SCOPRIAMO IL REGALIAMOCI UN CINEMA DI QUESTO VENERDÌ!
Questo venerdì 3 maggio alle 20 torna il cinema, con cena sociale e
proiezione a seguire!
Rudolf Höss e famiglia vivono la loro quiete borghese in una tenuta
fuori città, tra gioie e problemi quotidiani: lui va al lavoro, lei cura
il giardino e i figli giocano tra loro o combinano qualche marachella.
C'è un dettaglio però. Accanto a loro, separato solo da un muro, c'è il
campo di concentramento di Auschwitz, di cui Rudolf è il direttore.
Vincitore agli ultimi premi Oscar 2024 come miglior film internazionale
e miglior sonoro, questo film di Jonathan Glazer continua a far parlare
per la riflessione sui regimi totalitari e sulla banalità del male,
ascrivibile a molte situazioni di politica internazionale attuale.
Venerdì 3 maggio 2024
ore 20:00 - Cena (due possibilità di primo piatto, uno veg e uno
carnivoro)
ore 21:30 - "La zona d'interesse" di J. Glazer (2023, Regno Unito,
Polonia, dramm., 105')
INGRESSO GRATUITO
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Alla fine è successo.
Dopo numerose segnalazioni del comitato già da luglio 2023, e diversi
rimpalli di responsabilità tra IV Municipio e Comune di Roma, ieri è
crollato un albero all'interno del caseggiato di via Giovanni Palombini
24. Solo per un caso fortuito, non ci sono stati danni a persone o cose.
L'albero fa parte di una serie di pini secchi e pericolanti all'interno
di un'area verde di proprietà ERP, i cui rami sporgono sul marciapiede
pedonale utilizzato da bambini e bambine che frequentano il museo
pleistocenico, il Parco Cicogna e la scuola Palombini.
Riteniamo estremamente grave quanto accaduto. Gli abitanti del
caseggiato sono preoccupati per la propria incolumità, la situazione è
pericolosa per chiunque transiti in quell'area. Non è possibile
attendere un anno per un intervento del genere, non si può sempre
aspettare che si sfiori la tragedia per prendere in carico le criticità.
Solo pochi giorni fa dicevamo in assemblea che l'attacco alle case
popolari non è solo il possibile stravolgimento della legge 12, ma anche
l'incuria e l'abbandono in cui versano i caseggiati. E' ora di prendersi
delle responsabilità. Abbiamo chiesto un incontro urgente con
l'Assessora alle Politiche Abitative e Ambientali Federica Desideri per
mettere sul tavolo le tante criticità del nostro quartiere.
INSIEME SI PARTECIPA, UNIT@ SI VINCE
CdQ Mammut
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𝐕𝐈𝐋𝐋𝐀 𝐓𝐈𝐁𝐔𝐑𝐓𝐈𝐍𝐀: 𝐎𝐑𝐀 𝐁𝐀𝐒𝐓𝐀!
𝐋𝐚𝐯𝐨𝐫𝐢, 𝐏𝐍𝐑𝐑, 𝐬𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨: 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐬𝐮𝐥 𝐬𝐞𝐫𝐢𝐨?
Sabato 11 maggio
Assemblea pubblica
Parco Cicogna (Via Furio Cicogna angolo via Giovanni Palombini) h.17
A più di un mese dall'ipotetica data di inizio lavori a Villa Tiburtina,
la situazione è in completo stallo. Il nuovo commissario della ASL Roma
2 ha promesso un incontro di cui siamo ancora in attesa, IV Municipio e
Regione tacciono, la struttura è completamente abbandonata a sè stessa e
le notizie che leggiamo sui giornali sono tutt'altro che incoraggianti.
Da ormai 3 anni gli abitanti chiedono con forza di riaprire l'unica
struttura sanitaria pubblica presente a Rebibbia-Ponte Mammolo.
Nonostante tanti sforzi e l'ormai programmata riapertura, in quartiere
c'è preoccupazione rispetto alla trasparenza e alla partecipazione,
previste teoricamente in ogni documento della missione 6c1 del PNRR, che
nella pratica sono completamente assenti. Le fasi di progettazione e
(ipotetica) ristrutturazione di Villa Tiburtina si stanno realizzando in
modo fumoso e poco chiaro, le indicazioni delle istituzioni competenti
sono totalmente inadeguate.
Eppure, da questo territorio sono arrivate tante proposte alla ASL, al
IV Municipio, all'Università La Sapienza, alla Regione Lazio per creare
un vero modello di gestione partecipata della panificazione
socio-sanitaria. Lo Sportello Sanitario Mammut, anche in collaborazione
con alcuni dipartimenti della ASL, ha cercato di tracciare una strada
per legare comitati territoriali, case di comunità, istituzioni locali e
Servizio Sanitario Nazionale. Attraverso uno stretto legame con le
comunità locali e una completa trasparenza e condivisione delle attività
di pianificazione, l'obiettivo è costruire una vera medicina di
prossimità che sia a misura del territorio in cui insiste. È semplice:
si tratta di applicare quello che tante leggi e provvedimenti dicono da
tempo, in ultimo la missione 6c1 del PNRR. La sanità territoriale passa
necessariamente per interlocuzioni continue con i quartieri e tutti gli
attori coinvolti. Non basta sbandierarlo sulla carta, non basta
decantarlo sui giornali tanto a destra quanto a sinistra.
Purtroppo, allo stato attuale, l'atteggiamento sembra più oppositivo che
collaborativo. Un muro di gomma respinge sistematicamente, e a diversi
livelli di amministrazione, tutte le istanze che la campagna Riapriamo
Villa Tiburtina sta sollevando e portando all'attenzione. Anzi, la
direzione in cui si sta procedendo è completamente diversa, tutta
rivolta alla privatizzazione totale dei servizi socio-sanitari. Negli
ultimi giorni il Ministro della Salute Schillaci e il presidente della
Regione Lazio Rocca hanno proposto ancora un volta di coinvolgere i
privati e l'intramoenia per snellire le liste d'attesa. Il recente,
ultimo decreto PNRR ha sottratto fondi alla sanità territoriale, e le
case di comunità continuano ad essere cattedrali nel deserto che con
buona probabilità finiranno per essere cliniche convenzionate.
Non c'è più tempo. Villa Tiburtina, e più in generale il nostro
territorio, sono un esempio emblematico di come le cose stanno andando,
e di come potrebbero andare, nel resto della città e del Paese. Per
fortuna, nei quartieri romani e non solo si stanno diffondendo sportelli
sanitari, ambulatori e coordinamenti che propongono un altro modello di
sanità, di salute e di cura. A partire da Villa Tiburtina, proviamo a
costruire dei terreni comuni di vertenza per una sanità pubblica,
universale, umanizzata e di prossimità.
NON C'È SALUTE SE NON È DI TUTT@
Riapriamo Villa Tiburtina - Comitato di Quartiere Mammut