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(nuovo)Partito comunista italiano
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Avviso ai naviganti 149
6 dicembre 2024
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Il 26 dicembre per la celebrazione del 131° anniversario della nascita
di Mao Zedong (1893-1976) proponiamo ai nostri lettori un discorso fatto
da Mao Zedong alle Guardie Rosse nel 1966, agli inizi della Grande
Rivoluzione Culturale Proletaria del Popolo Cinese. Rimandiamo i nostri
lettori interessati agli scritti e ai discorsi più importanti di Mao
Zedong relativi a quel periodo ai volumi 23, 24 e 25 di _Opere di Mao
Tse-tung_ [7] (Edizioni Rapporti Sociali, 25 volumi, reperibili presso
le ERS [8] (edizionirapportisociali@???) e sul sito [9] del
(n)PCI). Riportiamo il discorso dalla rivista _Rapporti Sociali_ n. 2,
novembre 1988 in traduzione migliorata. Oggi la lettura, e più ancora lo
studio, di questo discorso sarà utile sia per comprendere il ruolo che
la creazione delle quattro condizioni [10] necessarie alla costituzione
del Governo di Blocco Popolare ha per far avanzare la rivoluzione
socialista del nostro paese, sia per comprendere il ruolo che la
creazione dei BRICS+ ha nel far avanzare la rivoluzione proletaria
(socialista e di nuova democrazia) nel mondo, di contro alla Terza
guerra mondiale lanciata dalla borghesia imperialista.
"Ogni cosa si trasforma. Ogni cosa si trasforma secondo le sue proprie
leggi. Anche noi siamo oggetti e soggetti delle trasformazioni, ne siamo
parte passiva e parte attiva, soggetti più o meno consapevoli ed
efficaci con nostri obiettivi e progetti.
Ogni cosa si trasforma in un'altra e questa in un'altra ancora e poi
ancora, costituendo gli anelli di una catena. Se prendiamo un anello
della catena, esso è attaccato al primo, ma solo attraverso gli anelli
intermedi. Se vogliamo comprendere il legame che unisce una cosa a
un'altra da cui proviene, se vogliamo comprendere come sta
trasformandosi una cosa, dobbiamo ricostruire nella nostra mente le fasi
intermedie attraverso le quali la prima si è trasformata in quella che
stiamo esaminando.
Ogni cosa diviene secondo sue proprie leggi e tramite le circostanze
esterne e accidentali che incontra. Se vogliamo comprendere come mai una
cosa si è trasformata proprio in quest'altra e non in qualcosa di
diverso, dobbiamo non solo conoscere le leggi proprie di quella
trasformazione, ma anche ricostruire nella nostra mente le circostanze
esterne e accidentali che hanno determinato passo dopo passo quel
percorso. Si dice che una cosa è divenuta un'altra attraverso la
mediazione degli anelli intermedi e delle circostanze esterne. La
mediazione è un aspetto universale della trasformazione.
Chi non comprende la mediazione, in campo politico cade
nell'opportunismo di sinistra o di destra. La lotta contro gli
opportunisti di sinistra (gli estremisti di sinistra) è una lotta
interna alle nostre file. Anche la lotta contro gli opportunisti di
destra è una lotta interna alle nostre file, ma solo fino a un certo
punto. Dove sta la differenza tra i due fronti?
Gli opportunisti di sinistra negano le mediazioni (le fasi, i passaggi,
i processi) attraverso cui si svolge ogni trasformazione reale. Essi
politicamente sono ostili all'imperialismo e alla borghesia, ma in campo
culturale, nell'orientamento e nella concezione del mondo si limitano a
negare le posizioni della borghesia, non le superano, le conservano
rovesciate: vedono il mondo come la borghesia, solo che lo vedono dal
lato opposto.
Essi quindi subiscono ancora fortemente l'influenza della borghesia e
non è strano che ogni tanto alcuni di essi di punto in bianco, sotto
l'influsso di qualche evento traumatico, passino dall'altra parte. Gli
opportunisti di sinistra possono essere dei discreti combattenti, mentre
la loro direzione è rovinosa, sotto la loro direzione la sconfitta è
certa. La permanenza di un opportunista di sinistra nelle nostre fila è
positiva solo finché riusciamo a contenerne l'influenza e a determinare
un processo in cui egli si trasforma e corregge a fronte dei compiti
assegnatigli.
