Musk, Bezos e i Conquistadores dello Spazio -
Internet via satellite: la nuova corsa geopolitica -
Lontano dagli sguardi, è in corso una nuova corsa allo spazio che
rischia di sconvolgere l'equilibrio geopolitico globale. Elon Musk ha
già inviato 3.000 satelliti in orbita per portare Internet nelle zone
più remote del pianeta.
Guarda il documentario completo | ARTE in italiano 53m
https://www.arte.tv/it/videos/105563-000-A/musk-bezos-e-i-conquistadores-dello-spazio/
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Cosa sappiamo del test di Starlink in Lombardia
Si fa il nome della società di comunicazioni satellitari di Musk per
un progetto pilota per superare i ritardi dei piani sulla banda larga.
Cosa si sa finora
https://www.wired.it/article/starlink-lombardia-progetto-connessione-aree-remote/
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... quasi nessuno sceglie di affidarsi alle onde radio. La maggior parte
delle persone ha più fiducia nei satelliti. La ragione principale, a mio
avviso, non ha nulla a che fare con gli strumenti tecnici in sé, con
l’oggettività tecnica fatta di materia e rispondenza a determinate leggi
chimico-fisiche, ma con la percezione immaginaria della Tecnica stessa.
Nel XXI secolo, i satelliti profumano di futuro, mentre la radio manda
un odore stantio, di vecchiume novecentesco, proprio come i cavi.
Vero, i satelliti sono in grado di ricevere e trasmettere informazioni
da una parte all’altra del globo terrestre. I /satelliti geostazionari/
si trovano ben oltre la ionosfera, che si estende fino a cinquecento
chilometri circa dalla superficie terrestre. Orbitano tipicamente
intorno a trentaseimila (36.000) chilometri di altezza e possono
ricevere onde radio ad altissima frequenza, quindi ultra-micro-onde
(30-3000 GHZ) molto più corte delle onde corte, capaci di «bucare» la
ionosfera senza rimbalzare su di essa. Inoltre, poiché sono molto corte,
possono essere in numero molto più elevato rispetto alle altre onde in
una medesima unità di tempo e quindi trasportare molte più informazioni.
... Certamente si potrebbe offrire sul mercato Internet Satellitare,
anzi, esiste già, però i costi sono estremamente elevati. Ci vuole un
telefono satellitare, capace di connettersi ai satelliti direttamente. I
satelliti a cui è possibile agganciarsi senza parabola, per cui è
sufficiente un’antenna adatta sul dispositivo mobile satellitare, non
sono però geostazionari, ma sono i satelliti in orbita bassa (LEO, Low
Earth Orbit, a poche centinaia di chilometri dalla superficie
terrestre). Ruotano molto più velocemente della Terra, quindi la loro
copertura è minima (pochi minuti) e sono necessari molti satelliti che
si ripetono il segnale prima di rimandarlo sulla Terra.
In ogni caso, dispositivi non satellitari come i normali /smartphone/
necessitano di una parabola anche per comunicare con un satellite LEO.
Devono perciò triangolare su un nodo adeguato, cioè una postazione
ricevente e trasmittente a terra equipaggiata con antenne in grado di
«sparare» il segnale radio nello spazio e riceverlo. Attualmente, i
fornitori di Internet satellitare come *Starlink* consegnano ai clienti
un apposito router da connettere a un parabola capace di collegarsi ai
loro satelliti LEO.
Ma anche se fosse facile ed economico emettere e ricevere queste onde
dallo spazio geostazionario, e non lo è affatto, in ogni caso non
funzionerebbe bene. Anche se i satelliti avessero una capacità di
riflessione di onde molto superiore a quella che hanno attualmente, che
non è assolutamente sufficiente per inviare i miliardi di email che ogni
giorno transitano per la rete di Internet, né tanto meno per consentire
lo streaming audio-video, o aggiornare in continuazione i profili
social, in ogni caso sarebbe una soluzione strutturalmente peggiore
rispetto ai cavi sottomarini.
La ragione è semplicemente di economia geometrica.
... I cavi invece sono adatti. Il cavo è la soluzione più veloce e più
economica, di gran lunga, e quella che può contare su oltre un secolo e
mezzo di sperimentazione. I primi cavi transatlantici sono stati posati
a metà del XIX secolo ed erano cavi dedicati al telegrafo; seguirono
cavi telefonici, in doppino di rame; e infine i cavi attuali, in fibra
ottica.
da Tecnologie conviviali C. Milani
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" Socializzare saperi senza fondare poteri"
Primo Moroni