L'ente danese per l'assistenza sociale, Udbetaling Danmark (UDK), rischia di discriminare le persone con disabilità, le persone a basso reddito, i migranti, i rifugiati e i gruppi razziali emarginati attraverso l'uso di strumenti di intelligenza artificiale (IA) per segnalare gli individui da sottoporre a indagini per frode sui sussidi sociali, ha dichiarato oggi Amnesty International in un nuovo rapporto.
Il rapporto, Coded Injustice: Surveillance and Discrimination in Denmark's Automated Welfare State , descrive in dettaglio come l'uso diffuso di algoritmi di rilevamento delle frodi, abbinato a pratiche di sorveglianza di massa, abbia portato le persone a rinunciare involontariamente (o addirittura inconsapevolmente) al loro diritto alla privacy, creando un clima di paura.
"Questa sorveglianza di massa ha creato un sistema di prestazioni sociali che rischia di prendere di mira, anziché supportare, le stesse persone che avrebbe dovuto proteggere", ha affermato Hellen Mukiri-Smith, ricercatrice di Amnesty International su intelligenza artificiale e diritti umani.
"Il modo in cui opera il sistema di welfare automatizzato danese sta erodendo la privacy individuale e minando la dignità umana. Utilizzando algoritmi di controllo delle frodi e metodi di sorveglianza tradizionali per identificare le frodi sui sussidi sociali, le autorità stanno abilitando ed espandendo la sorveglianza di massa digitalizzata".
[
https://www.amnesty.org/en/documents/eur18/8709/2024/en/ |
https://www.amnesty.org/en/latest/news/2024/11/denmark-ai-powered-welfare-system-fuels-mass-surveillance-and-risks-discriminating-against-marginalized-groups-report/ ]
