Autore: dan Data: To: Hackmeeting Oggetto: Re: [Hackmeeting] Comunicazione alla lista dall'assemblea di
Hackmeeting
assembleahm24--- via Hackmeeting <hackmeeting@???> writes:
> L'assemblea di Hackmeeting ad HM 2024, con consensi e dubbi ma senza veti, ha deciso che, siccome sentiamo che questa lista non rispecchia i principi della comunità Hackmeeting presenti sul sito [1], tutte le persone iscritte verranno disiscritte il 31-07-24.
>
> Chi vorrà ancora partecipare alla lista avrà la premura di iscriversi di nuovo a questo link [2].
>
> Vorremmo costruire un percorso per rendere più accogliente questo spazio di dialogo, considerando una moderazione della quale decideremo i dettagli nel prossimo Hackmeeting.
>
> Ciao,
> l'assemblea di Hackmeeting
Hola,
Vi racconto adesso come uso la mailing list (noo ma breve, due minuti ma massimo eh). La
leggo per partecipare o se non posso venire come mi è capitato, per informarmi su hackit
annuale. Può capitare dunque che la legga in digest, settimanale o mensile e quasi mai in
diretta minuto per minuto come fosse una chat.
Volevo dire che se si vuole pluralità alla pluralità bisogna tendere. Avere voci diverse è
un vantaggio e uno stimolo, si capiscono le cose dal confronto e non nella bolla. Certo,
tra le voci diverse non includo nazi e fash perché quelle non sono idee e neanche ideologie,
ma sono tecniche di oppressione.
Il discorso della moderazione è però tremendamente interessante, perché il tema della
/governance/ da lontano (per via telematica) è attuale, sia in ambito privato che pubblico
che nelle comunità fino ai gruppi di WA, o addirittura come delega totale allo strumento tecnico.
La moderazione ha due caratteristiche secondo me fondamentali: la prima è che la moderazione
deve essere palese, in modo che il comportamento di chi modera sia sottoposto a verifica.
La seconda è la temporaneità, dunque serve prevedere la turnazione dei ruoli. Per evitare
che chi si adopera nell'ingrato compito di moderare diventi funzionario di un sistema chiuso
dove finirebbe inevitabilmente per accumulare potere e a percepirsi come una élite.
Voglio anche posare un fiore al capezzale di questa lista, più che ventennale, uno degli
esperimenti di autogestione e automoderazione più riusciti di cui io sia a conoscenza e lo
dimostra non solo la longevità, ma il fatto che si sia dibattuto e si dibatta con opinioni
diverse, che considero un segno di vitalità e di pluralità, e insomma spero che sopravviva
anche a questo momento difficile.