Il giorno gio 20 giu 2024 alle ore 13:46 I-330 via Hackmeeting
<hackmeeting@???> ha scritto:
> Lukianoff e Haidt sono noti e dichiarati conservatori, anti-abortisti,
> razzisti, anti-semiti. Il libro che citi e' stato criticato da molte
> parti perche' gli aneddoti sono riportati solo parzialmente e senza
> contraddittorio, le statistiche inventate, e gli autori hanno il
> dichiarato obiettivo di dire agli studenti in lotta nei campus
> statunitensi che il progresso accade naturalmente. Questo podcast
> [https://www.buzzsprout.com/2040953/12404629-the-coddling-of-the-american-mind]
> ha dedicato un episodio molto ben fatto ricercando i casi riportati nel
> libro e dimostrando come siano stati essenzialmente ricostruiti in
> maniera errata.
Lo ascolterò. Ma tu personalmente questi libri li hai letti? Perché
Haidt, in un altro suo libro, "The Righteous Mind" - che petraltro è
uno dei più interessanti che abbia mai letto - si definisce "lifelong
liberal". Comunque, a parte il modo in cui si definisce, dentro il
libro non c'è proprio niente di anti-abortista, razzista o
anti-semita. Quanto alle cose che si sarebbe inventato, le sue fonti
sono tutte molto documentate.
> Se vogliamo parlare di safe spaces, frizioni culturali, problemi nel
> adottare velocemente le istanze di gruppi minoritari che esprimono
> identita' che noi non ci sentiamo, ben venga. Per favore non facciamolo
> partendo dalle riflessioni di due razzisti misogini che hanno scritto
> l'ennesimo libro di panico morale sul fatto che 'gli studenti oggi non
> sanno piu' confrontarsi col pensiero critico'. E' di ieri la notizia che
> due professori della Texas university hanno fatto causa all'universita'
> per avere il diritto di bocciare le studentesse che saltano una classe
> per ottenere un aborto. Questa e' la liberta' di espressione per cui gli
> autori del libro si battono.
Onestamente fatico a confrontarmi se il punto di partenza è che quel
libro è scritto da due razzisti misogini. Che ci sia un enorme
problema di sui diritti di genere è evidente e mi pare siamo tutti
d'accordo. Questo non implica arruolare d'ufficio tutti tra il nemico.
Poi, guarda, sul resto io non posso che prendere atto del tuo racconto
- che è anche molto efficace - e provare a comprendere
l'esasperazione. Vorrei solo non essere arruolato anche io tra i
nemici...