Gli opportunisti di destra negano anch'essi le mediazioni dei processi
reali, quindi non vedono i passaggi attraverso cui il presente di
supremazia della borghesia si trasforma nel domani di supremazia del
proletariato: in definitiva vedono un baratro invalicabile tra il
presente e gli obiettivi della nostra rivoluzione e restano ancorati
alla sponda del presente. Hanno poca fiducia nella nostra vittoria
perché non vedono i passaggi del cammino che la rende possibile, del
cammino attraverso cui si realizza. La loro opposizione alla borghesia è
debole, sono inclini alla conciliazione, a staccarsi così poco dal
presente da quasi aderirvi.
A differenza degli opportunisti di sinistra essi hanno però l'appoggio
della classe dominante, esprimono l'influenza della classe dominante
nelle nostre fila, sono veicolo della sua influenza. Gli opportunisti di
sinistra esprimono un'influenza indiretta della borghesia, un'influenza
culturale e di concezione del mondo, attraverso la negazione. Gli
opportunisti di destra invece esprimono la cultura e la concezione del
mondo dominante, quella più diffusa ed esprimono l'influenza politica
della borghesia. I veri e propri portavoce della classe dominante tra le
masse si confondono con loro. Quindi essi usufruiscono della forza che
deriva loro dall'appoggio della classe dominante, dal conservatorismo,
dalla forza dell'abitudine, dalla rassegnazione, dalla stanchezza, dal
servilismo, dal cedimento al ricatto e alla paura. Essi sono più dannosi
degli opportunisti di sinistra anche come semplici militanti e la loro
permanenza nelle nostre fila deve essere strettamente limitata a quelli
che stanno trasformandosi. Gli altri possono essere, devono essere
accettati nelle organizzazioni di massa. Qui il nostro obiettivo è
determinare l'orientamento generale e controllare saldamente l'apparato,
ma non possiamo escludere in linea di principio la partecipazione degli
opportunisti di destra alle organizzazioni di massa, perché anch'essi,
come gli opportunisti di sinistra, incarnano in modo unilaterale e
organico un limite reale delle masse ed escluderli dalle organizzazioni
di massa vuol dire rifiutare di trattare e trasformare, di fare i conti
con questo limite delle masse, cioè rinunciare al nostro compito e ai
nostri obiettivi rivoluzionari."
Ad opera del governo Meloni e dei suoi accoliti il nostro paese è sempre
più coinvolto nella Terza guerra mondiale. Ma anche la mobilitazione
rivoluzionaria delle masse popolari avanza: ogni esponente dal movimento
comunista cosciente e organizzato è promotore tanto più efficace di essa
quanto maggiore è la riforma intellettuale e morale [11] di cui è
capace. Il discorso di Mao è un'ottima guida per essa.
Approfittiamo dell'occasione anche per segnalare ai nostri lettori
l'articolo _Come porre fine alla Terza guerra mondiale_ [12] di Rosa L.
pagg. 2-4 del n. 78 della rivista _La Voce_, registrabile dal sito del
(n)PCI con l'Avviso ai naviganti 147 [13] di presentazione dell'intero
numero della rivista.
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Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalle Forze dell'Ordine borghesi,
una via consiste nell'usare TOR [vedere
https://www.nuovopci.it/contatti/infocont.html], aprire una casella
email con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i
messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere
https://www.nuovopci.it/contatti/infocont.html].
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ISTRUZIONI E CONSIGLI PER L’USO DI TAILS [14] [14]
Links:
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[1]
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[2]
https://www.nuovopci.it/index.html
[3]
https://www.nuovopci.it/contatti/infocont.html
[4]
https://www.nuovopci.it/voce/voce78/La_Voce_78.pdf
[5]
https://www.nuovopci.it/dfa/2024/149/Avv_nav_149_Anniversario_nascita_Mao_Zedong.odt
[6]
https://www.nuovopci.it/dfa/2024/149/Avv_nav_149_Anniversario_nascita_Mao_Zedong.doc
[7]
https://nuovopci.it/arcspip/articlee6e8.html
[8]
https://www.carc.it/casa-editrice-rapporti-sociali/
[9]
https://nuovopci.it/
[10]
https://nuovopci.it/dfa/Opuscolo_Gov.Bloc.Popolare.pdf#page=3
[11]
https://nuovopci.it/voce/voce69/rimarmacomunisti.html
[12]
https://nuovopci.it/voce/voce78/porrefine3GM.html
[13]
https://nuovopci.it/dfa/2024/147/avvnav147.html
[14]
https://nuovopci.it/contatti/TAILS/USA_TAILS.html