[ssf] COMITATO VERITA' E GIUSTIZIA PER GENOVA, Newsletter n.…

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Author: newsletter@veritagiustizia.it
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Subject: [ssf] COMITATO VERITA' E GIUSTIZIA PER GENOVA, Newsletter n. 11 - Giugno 2005
COMITATO VERITA' E GIUSTIZIA PER GENOVA
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NEWSLETTER n. 11 - Giugno 2005

RACCOLTA FONDI: Conto corrente postale n. 34566992 intestao al Comitato Verità e Giustizia per Genova oppure ABI 07601 - CAB 01400 - c/c numero 34566992

SOMMARIO
1. Il processo Diaz
2. Le costituzioni di parte civile, il no del Comune
3. Bolzaneto in tribunale
4. Il processo ai 25 e piazza Alimonda
5. I primi risarcimenti
6. Si prepara luglio
7. Un nuovo libro


1. IL PROCESSO DIAZ
Dopo "la falsa partenza" del 4 aprile, con la prima udienza che si risolse nell'annuncio di un immediato rinvio, il processo per i fatti della Diaz sembra prendere contorni più precisi. Il timore che il reale avvio delle udienze slittasse ad ottobre, per via del trasferimento di un giudice e del pensionamento di un altro, si è ridimensionato. Le udienze riprenderanno il 29 giugno, con un nuovo collegio di giudici, questa volta definitivo. Il ritmo dovrebbe essere quello di due udienze a settimana, per quanto le vacanze estive imporanno una lunga interruzione. Il processo, come è noto, riguarda ventotto funzionari e dirigenti della polizia di stato, per reati che vanno dalla calunnia al falso al concorso in lesioni. Il 12 ottobre comincerà il processo per il ventinovesimo funzionario indagato. La sua posizione era stata stralciata all'inizio dell'udienza preliminare, perché l'agente era in coma in seguito a un incidente automobilistico. Ora si è ristabilito e così dovrà affrontare il giudizio.

2. LE COSTITUZIONI DI PARTE CIVILE, IL NO DEL COMUNE
La costituzione di parte civile, com'è noto, consente alle vittime di un reato di essere presenti al processo in qualità di parti lese per ragioni fisiche, morali o materiali, a seconda dei casi. Le parti civili sono rappresentate da propri avvocati e così possono intervenire durante le udienze, svolgendo un ruolo attivo nel processo. Quasi tutti i 93 che furono arrestati alla scuola Diaz nella notte del 21 luglio si sono costituiti come parti civili. Altrettanto hanno fatto - presentando la richiesta al tribunale, sulla quale i giudici dovranno decidere alla prossima udienza - il Genoa social forum, che organizzò le manifestazioni del luglio 2001 e prese in affitto la scuola Diaz, e la Federazione nazionale della stampa. Quest'ultima, che è il sindacato unico dei giornalisti, ha chiesto di costituirsi come parte civile per l'aggressione alla libertà di stampa causata dalla irruzione illegittima alla scuola Pascoli (di fronte alla Diaz), dove aveva sede il Media center allestito dal Genoa social forum, e per le violenze subite durante le due irruzioni da alcuni giornalisti (Enrico Fletzer, Mark Covell, Lorenzo Guadagnucci, Sebastian Zehatschek). La presenza del Gsf e della Fnsi, se le richieste saranno accettate, darà al processo un maggiore rilievo sociale e politico, perché contribuirà a mettere in evidenza come i fatti della Diaz abbiano leso alcune garanzie fondamentali tipiche dello stato di diritto. E' mancata invece una terza richiesta di partecipare al processo, quella del Comune di Genova. Il sindaco Giuseppe Pericu, nell'estate 2004, aveva garantito che il Comune avrebbe richiesto d'essere parte al civile, ma questo non è avvenuto. Pericu - di fronte alle pressanti e personali richieste del nostro Comitato e dell'onorevole Vittorio Agnoletto, ex portavoce del Genoa social forum - ha spiegato che il Comune ha già ottenuto un risarcimento dall'assicurazione per i suoi computer sfasciati dagli agenti durante l'irruzione alla scuola Pascoli, e che perciò sono venuti meno i motivi per richiedere la costituzione di parte civile, che è fanalizzata - anche - al risarcimento dei danni morali o materiali.
E' inutile dire che l'atteggiamento del Comune di Genova ci pare mediocre e deludente. Avevamo chiesto a più riprese al sindaco e alle forze politiche che lo sostengono di essere presenti al processo per indicare l'unica posizione possibile di fronte a eventi così abnormi: dalla parte dei diritti, della costituzione, della legalità democratica, contro ogni pretesa esplicita o implicita di impunità. Il Comune di Genova ha preferito defilarsi, trovando la scusa dei computer risarciti, e non ha colto il rilievo politico del processo Diaz, che si svolge sulla prima linea di una battaglia contro la limitazione della libertà d'espressione e del diritto al dissenso, a difesa del pieno esercizio dei diritti democratici. Un anno fa il Comune di Genova aveva ospitato in città, su nostra richiesta, i "ragazzi della Diaz" venuti in Italia per partecipare all'avvio dell'udienza preliminare: pareva il primo passo di un serio e coerente impegno per i diritti civili, invece Pericu e la sua giunta hanno deciso di fare marcia indietro.

