Lähettäjä: boyska Päiväys: Vastaanottaja: hackmeeting Aihe: Re: [Hackmeeting] Comunicazione alla lista dall'assemblea di
Hackmeeting
>> Nessun problema col citare libri chiaramente reazionari, ma non ho >> capito se siamo d'accordo col giudizio su quel libro.
>> L'estratto che ne hai preso mi conferma quel che avevo letto.
>
>Allora, a parte la accelerazione da "problematico" a "chiaramente
>reazionario" in due paragrafi, io il libro l'ho letto. E non lo è.
io non lo ho letto, ma ho letto la citazione che hai fatto (e alcune
altre), e non hanno fatto altro che confermarmi ciò che avevo letto a
riguardo, quindi direi che la pensiamo diversamente non per ignoranza
mia, ma proprio per una differente interpretazione.
Capisco che il dibattito sulla libertà d'espressione possa prenderci in
contropiede, e soprattutto chi ha qualche anno in più, tra cui
mi metto anche io. Anche per me la cosa della destra per la libertà
di parola è stata una scoperta tardiva che contrastava con molti dei
miei schemi mentali.
Ma del resto il punto è l'utilizzo di schemi interpretativi astratti e
non calati nella realtà, poi può essere la libertà di parola come la
lotta alle discriminazioni come altro.
>> Questo ribaltamento dei ruoli, in cui miracolosamente le destre
>> neofasciste sono "contro i poteri forti", non è soltanto una
>> sciocchezza come tante, ma è un trend grosso e reale, funzionale alle
>> destre di ogni genere, che consapevolmente lo alimentano.
>> In Italia lo possiamo vedere al governo, con la retorica degli underdog
>> o il panico da "teoria gender".
>> Non dovremmo alimentarlo.
>> Invece qui si contribuisce: di fronte a chi alimenta teorie del
>> complotto di chiara matrice maschilista, il problema è il paventarsi di
>> ogni ipotesi di controllo su uno strumento collettivo.
>
>Io a questo proprio non ci posso stare.
Non ho capito cosa stai contestando.
Io dico che le destre si travestono da oppresse, almeno negli ultimi
tempi.
Che è un gioco che gli riesce bene.
Che questo vede il suo riflesso anche qui in questa lista, dove opinioni
evidentemente di destra si spacciano per controcorrente, scomode,
minoritarie, fuori moda.
Che così si costruiscono un'immagine da vittime, in base alla quale
devono avere il loro diritto di dire cose orrende.
E sì, credo che aderire a questo racconto sia in generale utile alle
destre; nello specifico di hackmeeting, è molto apprezzato da chi, in
questa lista, ci propone un ordine naturale.
Capisco che sia antipatico sentirselo dire, posso solo dire che ho
cercato di farlo con del tatto e rimanendo nel merito.
>> Non vedo come possa essere legittima l'idea che infliggerci violenza a
>> vicenda possa essere rappresentata come un modo per aiutarci.
>
>La conflittualità - che non vuol dire violenza - è alla base di ogni
>crescita. Almeno questo mi sembrava di aver capito in questi ultimi
>venticinque anni. Ma forse non ci ho capito un cazzo...
Se ti riferisci alla conflittualità, allora forse... ma nemmeno sono
sicuro guarda: sono cresciuto in un quartiere dove i fasci non
mancavano, e non credo che questa conflittualità mi abbia fatto crescere
meglio.
E del resto 3 righe sopra parlavi di insulti, non di conflittualità, e
facevi bene, perché su questa lista gli insulti sono frequenti e la
violenza verbale è molto forte.
Le minacce di pasky, le sparate di calamari, le crociate anti-woke di
quell'altro fenomeno, non fanno crescere proprio niente.