Re: [Lifeoutoffb] Facciamo Politica

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Author: Francesco Occhipinti
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To: Reclamare indipendenza dall'oligarchia del web
Subject: Re: [Lifeoutoffb] Facciamo Politica
segnalo a tutti che la discussione si è già spostata su Github, invito chi
sia interessato a creare un'account e dire la propria sulle issues del repo

2018-03-30 20:47 GMT+02:00 Simone Ivan Conte <simone.ivan.conte@???>:

> Fantastico.
>
> Github si basa su git. In teoria chiunque puo' clonare la repo da te
> linkata e pubblicarla altrove, e fare un merge dei cambiamenti da li verso
> la repo originale.
> Comunque Github e' facile da usare, lo consiglio a tutti.
>
> Un abbraccio,
> Simone
>
> Il giorno 30 marzo 2018 16:41, Cristiano Longo <cristianolongo@
> hackspacecatania.it> ha scritto:
>
>> et voilà!
>>
>> https://github.com/opendatahacklab/citytechmanifesto
>>
>> cmq teniamo la discussione in lista perchè non possiamo pretendere che
>> tutti gli iscritti abbiano un account github.
>>
>> CL
>>
>> On 30/03/2018 17:07, Francesco Occhipinti wrote:
>>
>> Cristiano che ne dici di mettere su un repo così da lavorare comodamente
>> su questo manifesto e gestire meglio le discussioni con issues e pull
>> requests?
>>
>> 2018-03-30 16:36 GMT+02:00 Cristiano Longo <cristianolongo@hackspacecatan
>> ia.it>:
>>
>>> Riprendo il subject della mail da una vecchia iniziativa di
>>> opendatasicilia cui ho partecipato tempo addietro. ;)
>>>
>>> Allora in pratica mi sono sentito con Angelo Alù di Generazione Y che mi
>>> ha chiesto di contribuire alla realizzazione di un manifesto programmatico
>>> nell'ambito delle elezioni del comune di Catania relativamente alle
>>> tematiche tecnologiche. A mio avviso la cosa migliore da fare sarebbe
>>> stilare alcune proposte che poi le varie forze politiche potrebbero fare
>>> proprie. Volevo sapere cosa ne pensate.
>>>
>>> In merito ai contenuti, la mia analisi è la seguente. Da premettere che
>>> sono arrivati i fondi del famigerato PON Metro alla città metropolitana di
>>> Catania. La parte di questi fondi destinata ad attività tecnologiche e
>>> Smart City dovrebbe essere secondo le mie informazioni attorno ai 20
>>> milioni di euro.
>>>
>>> Ho identificato due grosse aree di rischio nell'implementazione delle
>>> famigerate Smart City: controllo ed esclusione. Se voi ne vedete altri
>>> siete invitati a sollevarli.
>>>
>>> Controllo: la disseminazione della città di sensori e le rinnovate
>>> capacità di gestione di grossi flussi informativi mettono lo Stato (in
>>> generale, la Pubblica Amministrazione) di tracciare in dettaglio e in tempo
>>> reale i comportamenti dei singoli cittadini e di creare dei veri e propri
>>> profili di gradimento (si veda cosa succede in Cina), permettendo inoltre
>>> di implementare politiche di repressione a basso costo;
>>>
>>> Esclusione: quando l'accesso ai servizi e alla vita democratica si
>>> svolge solo su Internet, tutte le fasce che non sono in grado (perchè gli
>>> mancano i mezzi fisici, economici o cognitivi) di accedere ad internet
>>> restano escluse.
>>>
>>> Riguardo al problema del Controllo non ho grandi idee da poter spendere
>>> in una campagna elettorale municipale.
>>>
>>> Riguardo al tema dell'esclusione mi viene invece abbastanza facile
>>> immaginare alcuni punti.
>>>
>>> 1) per favorire l'accesso ad Internet a chi possiede l'hardware e le
>>> competenze, ma non ha una connessione, bisogna creare una infrastruttura di
>>> wifi pubblico. Credo che delle risorse su questo siano state messe nei
>>> fondi del PON Metro, ma bisogna vigilare affinchè il servizio wifi sia per
>>> tutti e non orientato ai turisti;
>>>
>>> 2) per chi possiede le competenze ma non ha nemmeno l'hardware,
>>> bisognerebbe mettere delle postazioni di accesso ad internete nei luoghi
>>> pubblici. Attualmente ce ne sono solo 5 nella biblioteca Vincenzo Bellini e
>>> la navigazione è limitata a fini di consultazione e ricerca;
>>>
>>> 3) per chi non ha le competenze o vuole aumentarle la questione è
>>> complessa. La mia idea sarebbe di fare in modo che il comune fornisca spazi
>>> e attrezzature a chi vuole svolgere attività formative riguardanti l'uso
>>> consapevole della tecnologia e di internet.
>>>
>>> Vi riporto altre tre tematiche delle quali si sta parlando negli
>>> ambienti tech, sulle quali ho intenzione di coinvolgere realtà specifiche.
>>>
>>> T1. fare in modo che i software prodotti e utilizzati dalla PA siano
>>> quanto più possibili free software;
>>>
>>> T2. caricare le aziende che prendono commesse pubbliche dell'onere di
>>> produrre e mettere a disposizione di tutti come open data i dati che
>>> raccolgono durante la propria attività. Ad esempio chi si occupa di
>>> raccolta dei rifiuti fornisce i dati sul raccolto e su quanto conferisce in
>>> discarica, l'acquedotto fornisce i dati sulle fontanelle, ...
>>>
>>> T3. che mi sta molto a cuore, far si che le pratiche di democrazia
>>> partecipata non siano più votazioni su facebook, ma implementino una forma
>>> un po più profonda di partecipazione.
>>>
>>> Amici, resto in attesa di vostro riscontro, il termine ultimo per la
>>> produzione di questo documento è il 10 Aprile.
>>>
>>> Non esitate anche se non siete tecnici, ogni contributo sarà apprezzato.
>>>
>>> CL
>>>
>>>
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