[nuovopci] Due assemblee per la ricostruzione del partito co…

Poista viesti

Vastaa
Lähettäjä: Delegazione del (nuovo)PCI
Päiväys:  
Vastaanottaja: Npci Inter
Aihe: [nuovopci] Due assemblee per la ricostruzione del partito comunista e quattro domande
         [1]

(nuovo)Partito comunista italiano

   Comitato Centrale
                        Sito: www.nuovopci.it
                        e.mail: nuovopci@??? 


    Delegazione
       BP3  4, rue Lénine   93451 L'Île St Denis (Francia)
                        e.mail: delegazione.npci@??? 


      Contattaci in modo sicuro [2] 


    Facebook: Nuovo - Partito comunista italiano  


_ [3] _

-------------------------

Comunicato CC 02/2025 - 24 gennaio 2025

_[Scaricate il testo del comunicato in Open Office [4] / Word [5]]_

"Ecco cosa appare necessario fare immediatamente, ecco quale deve
essere l'"inizio" del lavoro per la classe operaia: bisogna fare una
spietata autocritica della nostra debolezza, bisogna incominciare dal
domandarsi perché abbiamo perso; chi eravamo, cosa volevamo, dove
volevamo arrivare. Ma bisogna prima fare anche un'altra cosa (si scopre
sempre che l'inizio ha sempre un altro... inizio): bisogna fissare i
criteri, i principi, le basi ideologiche della nostra stessa critica"
(A. Gramsci,_ Che fare? _- 1923).

"Non esiste in Italia possibilità di una rivoluzione che non sia la
rivoluzione socialista"_ _(_Tesi di Lione_, III Congresso del primo PCI
- gennaio 1926).

Ai promotori e ai partecipanti delle assemblee del 25 gennaio a Roma e a
Bologna

DUE ASSEMBLEE PER LA RICOSTRUZIONE DEL PARTITO COMUNISTA E QUATTRO
DOMANDE

Il 21 gennaio i comunisti di tutto il mondo hanno ricordato la morte di
Lenin e quelli italiani hanno anche celebrato l'anniversario della
fondazione del primo PCI. A pochi giorni di distanza, il 25 gennaio, si
svolgono due assemblee per la ricostruzione del partito comunista nel
nostro paese, un partito che, nelle dichiarazioni dei loro promotori, si
riaggancia all'esperienza della Rivoluzione d'Ottobre di cui Lenin è
stato il dirigente e a quella del primo PCI.

A Roma si tiene l'assemblea nazionale del coordinamento Prospettiva
Unitaria [6], composto dal Movimento per la Rinascita Comunista,
Resistenza Popolare, Patria Socialista e Costituente Comunista, con
l'obiettivo dichiarato di inaugurare "il cantiere della costruzione del
Partito Comunista in Italia".

A Bologna il Fronte Comunista, il Fronte della Gioventù Comunista,
l'Unione di Lotta per il Partito Comunista e il Laboratorio Politico
Antonio Gramsci di Brescia tengono l'assemblea nazionale "1921 - Il
Partito che serve oggi. Ricostruire una proposta comunista nell'Italia
del XXI secolo", che è una tappa della nuova costituente comunista
lanciata dal FC e dal FGC a partire dalle tesi esposte nel documento _La
lotta per il Partito_ [7] da essi pubblicato a giugno 2024. Il
(nuovo)PCI augura buon lavoro ai promotori e ai partecipanti di entrambe
le assemblee: per porre fine alla Terza guerra mondiale e alla
devastazione del pianeta le masse popolari hanno bisogno di un partito
comunista all'altezza del suo compito storico di instaurare il
socialismo. Il loro lavoro sarà tanto più fecondo di risultati quanto
più le due assemblee serviranno a dare risposte giuste (fondate
sull'esperienza della prima ondata della rivoluzione proletaria del
periodo 1917-1976 e della lotta di classe in corso studiata usando il
materialismo dialettico) a quattro domande che indichiamo di seguito.
L'unità dei comunisti in partito è una questione di grande importanza
pratica, ma l'unica unità che regge alla prova dei fatti e che dobbiamo
perseguire è l'unità sulle posizioni giuste, sulle posizioni avanzate: è
l'unica unità che porta alla vittoria della classe operaia e delle masse
popolari sulla borghesia imperialista.

