[nuovopci] Il compagno Giuseppe Maj ha lasciato la clandesti…

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Autor: Delegazione del (nuovo)PCI
Data:  
A: Npci Inter
Assumpte: [nuovopci] Il compagno Giuseppe Maj ha lasciato la clandestinità per decisione del Comitato Centrale del (n)PCI
         [1]

(nuovo)Partito comunista italiano

    Comitato Centrale
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Comunicato CC 04/2025 - 15 febbraio 2025

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Il compagno Giuseppe Maj ha lasciato la clandestinità per decisione del
Comitato Centrale del (n)PCI

Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi,
altri che lottano un anno e sono più bravi,
ci sono quelli che lottano più anni e sono ancora più bravi,
però ci sono quelli che lottano tutta la vita: essi sono gli
indispensabili

(B. Brecht - _Vita di Galileo_)

A causa di gravi problemi di salute e dell'età molto avanzata il
compagno Giuseppe Maj, fondatore, promotore e dirigente della Carovana
del (n)PCI, con l'accordo del Comitato Centrale si è dimesso dal (n)PCI
e ha lasciato la clandestinità in cui dal 1999 ha svolto il suo lavoro
per la rinascita del Movimento Comunista Cosciente e Organizzato (MCCO)
italiano e contribuito in questo modo all'avanzamento del movimento
comunista nel mondo.

Il compagno ha chiesto al CC di far arrivare a tutti i membri del
Partito la sua esortazione a dare il massimo contributo di cui ognuno è
capace all'avanzamento del movimento comunista, della lotta per
costituire il Governo di Blocco Popolare (GBP) e per fare dell'Italia un
nuovo paese socialista e della lotta contro l'imperialismo nel mondo. Il
CC accoglie molto volentieri la sua richiesta, la fa propria e la
rilancia. Il compagno Giuseppe Maj ha rappresentato il legame della
lotta degli anni '60 contro la deriva revisionista del vecchio PCI con
la lotta del movimento degli anni '70 ed è stato il promotore del
processo con cui la Carovana si è formata negli anni '80 del secolo
scorso ed è arrivata a costituire il (n)PCI.

"Per molti anni siamo avanzati controcorrente, lottando contro la
repressione e contro la martellante e capillare propaganda della
borghesia sulla "morte del comunismo", amplificata nel nostro campo dai
cantori degli "errori e orrori del comunismo novecentesco" e facendo
fronte allo sbandamento suscitato nel movimento rivoluzionario e tra le
masse popolari dall'esaurimento della prima ondata mondiale della
rivoluzione proletaria e dalla dissoluzione dell'URSS, che hanno ridato
fiato a vecchie deviazioni e ne hanno fatto sorgere di nuove sul terreno
ideologico, politico e organizzativo: il dogmatismo e il "nuovismo",
l'economicismo e la sottovalutazione del ruolo della teoria
rivoluzionaria, la concezione del "superamento della forma partito"
secondo cui i comunisti non dovrebbero più essere legati dalle relazioni
ideologiche, politiche e organizzative esposte da Lenin nel _Che fare?_
(1902), la tesi del "piano del capitale".

Assumendo il marxismo-leninismo-maoismo come guida per capire le
condizioni della rivoluzione socialista del nostro paese, abbiamo
individuato aspetti e tendenze dell'epoca imperialista e della seconda
crisi generale del capitalismo allora in embrione che adesso dispiegano
i loro effetti su vasta scala e sono denunciati da varie parti, anche da
personaggi e organismi che con il movimento comunista hanno poco o
niente a che fare. Abbiamo analizzato cause e caratteristiche della
crisi iniziata negli anni '70 e, illustrando sulla base delle
contraddizioni proprie della natura del modo di produzione capitalista
il decorso che la crisi avrebbe avuto, già nel 1985, in _Rapporti
Sociali_ n. 0 [7], abbiamo indicato che la guerra mondiale era la prassi
a cui la borghesia in ultima istanza sarebbe approdata per far fronte
alla sua crisi generale. Adesso la Terza guerra mondiale è in corso. È
l'esempio più evidente, ma non l'unico, della potenza della scienza
comunista.

