Re: [Hackmeeting] Comunicazione alla lista dall'assemblea di…

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Szerző: yattaman
Dátum:  
Címzett: HackMeeting
Tárgy: Re: [Hackmeeting] Comunicazione alla lista dall'assemblea di Hackmeeting
> Penso che il libro che hai citato sia piuttosto problematico. Non so se
> lo hai citato esattamente *in quanto* problematico.
> Cioè io il libro non lo ho letto, chissà, magari mi ricrederei. Ho però
> letto queste
> https://www.theguardian.com/books/2018/sep/20/the-coddling-of-the-american-mind-review
> https://psmag.com/education/the-coddling-of-the-american-mind-is-sort-of-brainless
> e ascoltato questa:
> https://podcasts.apple.com/us/podcast/the-coddling-of-the-american-mind/id1651876897?i=1000603422829
>
> Nessun problema col citare libri chiaramente reazionari, ma non ho
> capito se siamo d'accordo col giudizio su quel libro.
> L'estratto che ne hai preso mi conferma quel che avevo letto.


Allora, a parte la accelerazione da "problematico" a "chiaramente
reazionario" in due paragrafi, io il libro l'ho letto. E non lo è.
In generale, mi sembra che ci sia un meccanismo di lapidazione che
segue lo stesso schema della espressione "antisemita". Appena uno si
azzarda a segnalare che forse buttare giù le case di notte col
bulldozer coi palestinesi dentro non è proprio una pratica
encomiabile, diventa antisemita. E da lì in poi, perdi il diritto di
parola. In rete mi pare che sia pieno di operazioni di lapidazione
collettiva. Questa mi pare proprio appartenga alla categoria.


> yattaman, ma che stai dicendo?
> Le cronache internazionali le scrive la classe dirigente.


Sì però è il Guardian a criticare il libro... Allora è classe dirigente o no?


> Questo ribaltamento dei ruoli, in cui miracolosamente le destre
> neofasciste sono "contro i poteri forti", non è soltanto una
> sciocchezza come tante, ma è un trend grosso e reale, funzionale alle
> destre di ogni genere, che consapevolmente lo alimentano.
> In Italia lo possiamo vedere al governo, con la retorica degli underdog
> o il panico da "teoria gender".
> Non dovremmo alimentarlo.
> Invece qui si contribuisce: di fronte a chi alimenta teorie del
> complotto di chiara matrice maschilista, il problema è il paventarsi di
> ogni ipotesi di controllo su uno strumento collettivo.


Io a questo proprio non ci posso stare. Perché è il nucleo del
problema. Non è che siccome è pieno di fascisti là fuori, allora
bisogna sparare su tutto quello che si muove. Mi sembrava di aver
messo in fila una serie di questioni in modo ordinato. Non è
accettabile che la risposta faccia rima con reazionario, fascista, o
utile idiota delle destre. O semplicemente "ti stai inventando la
realtà". Se tutti diciamo la stessa cosa e la diciamo anche tutti
nella stessa maniera, forse non ha senso un collettivo...


> Non vedo come possa essere legittima l'idea che infliggerci violenza a
> vicenda possa essere rappresentata come un modo per aiutarci.


La conflittualità - che non vuol dire violenza - è alla base di ogni
crescita. Almeno questo mi sembrava di aver capito in questi ultimi
venticinque anni. Ma forse non ci ho capito un cazzo...

Ho un altro paio di cose da dire ma le scrivo sotto la mail di i-330,
mi sembra più appropriato...