[Pacifistat] Il lato oscuro delle smart city/da Hebron a Ven…

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Auteur: Roberto Badel
Date:  
À: pacifistat
Sujet: [Pacifistat] Il lato oscuro delle smart city/da Hebron a Venezia

Hebron smart city: sorveglianza di massa
Dal 1997 Hebron (Cisgiordania) è divisa in due settori noti come H1 e H2. La prima zona, che
costituisce l’80% della città, è amministrata dalle autorità palestinesi, mentre la seconda area, che
comprende la città vecchia, è sotto controllo israeliano. Uno dei simboli dell’occupazione e della
divisione tra H1 e H2 è il checkpoint 56, una barriera di ferro con due tornelli e almeno 24
dispositivi di sorveglianza audiovisiva. È a questo posto di blocco – attraversato solo dalla
popolazione palestinese di H2 – che è stato scoperto l’utilizzo da parte dell’esercito israeliano di un
nuovo sistema di riconoscimento facciale chiamato Red Wolf. L’uso della tecnologia di
riconoscimento facciale come strumento per limitare la libertà di movimento dei palestinesi nei
territori occupati è l’argomento indagato in Automated Apartheid – How facial recognition
fragments, segregates and controls Palestinians in the OPT, report di Amnesty International
pubblicato nel 2023.
Red Wolf è l’ultimo strumento di controllo sperimentale dopo almeno altri tre sistemi di
sorveglianza e database, tra cui Blue Wolf, White Wolf e Wolf Pack.
(...)

[ https://coordinamenta.noblogs.org/files/2024/04/VENEZIA-E-HEBRON-smart-city_venezia-hebron.pdf | https://coordinamenta.noblogs.org/files/2024/04/VENEZIA-E-HEBRON-smart-city_venezia-hebron.pdf ]