_1. La frammentazione dei comunisti in partiti, organismi, gruppi e
personaggi che operano ognuno per conto proprio è un fenomeno comune a
tutti i paesi imperialisti oppure riguarda solo l'Italia? _

Fosco Giannini, portavoce di Prospettiva Unitaria, ripete spesso che il
movimento comunista è in crisi in Italia, mentre a livello mondiale è
forte e "governa circa un quinto dell'intera umanità". Il calcolo è
presto fatto. La popolazione mondiale ammonta a 8 miliardi e rotti di
persone, il Partito Comunista Cinese da solo dirige un paese di 1
miliardo e 400 milioni di abitanti, se ci aggiungiamo Vietnam (100
milioni), Corea del Nord (26 milioni), Cuba (11 milioni) e Laos (7
milioni) si arriva al quinto dell'umanità di cui parla Giannini. I
comunisti governano sì un quinto dell'umanità, ma perché dirigono i
paesi socialisti tuttora esistenti derivanti dalla prima ondata mondiale
della rivoluzione proletaria. L'affermazione di Giannini ha il pregio di
incitare quanti nel nostro paese hanno la bandiera rossa nel cuore a non
rassegnarsi e a far fronte alle difficoltà del presente. Pur se positiva
negli intenti, non fa però un buon servizio alla causa dell'unità dei
comunisti in partito. Trattare la frammentazione dei comunisti come una
malattia italiana (una tara o una questione di "cattiva volontà" dei
comunisti italiani) impedisce o comunque rende più difficile individuare
e rimuovere la causa della malattia, che è la stessa nel nostro e negli
altri paesi imperialisti. Una malattia che ha origine dal fatto che,
dopo essere arrivati all'apice della loro forza nel 1945 con la vittoria
contro il nazifascismo, in questi paesi i partiti comunisti non hanno
saputo continuare fino a instaurare il socialismo e sono via via
decaduti. L'individuazione e il superamento dei limiti a causa dei quali
il movimento comunista non è riuscito a instaurare il socialismo in
nessun paese imperialista e la prima ondata della rivoluzione proletaria
si è esaurita senza completare la sua opera è, allo stesso tempo, la
base della ricostruzione di un partito comunista all'altezza della
situazione, il modo per far avanzare la lotta per il socialismo nel
nostro paese e la via per superare la frammentazione dei comunisti.

_2. Farla finita con il disastro del capitalismo, con la Terza guerra
mondiale, la miseria crescente e la devastazione del pianeta è una
guerra popolare e rivoluzionaria? Oppure basta moltiplicare le lotte
rivendicative, conquistare posizioni in Parlamento e nelle altre
assemblee elettive e unire a questo__ la propaganda del socialismo,
della storia del movimento comunista e delle sue conquiste,
dell'esperienza dell'URSS e degli altri paesi socialisti?_

È la questione della strategia dei comunisti [8], cioè del modo in cui
il movimento comunista prepara e attua la conquista del potere (la via
per instaurare il socialismo, la forma della rivoluzione socialista). È
una questione che riguarda in primo luogo i comunisti dei paesi
imperialisti, in cui il modo di produzione capitalista nella lotta
contro il feudalesimo si è pienamente sviluppato con le sue espressioni
politiche: le libertà individuali, la cultura e l'istruzione, la libertà
di associazione, la partecipazione popolare alla vita politica,
l'attività sindacale. In questi paesi il movimento comunista non si è
liberato quanto necessario dal retaggio storico legato alle sue origini.
La partecipazione alle elezioni e alle istituzioni della democrazia
borghese e le rivendicazioni sindacali e politiche di migliori
condizioni di vita e di lavoro hanno avuto un ruolo importante nella
nascita e nello sviluppo del movimento comunista di massa. Ma da quando
con l'inizio dell'epoca imperialista sono maturate le condizioni della
rivoluzione proletaria, la riduzione della lotta di classe a queste due
attività ha dato luogo a due deviazioni (elettoralismo ed economicismo)
ed è diventata l'ostacolo che ha impedito ai partiti comunisti di
adempiere al loro compito storico. A ragione Lenin affermò che "la
trasformazione di un partito europeo di tipo vecchio, parlamentare,
riformista di fatto e appena sfumato di colore rivoluzionario, in un
partito di tipo nuovo, realmente rivoluzionario e realmente comunista, è
una cosa estremamente difficile" (_Note di un pubblicista, _1922).