- Giugno 2004: il Comune annuncia la costituzione di parte civile (dal Secolo XIX)
http://www.veritagiustizia.it/rassegna_stampa/secolo_xix.php
- Maggio 2005: il Comune smentisce se stesso (da Repubblica-Genova)
http://www.veritagiustizia.it/rassegna_stampa/lavoro_repubblica_pericu_gela_i_no_global.php
- I nostri appelli alla giunta comunale
http://www.veritagiustizia.it/comunicati_stampa/perche_il_comune_non_e_parte_civile_al_processo_diaz.php
http://www.veritagiustizia.it/comunicati_stampa/pericu_con_noi_o_con_chi_legittima_gli_abusi.php
- La scelta del sindacato dei giornalisti
http://www.giornalismoitalia.it/click_counter.php?id=2728&page=vedi_articolo.php


3. BOLZANETO IN TRIBUNALE
Si è conclusa anche l'udienza preliminare per i fatti di Bolzaneto ed è stata finalmente fissata la data per l'avvio del processo. Il 12 ottobre saranno in tribunale 45 imputati, fra agenti della polizia di stato, guardie carcerarie, carabinieri e medici. I reati contestati, a vario titolo, sono: abuso d'ufficio, violenza privata, falso ideologico, abuso di autorità contro detenuti o arrestati, violazione dell'ordinamento penitenziario e della convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Il giudice dell'udienza preliminare ha prosciolto uno degli imputati per i quali i pm avevano chiesto il rinvio a giudizio; un altro agente sarà giudicato a parte con il rito abbreviato.

- Un articolo sul rinvio a giudizio
http://www.veritagiustizia.it/rassegna_stampa/manifesto_a_bolzaneto_a_giudizio_in_45.php

4 IL PROCESSO AI 25 E PIAZZA ALIMONDA    
Proseguono a Genova le udienze del processo contro 25 manifestanti accusati di devastazione e saccheggio. Nelle ultime settimane sono stati ascoltati numerosi testimoni: fra questi gli agenti in servizio il 20 luglio in piazza Alimonda. Dalle loro deposizioni - spesso farraginose - sono emerse alcune novità sull'uccisione di Carlo Giuliani; è stato anche possibile parlare della profonda ferita comparsa sulla fronte di Carlo Giuliani dopo la sua morte, causata - secondo quanto emerso dalla contro inchiesta di Pillola Rossa - dai colpi inferti sul cadavere di Carlo usando un sasso.


- Alcune notizie dal processo
www.piazzacarlogiuliani.org
- La contro inchiesta di Pillola Rossa
http://www.piazzacarlogiuliani.org/pillolarossa/index.php

5. I PRIMI RISARCIMENTI
L'avvocato Anna Maria Tonioni e la dottoressa Antonietta Costantino sono le prime persone ad avere ottenuto un risarcimento dallo stato per le violenze subite per strada ad opera delle forze dell'ordine. Il tribunale civile ha assegnato un risarcimento di 14.600 euro all'avvocato Tonioni, che faceva parte del servizio legale allestito dal Genoa social forum, e di 13.000 alla dottoressa Costantino. Entrambe erano state aggredite, insieme con altre persone, da agenti in tenuta anti sommossa e con il volto coperto da caschi e visiere.

- Un articolo sulla sentenza del tribunale civile
http://www.veritagiustizia.it/rassegna_stampa/secolo_xix_risarciemnto_a_2_donne_picchaite_dalla_polizia.php

6. SI PREPARA LUGLIO
Anche quest'anno, per il quarto anniversario del G8, sono previsti alcuni eventi a Genova, in particolare nelle giornate del 20 e 21 luglio. Non c'è ancora un calendario completo, che diffonderemo prossimamente.

7. UN NUOVO LIBRO
E' uscito il nuovo libro di Lorenzo Guadagnucci, membro del Comitato. Si intitola "La seduzione autoritaria. Diritti civili e repressione del dissenso nell'Italia di oggi", pagine 144, 9 euro. Il libro è acquistabile anche on line su www.nonluoghi.org. Il ricavato delle vendite sarà devoluto al Comitato.

- La scheda del libro
http://www.veritagiustizia.it/docs/libri_seduzione_aut.php

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http://www.veritagiustizia.it

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