Abbiamo fatto bene ad andare controcorrente e a dedicare tempo ed
energie alle questioni di concezione, analisi e linea che sono l'arma
principale di un partito comunista all'altezza del suo compito storico:
abbiamo così compiuto un pezzo della "bolscevizzazione" che Lenin e
Stalin hanno ripetutamente incitato i partiti comunisti dei paesi
imperialisti a compiere e che il PCI lasciò cadere dopo l'arresto di
Gramsci nel novembre 1926.

In questo modo abbiamo posto solide premesse per la nostra opera. Sulla
base di queste premesse abbiamo ricostruito il partito comunista, il
(n)PCI clandestino, promotore e dirigente della rivoluzione socialista,
la guerra popolare rivoluzionaria con cui la classe operaia e il resto
delle masse popolari scalzeranno la borghesia imperialista e
instaureranno il socialismo. Strada facendo abbiamo capito che nel
nostro paese, per la situazione sociale e culturale frutto della storia
passata, occorreva anche un partito come il Partito dei CARC, un partito
che opera avvalendosi e tendendo la corda della legalità borghese per
promuovere la partecipazione delle masse popolari alla rivoluzione
socialista partendo dalle condizioni di organizzazione e coscienza
esistenti tra di esse. I due partiti marciano divisi, perché assolvono a
compiti diversi nella lotta di classe del nostro paese, ma sono uniti
sull'obiettivo della costituzione del Governo di Blocco Popolare.
Abbiamo tracciato un piano d'azione per arrivare all'instaurazione del
socialismo e lo stiamo attuando, anziché lamentarci che "le masse non
lottano abbastanza" o sperare che "prima o poi le masse si
ribelleranno". I comunisti si distinguono dagli altri rivoluzionari
perché hanno una comprensione più avanzata delle condizioni, delle forme
e dei risultati della lotta di classe e su questa base la spingono
sempre avanti" (dalla lettera [8] del compagno Ulisse ai compagni della
Carovana del (n)PCI, in _La Voce_ 77).

Il CC chiama ogni membro del Partito e della Carovana a usare più a
fondo questo patrimonio di bilancio, analisi e linea per "spingere più
avanti la lotta di classe" [9]: _per_ elevare il ruolo del MCCO del
nostro paese, _per_ estendere e rafforzare l'organizzazione degli
operai, elevare il loro orientamento e allargare la loro azione, _per_
sviluppare l'azione in campo politico dei sindacati alternativi e di
base e della sinistra dei sindacati di regime, _per_ valorizzare ai fini
della lotta per il Governo di Blocco Popolare le iniziative della
sinistra borghese. In particolare

- per sviluppare il dibattito franco e aperto con i promotori delle
"costituenti comuniste" di contro alla pretesa di fondare il nuovo
partito comunista senza indicare chiaramente i motivi del fallimento e
della dissoluzione del primo PCI fondato nel 1921: l'individuazione e il
superamento dei limiti a causa dei quali il primo PCI e gli altri
partiti comunisti dei paesi imperialisti, dopo essere arrivati all'apice
della loro forza con la vittoria contro il nazifascismo non hanno saputo
continuare fino a instaurare il socialismo e quindi sono via via
decaduti, costituiscono allo stesso tempo la base della ricostruzione di
un partito comunista all'altezza della situazione, il modo per far
avanzare la lotta per il socialismo nel nostro paese e la via per
superare la frammentazione dei comunisti;

- per mobilitare la classe operaia e le altre classi delle masse
popolari ad attaccare da più punti ma in modo convergente, approfittando
anche delle difficoltà in cui si dibattono il governo Meloni e i suoi
padrini e che le prime misure dell'amministrazione Trump acuiscono, con
un crescendo di operazioni che indeboliscono il nemico e rafforzano il
nostro campo fino a costituire un governo di emergenza popolare (il GBP)
e da lì avanzare nell'opera della quale le masse popolari hanno bisogno:
superare il modo di produzione capitalista e instaurare il socialismo.