_3. Il partito comunista nasce grande e forte o lo diventa perché
traccia e pratica un strategia giusta?_

La strategia dei comunisti è una componente imprescindibile della
scienza (la scienza delle attività con le quali gli uomini fanno la loro
storia) che è alla base dell'unità dei comunisti in partito e del loro
agire da partito comunista. Voler costruire prima un partito comunista
forte (grande e riconosciuto dalle masse) e poi occuparsi della
strategia che esso deve seguire per instaurare il socialismo porta in un
vicolo cieco, come la storia del movimento comunista ha più volte
dimostrato. Il partito comunista diventa forte man mano che le masse
popolari si rendono conto, grazie alla propria esperienza, che le parole
d'ordine del partito sono giuste, che la sua direzione è giusta e capace
e si organizzano in organismi che, più o meno influenzati o addirittura
diretti dai comunisti, si impegnano a un livello superiore nella lotta
di classe, mentre gli esponenti più avanzati si arruolano nelle file dei
comunisti. Diventa forte, cioè, se segue una strategia giusta - giusta
perché definita sulla base di quello che l'esperienza della prima ondata
della rivoluzione proletaria ci insegna in proposito e dell'analisi
della società attuale - e se la attua strenuamente, coerentemente,
creativamente, e quindi è costituito, funziona, seleziona e forma i suoi
membri a questo fine. Un tale partito comunista non è il risultato né
della partecipazione alle elezioni e della predicazione dei principi del
socialismo né della promozione delle lotte rivendicative e delle
proteste. Esso è formato dai comunisti che assimilano e applicano gli
insegnamenti della scienza comunista e del bilancio dell'esperienza e
grazie a questo mobilitano e organizzano le masse popolari ad avanzare
passo dopo passo nella rivoluzione socialista fino a instaurare il
socialismo.

_4. Il partito comunista che serve è il partito che promuove la lotta
delle masse popolari per condizionare l'azione dei governi borghesi in
senso ad esse favorevole? Oppure è quello che promuove e dirige la
guerra con cui le masse popolari scalzano dal potere la borghesia
imperialista e instaurano il socialismo?_

Nel loro documento _La lotta per il partito, _il Fronte Comunista e il
Fronte della Gioventù Comunista hanno indicato come "fondamentale e
attuale la polemica contro quella che Lenin chiamò 'sottomissione alla
spontaneità'", il partito leninista come modello di partito comunista
che occorre ("partito nazionale di quadri, centralizzato, dotato di
strutture centrali e periferiche, dotato di rivoluzionari di professione
messi in condizione di vivere a spese del partito, organizzato in
cellule di base nei luoghi di lavoro con un ruolo strutturale preminente
rispetto alle sezioni territoriali") e, sulla scorta della riflessione
leninista relativa al dualismo di potere, che "non si attende l'ora x,
la si prepara". Per costruire un "partito comunista all'altezza dei
tempi", bisogna tradurre questo orientamento in un'attività conseguente.
Non fare concessioni al senso comune e cercare un minimo denominatore
per mettere insieme più gente ripiegando su un partito "in grado di
costruire l'opposizione di classe alle politiche reazionarie e
antipopolari della destra di governo e di rappresentare un'alternativa
politica alle false illusioni del centro-sinistra" [9].

