FUORI IL SECONDO EVENTO DI CASALIVE
Venerdì 19 aprile secondo appuntamento #casalive [1]: cumbia! Con cucina
popolare, birra artigianale, musica dal vivo e dj-set!
INGRESSO GRATUITO!
La "Perros Mojados" * Orquesta Cumbiera:
Musicisti provenienti da tutto il Mondo in una "manada callejera" di
quattordici elementi riempono il palco di Energia allo stato brado...
Percussioni, Corde, Fiati e Voci reinterpretano brani classici della
Musica Latina e ne presentano propri inediti.
Partiamo tutt@ insieme per questo Viaggio senza frontiere e lasciamoci
coinvolgere, travolgere...e bagnare dalla Buena Onda del Sur!
https://www.instagram.com/laperrosmojados/
https://www.facebook.com/LaPerrosMojados [2]
A Bailar!
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Che cos'è FotografaTè?
Prendendo ispirazione da un bel progetto avviato qualche tempo fa,
quello della sala da tè, abbiamo deciso di ritirare fuori tazze e teiere
per accompagnare la proiezione di un film o un documentario a tema
fotografico.
Noi ci mettiamo il film, il tè, il caffè e i dolci, voi portate la
vostra allegria e la voglia di fare quattro chiacchiere sulla fotografia
(e non solo) e insieme ci scalderemo dal freddo e allontaneremo la noia
della domenica pomeriggio.
Domenica 21 aprile 2024
Ore 17:00 sala da tè
Ore 18 Proiezione del film documentario "Mapplethorpe: Look at the
pictures", regia di R. Barbato e F. Bailey, 108', USA, 2016.
È il turno di Robert Mapplethorpe, grande fotografo ma soprattutto
grande artista dell'era contemporanea che ci ha lasciato troppo presto.
Ci sono pochi fotografi, infatti, che hanno acceso un dibattito
nazionale sulla libertà artistica e l'erotismo così profondamente come
lui. Noto soprattutto per le sue fotografie in bianco e nero, i suoi
soggetti prediletti erano nudi scultorei, immagini erotiche sadomaso,
temi omoerotici, fiori e ritratti di celebrità. Ancora oggi il suo
lavoro continua a essere considerato un tabù da molti, e forse anche per
questa ragione rimane uno dei fotografi americani più iconici della
storia. Nato a New York il 4 novembre 1946, sperimentò l'utilizzo di
vari materiali in collage a tecnica mista, comprese immagini ritagliate
da libri e riviste. Fondamentale è stato l'incontro con Patti Smith, cui
rimarrà legato per tutta la vita scattando anche diverse copertine per i
suoi album.
"Nelle foto sadomaso che ho fatto, immagini molto esasperate, la gente
faceva delle cose vere, reali. Non c'era alcuna finzione teatrale.
L'esperienza è più importante della foto in sé. Io non faccio foto,
faccio parte dell'evento, in questo senso non mi considero un fotografo.
La fotografia per me è uno strumento per fare un oggetto". Robert
Mapplethorpe
INGRESSO GRATUITO
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Lo Sportello Sanitario Mammut ha bisogno di te
Partecipa attivamente alla campagna per la riapertura di Villa
Tiburtina!
Lo sportello sanitario, attivo da anni sul territorio, si occupa di
fornire orientamento e supporto per problemi socio-sanitari relativi
all'accesso ai servizi pubblici del Servizio Sanitario Nazionale (e non
solo).
Nel tempo, lo sportello ha sviluppato una collaborazione fattiva con la
ASL Roma 2 con l'obiettivo di essere un punto di riferimento sulla
tematica socio-sanitaria in quartiere.
Contattaci e scopriamo cosa possiamo fare insieme per rivendicare il
nostro diritto ad una sanità pubblica, gratuita ed universale!
Ti aspettiamo!
Contattaci in DM, alla mail riapriamovillatiburtina@???, oppure al
numero di telefono dello sportello 3894314738!
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LI COMINCIAMO STI LAVORI?
Siamo alle solite. A 15 giorni di distanza dalla ipotetica data di
inizio lavori, a Villa Tiburtina non succede niente. Non una
comunicazione, non un cartello. Verrebbe da dire che non c'è da
stupirsi, perchè la storia della campagna per la riapertura di un polo
sanitario pubblico a Rebibbia-Ponte Mammolo è costellata di ritardi,
mancata trasparenza, scarsa partecipazione. E invece noi continuiamo a
non volerci abituare a questa situazione, a non voler aspettare inermi
di fronte a continue promesse disattese.
In occasione della Giornata Mondiale della Salute, questo 7 aprile
vogliamo denunciare l'assurdità di questa situazione. Lo facciamo mentre
il governo Meloni si arrampica sugli specchi per giustificare la
riduzione del budget per la spesa sanitaria, le Regioni sono sul piede
di guerra per il taglio da 1,2 miliardi all'edilizia sanitaria, e la
Corte dei Conti ha espresso forti perplessità rispetto ai Livelli
Essenziali di Assistenza, che rischiano di approfondire il divario nelle
cure sanitarie già esistenti soprattutto tra nord e sud. E ancora non è
attiva l'Autonomia differenziata, che peggiorerà ulteriormente la
situazione. Intendiamoci, l'operato di questo governo si inserisce
pienamente nel solco delle gestioni precedenti. Ma adesso sembra che i
nodi stiano venendo al pettine.
