Grazie degli ottimi spunti, ora so cosa fare durante le ferie..!!
Sbirciando le presentazioni rilevo che è davvero difficile trovare materiale che si differenzi da una critica liberale della tecnologia, alla Zuboff per intenderci. Che non a caso in italia è pubblicata dalla Luiss ( università di confindustria)
Che pubblica tanti altri testi interessanti
https://luissuniversitypress.it/collana/pensiero-libero/
Ma anche la Bocconi ha pubblicato Geert Lovink e Castells, ad esempio..
Il capitalismo ha invaso il nostro campo o noi ci siamo spostati verso il liberalismo classico ( che oggi si sente minacciato dai monopolisti tecnologici, dal complesso militare-industriale nazionale e sovranazionale ( imperiale)?
Gli intellettuali alla fine si vendono al migliore offerente, a chi li pubblica, li intervista, gli dá una cattedra accademica.. Difficile trovare un punto di vista realmente alternativo se non scadendo in deliri complottisti antisistema ( etichetta che ingloba indistintamente tutto ciò che non è sussumibile dal mainstream).
In questo modo, grazie alla egemonia culturale espressa, il potere economico definisce il campo del dicibile e del pensabile. Noi anche se ci proviamo, rimaniamo confinati lì dentro. Riusciremo a uscirne ( senza chiuderci in un ghettto)?
Abbracci
A.C.