Il problema principale che i comunisti devono risolvere non è una
questione organizzativa (mettersi insieme e rinunciare ognuno a qualcosa
in nome dell'unità), ma la questione della teoria. Il partito comunista
è l'unione di quelli che assimilano, sviluppano e applicano alle
condizioni italiane e mondiali la concezione comunista del mondo e le
lezioni del bilancio dell'esperienza della prima ondata della
rivoluzione proletaria. Chi mette i problemi e le soluzioni
organizzative prima dell'assimilazione e applicazione della scienza
comunista resta impigliato nell'una o nell'altra delle deviazioni del
primo PCI e degli altri partiti comunisti dei paesi imperialisti:
l'elettoralismo (solo via parlamentare al socialismo), l'economicismo
(solo difesa sindacale e/o politica delle condizioni di lavoro e di vita
delle masse popolari) e, come reazione ad esse, il militarismo (agli
attacchi del nemico l'unica risposta possibile è la lotta armata).

Il (nuovo)PCI ha risposto a queste domande insieme a quelle, altrettanto
indispensabili, sulle origini, la natura e le prospettive della seconda
crisi generale del capitalismo [10] iniziata negli anni '70 del secolo
scorso. Le ha illustrate (nel _Manifesto Programma_ [11], nel documento
_I quattro temi da discutere nel movimento comunista internazionale_
[12] e in numerosi articoli della rivista _La Voce, _Comunicati e Avvisi
ai naviganti). Sulla base di esse nel 2004 si è costituito nella
clandestinità, ha tracciato il piano d'azione per arrivare
all'instaurazione del socialismo - dal 2008 la linea del Governo di
Blocco Popolare [13] e della creazione delle condizioni per la sua
costituzione - e lo sta attuando (questo è anche il modo per verificare
le risposte che ha dato: sottoporle alla prova della pratica). Queste
risposte non sono ancora discusse apertamente né criticate in maniera
argomentata da quegli esponenti e organismi del movimento comunista
cosciente e organizzato del nostro paese che riconoscono
nell'instaurazione del socialismo l'unica soluzione alla crisi in corso.


Ma la mancanza di risposte a queste domande e del confronto su di esse è
il motivo per cui i tentativi di unità dei comunisti promossi da Fosco
Giannini e altri non sono andati a buon fine o sono implosi nel giro di
qualche tempo, come nel caso del PC di Marco Rizzo da cui il grosso dei
promotori delle assemblee del 25 gennaio provengono. E la necessità di
estendere e rafforzare la mobilitazione popolare è aspirazione comune di
tutti i comunisti. Le iniziative per ricostruire il partito comunista e
quelle per l'80° anniversario della vittoria della Resistenza contro il
nazifascismo da una parte e la costruzione del fronte delle forze contro
il governo Meloni (fronte anti Larghe Intese [14]) dall'altra
costituiscono altrettante occasioni perché i partiti e le organizzazioni
del movimento comunista sviluppino non solo l'unità d'azione nella
mobilitazione delle masse e la solidarietà di classe, ma anche il
dibattito franco e aperto su bilancio dell'esperienza, concezione del
mondo, analisi del corso delle cose, strategia.

L'investitura e i primi provvedimenti di Trump e la tregua a Gaza
confermano che i contrasti tra i gruppi imperialisti si acuiscono e il
loro potere diminuisce. La resistenza palestinese dopo 15 mesi ha
ottenuto un provvisorio ritiro da Gaza dell'occupante sionista e la
liberazione di numerosi partigiani prigionieri nelle carceri israeliane.
Questo risultato alimenta il vento di riscossa che già l'operazione
"Tempesta di Al-Aqsa" del 7 ottobre 2023 ha suscitato in tutto il mondo.
Benché diretta da forze clericali, i risultati che la resistenza
palestinese ha raggiunto confermano che l'epoca imperialista è l'epoca
delle rivoluzioni proletarie e della crisi mortale del dominio della
borghesia imperialista. La resistenza delle masse popolari può
svilupparsi e avere la meglio davanti al più forte, armato e criminale
dei nemici se essa è animata dalla volontà di vincere e se esprime dei
dirigenti che con determinazione e coraggio la guidano verso la
vittoria.

