Newsletter Osservatorio Iraq
09/2006: 19 aprile - 4 maggio 2006
Iraq verso un governo (della Green Zone?)
Dopo una fase di stallo durata quattro mesi, l'Iraq sembra avviarsi verso la formazione di un governo, con l'incarico di Primo Ministro affidato dal presidente (rieletto) Jalal Talabani al politico sciita Jawad al Maliki, dopo la rinuncia di Ibrahim al Ja'afari, dovuta anche alle forti pressioni esercitate dagli Stati Uniti. Ma è improbabile che questo possa invertire la rotta di un paese che sta precipitando sempre più nella violenza, dove un eventuale governo di "unità nazionale", rischia di controllare ormai al massimo la Green Zone di Baghdad. E dove il ritiro delle forze di occupazione sembra al momento una ipotesi remota
Iraq verso il nuovo governo
Osservatorio Iraq
Ritorno a Baghdad
Ayub Nuri - Iraq Crisis Report (Institute for War and Peace Reporting)
Le moschee di Baghdad diventano fortezze di vigilanti mentre il settarismo confessionale divide i quartieri
Jonathan Steele - The Guardian
In Iraq, divisioni confessionali anche nelle università
Leila Fadel - Knight Ridder Newspapers
"L'influenza degli Usa è ancora forte in Iraq"
Intervista a Steven Simon - Council on Foreign Relations
Ancora Nassiriya
E proprio il nuovo attentato contro gli italiani a Nassiriya ripropone con forza la questione del ritiro del contingente, pochi giorni dopo che la stampa araba aveva dato per imminente l'inizio di questo ritiro. Ma pone anche grossi interrogativi riguardo alle forze di sicurezza irachene, che in molti ritengono pesantemente infiltrate.
A giorni inizio del ritiro italiano dall'Iraq, giornale arabo
"In Iraq allarmi inascoltati, qualcuno dovrà pagare"
Francesco Grignetti - La Stampa
Soldati per proteggere gli aiuti, l'exit strategy del centro-sinistra
Claudia Fusani - Repubblica
'Giornale Carabinieri' a leader Unione: subito ritiro contingente dall'Iraq
Diliberto: prima dell'estate tutti a casa
Daria Gorodisky - Corriere della Sera
Tutti i dubbi sulla polizia irachena. "E' piena di talpe dei terroristi"
Jonathan Finer - Washington Post
"Pacificare" Baghdad, o trattare con gli "insorti"?
Fra gli scenari possibili, e poco rassicuranti, quello di una operazione congiunta fra forze Usa ed esercito iracheno, per "pacificare" Baghdad, una volta formato il nuovo governo.
Sullo sfondo, informazioni sempre più ricorrenti su trattative segrete fra Stati Uniti e gruppi armati iracheni, mentre il leader sciita Muqtada al Sadr, diventato ormai ago della bilancia nel quadro politico, chiede "un calendario" per il ritiro delle forze di occupazione.
Gli Usa progettano "nuova liberazione di Baghdad"
Sarah Baxter - The Sunday Times
Usa hanno avuto colloqui segreti con gruppi armati iracheni, stampa araba
"Io chiedo un calendario"
Intervista a Muqtada al Sadr - Newsweek
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