Il compagno Giuseppe Maj ha infine espresso la sua intenzione di
continuare a contribuire alla lotta della Carovana del (n)PCI nei modi e
nelle forme compatibili con l'uscita dalla clandestinità e con il suo
stato di salute.

Sicuramente, una volta chiara la sua situazione sanitaria, la Carovana
del (n)PCI valorizzerà la sua lunga esperienza e il suo esempio. Fin da
subito però la dedizione alla causa del compagno è per ogni membro del
Partito e della Carovana del (n)PCI di esempio, di insegnamento e di
stimolo a lavorare con una concezione, una linea e un metodo che
migliora in modo da usare le occasioni, gli spunti e gli appigli offerti
dalla situazione per spingere avanti la lotta di classe.

A tradurre il nostro piano d'azione in linee tattiche adeguate alle
condizioni particolari della zona e dell'ambito in cui opera e ad
applicarle più nel concreto, con creatività e spirito di iniziativa. A
far fronte ai problemi che incontra usando come bussola il criterio che
"i problemi non sono un ostacolo al nostro lavoro, la loro soluzione
costituisce il contenuto del nostro lavoro". Ad applicare con creatività
e fino in fondo le linee d'azione, i metodi e le procedure messe a punto
dal Centro per lo sviluppo del Partito e della guerra che esso promuove
e dirige. A comprendere in modo più profondo e pratico che siamo in
guerra contro i vertici della Repubblica Pontificia e che la nostra
guerra è l'alternativa alla distruzione del pianeta e alla Terza guerra
mondiale che la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti USA,
sionisti, UE e associati ha già dispiegato su più fronti. Noi comunisti
possiamo evitare la distruzione del pianeta e mettere fine alla Terza
guerra mondiale cambiando il corso delle cose, in particolare noi
comunisti italiani cambiando il corso delle cose nel nostro paese!

Il CC e tutti i membri del (n)PCI sono vicini al compagno Giuseppe Maj e
gli inviano calorosi saluti comunisti: chi vuole mettersi in contatto
con lui può scrivergli all'indirizzo email
(giuseppe.maj.1939@???).

Avanti nella rinascita del movimento comunista! W la Carovana del
(n)PCI!

_Il Comitato Centrale del (n)PCI_

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Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalle Forze dell'Ordine borghesi,
una via consiste nell'usare TOR [vedere
https://www.nuovopci.it/contatti/infocont.html [3]], aprire una casella
email con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i
messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere
https://www.nuovopci.it/contatti/infocont.html [3]].

Per difendersi dalla repressione e controllo dello Stato è necessario
attrezzarsi!
Uno degli strumenti più avanzati per difendersi su Internet è TAILS.

ISTRUZIONI E CONSIGLI PER L’USO DI TAILS [10] [10]



Links:
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[1] https://nuovopci.it/voce/comunicati/com2025/indcom25.html
[2] https://nuovopci.it/index.html
[3] https://nuovopci.it/contatti/infocont.html
[4] https://nuovopci.it/voce/voce78/La_Voce_78.pdf
[5]
https://nuovopci.it/voce/comunicati/com2025/com04-25/Com.CC_4-2025_Il_compagno_Giuseppe_Maj_ha_lasciato_clandestinita.odt
[6]
https://nuovopci.it/voce/comunicati/com2025/com04-25/Com.CC_4-2025_Il_compagno_Giuseppe_Maj_ha_lasciato_clandestinita.doc
[7]
https://nuovopci.it/scritti/RS/RS_00_09.1985/RS_00_sec.crisi_IIed.html
[8] https://nuovopci.it/voce/voce77/aicompCarovana.html
[9]
https://nuovopci.it/voce/comunicati/com2024/com27-24/Com.CC_27-2024-Nuovo_anno_e_quattro_questioni.html
[10] https://nuovopci.it/contatti/TAILS/USA_TAILS.html