La prima ondata della rivoluzione proletaria è sorta dall'azione del
partito di Lenin e di Stalin, che era armato di una concezione del mondo
e di una strategia per vincere e che aveva forgiato le sue forze
all'insegna degli obiettivi rivoluzionari che perseguiva. È così facendo
che i comunisti russi capeggiati da Lenin e Stalin hanno diretto
vittoriosamente la guerra popolare rivoluzionaria [15] che scalzò dal
potere il regime zarista, portò all'edificazione del primo paese
socialista e suscitò in tutto il mondo la prima ondata rivoluzionaria.

Noi oggi riprendiamo e continuiamo, in condizione cambiate e quindi in
forme nuove ma sulla base dei suoi risultati e insegnamenti, la stessa
rivoluzione iniziata con la vittoria dell'Ottobre 1917 e la fondazione
dell'URSS.

La rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato nei paesi
imperialisti è il fattore decisivo del futuro dell'umanità.
L'instaurazione del socialismo in un paese imperialista come l'Italia,
anche solo un deciso salto in avanti della rivoluzione socialista come
la costituzione del Governo di Blocco Popolare, darà il via alla
rivoluzione nei paesi imperialisti. E questa sarà l'incendio che porrà
fine anche alla Terza guerra mondiale e libererà il mondo dal sistema
imperialista.

Questa è la situazione in cui noi comunisti svolgiamo la nostra
attività. Questo è il nostro internazionalismo. Questo indica il senso
di responsabilità con cui dobbiamo considerare il lavoro che svolgiamo.

"I comunisti si distinguono dagli altri rivoluzionari perché hanno una
comprensione più avanzata delle condizioni, delle forme e dei risultati
della lotta di classe e su questa base la spingono sempre avanti" (Marx
ed Engels, _Manifesto del Partito Comunista_, 1848). In avanti, cioè
all'instaurazione del socialismo e al comunismo!

_----------------_

Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalle Forze dell'Ordine borghesi,
una via consiste nell'usare TOR [vedere
https://www.nuovopci.it/contatti/infocont.html], aprire una casella
email con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i
messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere
https://www.nuovopci.it/contatti/infocont.html].

Per difendersi dalla repressione e controllo dello Stato è necessario
attrezzarsi!
Uno degli strumenti più avanzati per difendersi su Internet è TAILS.

ISTRUZIONI E CONSIGLI PER L’USO DI TAILS [16] [16]



Links:
------
[1] https://www.nuovopci.it/voce/comunicati/com2025/indcom25.html
[2] https://www.nuovopci.it/contatti/infocont.html
[3] https://www.nuovopci.it/voce/voce78/La_Voce_78.pdf
[4]
https://www.nuovopci.it/voce/comunicati/com2025/com02-25/Com.CC_02-2025-Due_assemblee_per_ricostruzione_pc_e_quattro_domande.odt
[5]
https://www.nuovopci.it/voce/comunicati/com2025/com02-25/Com.CC_02-2025-Due_assemblee_per_ricostruzione_pc_e_quattro_domande.doc
[6]
https://movimentorinascitacomunista.com/2025/01/11/costruire-il-partito-comunista-e-lora-sabato-25-gennaio-tutti-a-roma/
[7]
https://www.frontecomunista.it/wp-content/uploads/2024/06/La-Lotta-per-il-Partito.pdf
[8] https://nuovopci.it/voce/voce76/combattere.html
[9]
https://www.gioventucomunista.it/1921-il-partito-che-serve-oggi-ricostruire-una-proposta-comunista-nellitalia-del-xxi-secolo/
[10]
https://nuovopci.it/scritti/RS/RS_00_09.1985/RS_00_sec.crisi_IIed.html
[11] https://nuovopci.it/scritti/mpnpci/indicmp.html
[12] https://nuovopci.it/scritti/i4temi/index.html
[13] https://nuovopci.it/dfa/avvnav07.html
[14] https://nuovopci.it/voce/voce77/fronteantiLI.html
[15] https://nuovopci.it/voce/voce77/GPRdiLDRussia.html
[16] https://www.nuovopci.it/contatti/TAILS/USA_TAILS.html