[Hackmeeting] Apertura del Call for Papers - e-privacy XXXV…

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Author: Marco A. Calamari
Date:  
To: Hackmeeting
Subject: [Hackmeeting] Apertura del Call for Papers - e-privacy XXXVII@Firenze

e-privacy XXXVII - 23 e 24 ottobre 2025
sala conferenze dell'Infopoint, piazza della Stazione, 4, Firenze


Misurare l’Umano? Dal Vitruviano all’Algoritmo

Dall’Uomo Vitruviano all’Umano Digitale - l’intelligenza artificiale
 e la nuova anatomia dell’identità


Il CFP di questa edizione si chiuderà il 30 settembre 2025.

L'accettazione o meno delle proposte sarà comunicata entro il 3
 ottobre 2025.

Gli elaborati, slide o relazioni dell'intervento dovranno pervenire
 in forma elettronica, tramite un apposito form online che verrà
 comunicato successivamente ai relatori, entro il 19 ottobre 2025.

La proposta deve essere presentata usando questo form.

https://e-privacy.winstonsmith.org/e-privacy-proposta-talk.html


Call for paper

Che siano esperimenti sociali, operazioni commerciali o studi
scientifici, l’umanità è oggi sotto la lente di numerose applicazioni
del capitalismo della sorveglianza, fra le quali la più clamorosa è
stata battezzata col nome di intelligenza artificiale.

Le sue numerose applicazioni, anche se sfruttano solo quanto, della
cultura umana, si è scelto o è stato possibile digitalizzare, si
fondano su una raccolta costante e pervasiva di dati, impiegati in
particolare per costruire grandi modelli di linguaggio, che, pur
essendo in sostanza elaborazioni statistiche, vengono fatti passare
per intelligenti.

Di fatto, nonostante il GDPR e altre normative, tutto ciò che abbiamo
pubblicato in Rete, dall’articolo scientifico alla stupidaggine per
far ridere, contribuisce a creare un profilo di noi stessi e
dell’umanità intera, sulla base del quale si pretende di misurare le
capacità e gli interessi dei singoli e della collettività, di
determinare cambi di orientamento, o addirittura di prevedere le
direzioni che verranno.

Questa non è una novità di questi anni, e nemmeno una peculiarità del
mondo tecnologico: lo studio dell’uomo, sia dal punto di vista
anatomico che comportamentale, trova una sintesi iconografica
nell’Uomo Vitruviano, nel quale Leonardo ha saputo conciliare potenza
espressiva e rigore geometrico. Con la differenza che l’artista non
presentava estrusioni da dati con pretesa di oggettività, bensì ideali
e interpretazioni la cui universalità dalla cultura, con la sua
capacità rivoluzionaria di riscoprire l’antico per sviluppare il
moderno

Ora invece l’uso della cosiddetta intelligenza artificiale comporta un
processo di “codificazione” dell'uomo dove gli aspetti della vita
compaiono esclusivamente come dati: dati linguistici, dati facciali,
dati sanitari, dati relativi ai consumi di luce e gas, dati sul tempo
di ascolto di una radio ecc. L'essere umano è un agglomerato di dati
da raccogliere, trattare ed analizzare.

Stefano Rodotá osservava che: “il nostro modo di vivere è divenuto un
flusso continuo di informazioni, inarrestabile, che noi stessi
alimentiamo per avere accesso a beni e servizi. La trasparenza sociale
ci avvolge. Le tecnologie dell'informazione non solo si impadroniscono
della nostra vita, ma costruiscono un corpo elettronico, l'insieme
delle nostre informazioni personali custodite in infinite banche dati,
che vive accanto al corpo fisico. Il doppio corpo non è più solo
quello del Re medievale, di cui ci ha parlato Ernst Kantorowicz. E',
ormai, attributo di ogni cittadino”.
La discussione è aperta: il GDPR 2016/679, a sette anni dalla sua
entrata in vigore, è in grado di fornire una protezione da tale
invasività?

Oppure saranno il GDPR in combinazione con il Regolamento
sull’Intelligenza Artificiale (AI Act 2024/1689) a poter fornire
protezione al cittadino?
O l’impostazione regolativa, in un sistema economico fortemente
disuguale, è insufficiente e bisogna trovare modi per arricchirla e
integrarla?
Siamo di fronte ad un bivio ma la strada non è segnata. Il destino
dipende anche da noi.