 37 anni - dal 1998, quando fui trasferita da un =
altro=20
            McDonald's per sostenere la Planet Food nell'apertura del =
nuovo=20
            locale. Lavoro nella ristorazione veloce da oltre 10 anni, =
stavo gi=E0=20
            nella catena Burghy prima che venisse acquistata dalla =
McDonald's.=20
            Quando fui chiamata a Corbetta, ero manager di terzo =
livello, e mi=20
            fu promesso che avrei migliorato la mia posizione, che =
presto avrei=20
            avuto un contratto di primo livello".<BR>Al primo livello, =
Paola non=20
            c'=E8 mai arrivata. Dopo tre anni, in compenso, ha rimediato =
un=20
            licenziamento in tronco. "Appena giunta nel locale - =
continua - il=20
            nuovo direttore mi ha chiesto perch=E9 ero iscritta al =
sindacato. 'E'=20
            una detrazione inutile', mi disse. 'Posso cancellartela?'. =
Io=20
            risposi di no, ma sin dalle prime buste paga, vidi che la =
mia=20
            iscrizione al sindacato era comunque stata cancellata. Mi =
iscrissi=20
            cos=EC alla Filcams Cgil anonimamente. Avevo molte mansioni =
di=20
            responsabilit=E0, tra le altre cose decidevo anche la =
tabella dei=20
            turni. Ma cominciai a notare che il proprietario compiva =
molte=20
            irregolarit=E0, confermate successivamente dall'ispettorato =
del=20
            lavoro".<BR>"Non venivano rispettati - spiega Paola - i =
turni e gli=20
            orari, c'era un abuso dei contratti di apprendistato, =
attivati per=20
            risparmiare, ma senza fare formazione e, goccia che ha fatto =


            traboccare il vaso, non fu confermato un ragazzo che aveva =
concluso=20
            il contratto di formazione e contemporaneamente ne furono =
assunti=20
            due nuovi. Decisi a questo punto di farmi nominare delegata=20
            sindacale, non soppartavo tutti questi soprusi. Il capo la =
prese=20
            male, mi chiese di andare via e di accettare le offerte che =
nel=20
            frattempo mi arrivavano da altre sedi: 'Ti consiglio di =
accettare',=20
            disse, 'altrimenti d'ora in poi la tua permanenza qui sar=E0 =


            difficile'".<BR>Paola, per=F2, decise di restare, e da quel =
momento in=20
            poi, il capo cominci=F2 a tempestarla di lettere di =
contestazione -=20
            "cinque in un anno, quando non ne avevo mai ricevuta una in =
due=20
            anni" - le tolse la tabella dei turni e cominci=F2 ad =
assegnarle orari=20
            che lei non poteva conciliare con la propria vita privata - =
"prima=20
            avevamo un accordo perch=E9 io potessi finire alle 16.00 o =
entrare=20
            dopo le 17.00: ho una bambina di 9 anni che devo prendere a =
scuola=20
            alle 16.30; dopo la nomina a delegato sindacale, ebbi un =
turno che=20
            finiva alle 17.00. Analogamente, anche i turni di altri 4 =
iscritti=20
            al sindacato peggiorarono visibilmente". Le lettere di =
contestazione=20
            sono oggi citate nella lettera di licenziamento, insieme a =
una non=20
            meglio precisata "fine del rapporto di fiducia con la=20
            direzione".<BR>I rapporti tra McDonald's e sindacato sono=20
            tradizionalmente difficili, e la quarantina di locali nel =
milanese=20
            presenta poche eccezioni: "Abbiamo inviato la piattaforma=20
            dell'integrativo al locale di Corbetta - spiega Fabrizio =
Ferrazzi,=20
            della Filcams di Milano - ma non abbiamo ricevuto risposta. =
Per il=20
            momento, abbiamo avuto un buon risultato con il =
licenziatario di=20
            Piazzale Loreto, che ha accettato di recepire l'integrativo=20
            nazionale, quando verr=E0 siglato. Attendiamo quindi i =
risultati sul=20
            fronte dei rapporti con la Company". "Adesso nel locale di =
Corbetta=20
            i ragazzi hanno pi=F9 timore nei confronti della direzione - =
aggiunge=20
            Lucia Anile, Filcams Ticino-Olona - ma noi vogliamo =
risolvere il=20
            caso di Paola per vie legali, in modo da dimostrare a tutti =
che=20
            certe ingiustizie non restano impunite". =
</FONT></SPAN><BR></P>
            <P></SPAN><BR>&nbsp;</P></FONT><BR><!-- FINE =
--></TD></TR></TBODY></TABLE><BR></DIV></FONT></TD></TR></TBODY></TABLE><=
/FONT></DIV></BODY></HTML>


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