La situazione è grave, inutile negarlo. Apprezziamo l'appello firmato da
14 scienziati e scienziate di fama mondiale per difendere la sanità
pubblica, ma non basta. Con il decreto PNRR, l'attuale governo ha
tagliato 350 case di comunità sulle 1300 inizialmente previste. Le 300
strutture già realizzate nella maggior parte dei casi sono vuote,
cattedrali nel deserto dove non si capisce chi debba lavorare, che
funzioni debbano avere, chi deve fare cosa. La tutela (e il
potenziamento) del Servizio Sanitario Nazionale passa necessariamente
per il successo anche di piccole, ma significative, battaglie come Villa
Tiburtina. Altrimenti questo smantellamento progressivo diventerà una
carcassa da spolpare per gli imprenditori della sanità privata che già
si propongono come unica reale alternativa e si sfregano le mani.
La pazienza è finita, la misura è colma. Lo Sportello Sanitario,
l'interlocuzione con la ASL, la pianificazione dei servizi
socio-sanitari in collaborazione con le istituzioni e le realtà sociali
del territorio possono essere l'ossatura di un modello riproducibile.
Nelle prossime settimane parteciperemo a diverse iniziative a livello
cittadino per confrontarci con esperienze simili e capire quali possono
essere i terreni comuni di convergenza.
Ci aspettano settimane di mobilitazione in quartiere, da Villa Tiburtina
all'abbandono di diversi spazi fino alla mancanza di ascolto per
interventi urgenti, le amministrazioni a tutti i livelli devono
ascoltare gli abitanti.
NON C'E' SALUTE SE NON E' DI TUTT@
Riapriamo Villa Tiburtina
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In questi giorni abbiamo volantinato alle case popolari ATER e Comune
del nostro quartiere perchè la Regione Lazio vuole modificare la legge
12/99 che regola la gestione dell'edilizia popolare pubblica. I
cambiamenti proposti vanno verso un completo stravolgimento delle case
popolari, dai processi di assegnazione ai canoni passando per il
restringimento dei criteri per i redditi di permanenza e la revoca in
caso di qualsiasi precedente penale.
Abbiamo ben impresso negli occhi quanto avvenuto a Quarticciolo poche
settimane fa. Lo sgombero violento di diverse famiglie, anche con
minori, senza alcuna soluzione praticabile, nonostante l'inserimento in
sanatoria. E prima di Quarticicolo, nei mesi scorsi abbiamo visto la
stessa scena a San Basilio, a Tor Bella Monaca, a Primavalle. Dietro la
solita narrazione di alcuni quartieri come campi di battaglia da
risanare, si costruiscono operazioni ad hoc per militarizzare interi
territori e stigmatizzare chi ci vive ogni giorno.
Sappiamo che anche il nostro quartiere potrebbe essere bersaglio di
queste logiche. E lo sanno anche gli abitanti dei palazzi popolari, con
cui in questi giorni abbiamo condiviso le preoccupazioni per la il
contesto che si sta creando. L'obiettivo di fondo è cambiare tutto il
sistema dell'edilizia popolare pubblica, che non sarà più un diritto ma
un servizio da ottenere a regime di mercato. Si attaccano gli inquilini
delle case popolari per alimentare la guerra contro i quartieri
periferici, si aumenta l'esclusione sociale per chi vive nella
precarietà.
Nei prossimi giorni convocheremo delle riunioni sotto ai palazzi per
trovarci insieme e capire cosa possiamo fare per impedire questo
scempio. Difendiamo le case popolari!
Di seguito il testo del volantino
Sta per essere messa all'ordine del giorno l'approvazione di una norma
che
modifica la Legge 12/99, legge regionale che regola la gestione delle
case
popolari.
Le modifiche proposte prevedono:
- aumenti degli affitti con l'introduzione del calcolo dei canoni con
parametri
del mercato privato (canale concordato della L. 431/98);
- la cancellazione illegale del carattere permanete della locazione,
come
prevedono le norme sull'E.R.P., introducendo contratti 4+4 (sempre
stabiliti
dalla L. 431/98 che all'art. 1 prevede che non si applica all'edilizia
pubblica);
- la revoca dell'assegnazione dell'alloggio se alla scadenza dei 4 anni
viene
superato il reddito di accesso: viene cancellato così il limite di
reddito di
permanenza;
- la revoca dell'assegnazione a tutti coloro (anche i parenti
conviventi) che
hanno subito condanne nei decenni precedenti (anche se le hanno
scontate),
come già introdotto in Umbria e in Abruzzo;
- l'esecuzione degli sgomberi per tutti coloro che risultano senza
titolo, anche
se hanno già richiesto la sanatoria, come sta facendo già l'Ater di
Roma;
FERMIAMOLI,
DIFENDIAMO LE CASE POPOLARI!
IL NOSTRO QUARTIERE
MERITA RISPETTO!
Links:
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[1]
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[2]
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