Re: [Aisa.circuli] Dall'alchimia alla scienza, e ritorno (a…

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Autor: 380°
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To: Aisa.circuli
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Betreff: Re: [Aisa.circuli] Dall'alchimia alla scienza, e ritorno (alla religione teista)
Buongiorno,

"Maria Chiara Pievatolo via Aisa.circuli" <aisa.circuli@???>
writes:

> Salve
> Ecco una vicenda imbarazzante, a proposito di dati che, dichiarandosi
> scientifici, dovrebbero essere pubblici:
>
> https://openscience.unimi.it/le-politiche-sui-dati-della-ricerca-la-difficolta-di-essere-coerenti/


vale la pena indicizzarlo qui:

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Le politiche sui dati della ricerca: la difficoltà di essere coerenti
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In un recente [post] sul suo blog Dorothy Bishop ci racconta della
distanza fra teoria e prassi per quanto riguarda la disponibilità dei
dati. I dati secondo la definizione di molti finanziatori della
ricerca devono essere “as open as possible as closed as necessary”, e
questo è chiaro perché ci possono essere situazioni in cui i dati non
possono essere aperti. Ciononostante la loro accessibilità (a coloro
che ne facciano motivata richiesta) deve essere sempre
garantita. [...]

Ecco i fatti. Un ricercatore (J.E. Hirsch) commenta (agosto 2023) su
Pubpeer una [pubblicazione] di un gruppo di fisici che presenta a suo
parere alcuni problemi nelle figure. Hirsch chiede i dati agli autori
ma i dati non vengono forniti. La rivista – Nature Communications –
sostiene di aver ricevuto i dati che però non possono essere motrati
per via dello loro confidenzialità. [...]

Altrettanto scorretta pare però l'affermazione di Springer su data
availability per questo articolo: The data that support the findings
of this study are available from the corresponding authors upon
reasonable request. Gli editor rispondono ad Hirsch che la sua
richiesta non è apparsa ragionevole e quindi gli autori non hanno
reputato di dover fornire i dati. [...]

Hirsch non si dà per vinto e contatta anche varie figure di spicco
presso la Max Planck Gesellschaft, a cui un paio di autori
afferiscono. Anche la MPG ha fra i suoi commitments quello della
trasparenza e apertura di pubblicazioni e dati. la risposta è quella di
totale chiusura e di difesa dell'operato degli autori.

La richiesta di poter vedere i dati che portano a determinate
conclusioni è una pratica comune nella scienza e la messa a
disposizione dei dati è fondamentale per verificare la riproducibilità
delle scoperte. [...]

A questo [link] una descrizione più dettagliata fatta da Leonid
Schneider.

[post]
<https://deevybee.blogspot.com/2024/05/are-commitments-to-open-data-policies.html>

[pubblicazione] <https://doi.org/10.1038/s41467-022-30782-x>

[link]
<https://forbetterscience.com/2024/05/27/superconductive-witch-hunt/>

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Tristezza infinita: siamo (ancora!) qui a sentirci ripetere ovvietà
scoraggianti tipo «la messa a disposizione dei dati è fondamentale per
verificare la riproducibilità delle scoperte».

É ovvio che siamo intrappolati in un «Eternal September» [1]
_filosofico_.

"I dati dovrebbero essere pubblici" (dice giustamente MCP) ...ma anche
no "perché ci possono essere situazioni in cui i dati non possono essere
aperti" (dice l'articolo sopra) [2]

...forse perché anche alla ricerca scientifca si applica la trita e
nauseabonda propaganda misantropica e cinica della «tragedy of commons»
[3]?!?

Per avere i dati occorre AVERE LA TESSERA GIUSTA, presentare formale
"richiesta motivata" e ottenere _la concessione_, che spesso viene
negata (anche ai *Guru*) per non meglio precisati motivi di
riservatezza, che però non c'entrano una fava con la cosiddetta
privacy, considerato che si tratta di fisica e non delle dichiarazioni
dei redditi non anonimizzate.

Questa non è scienza, questa è religione (politeistica e dogmatica), con
la sua chiesa, i suoi sacerdoti (precisamente Farisei), i suoi santi e i
suoi riti.

Non esiste soluzione: la scienza _deve_ tornare /in seno/ alla
filosofia. Succederà comunque, ma _come_ farà la differenza per molti
esseri umani, che nel frattempo soffriranno, come altri prima di loro, a
causa degli abusi perpetrati in nome della "Scienza".

Uh a proposito, dimenticavo: la pagina della [pubblicazione] dice

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Magnetic field screening in hydrogen-rich high-temperature
superconductors

V. S. Minkov, S. L. Bud’ko, F. F. Balakirev, V. B. Prakapenka,
S. Chariton, R. J. Husband, H. P. Liermann & M. I. Eremets

Nature Communications volume 13, Article number: 3194 (2022)

06 March 2024 Editor’s Note: The Editorial Staff at Nature
Communications have been alerted to potential problems in the manner in
which the raw data have been processed. Nature Communications is working
with the authors to resolve the matter and assess whether these will
have an impact on the conclusions that can be reliably drawn.

An Author Correction to this article was published on 01 September 2023

This article has been updated

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Le correzioni sono pubblicate qui:

https://www.nature.com/articles/s41467-023-40837-2

É sempre interessante assistere a certi riti.

Saluti, 380°

[...]


[1] https://en.wikipedia.org/wiki/Eternal_September

[2] questa posizione è condivisa dai ricercatori o è il solito giochino
delle tre carte degli _Amministratori_ della "Chiesa Scienza"?

[3] https://en.wikipedia.org/wiki/Tragedy_of_the_commons

--
380° (Giovanni Biscuolo public alter ego)

«Noi, incompetenti come siamo,
non abbiamo alcun titolo per suggerire alcunché»

Disinformation flourishes because many people care deeply about injustice
but very few check the facts. Ask me about <https://stallmansupport.org>.