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7 aprile 2024

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Il numero 76 di _La Voce_ [6] è disponibile sul sito del (n)PCI

Scaricarlo, riprodurlo, studiarlo e farlo circolare!

Chi non è in grado di scaricarlo, può rivolgersi a singoli e a organismi
che normalmente riproducono e vendono _La Voce_, come il P.CARC [7] e
altri

La decadenza della società borghese ha raggiunto un livello tale che in
tutti i paesi imperialisti solleva nelle masse popolari insofferenza e
proteste e diffonde la sensazione che qualcosa deve succedere, che
l'attuale stato delle cose prima o poi scoppierà. In effetti siamo alla
vigilia di una svolta decisiva per il futuro dell'umanità, nella lotta
che caratterizza l'epoca imperialista tra l'instaurazione del socialismo
(l'avanzamento della nuova ondata mondiale della rivoluzione socialista)
e la decadenza della società borghese. In tutti i paesi imperialisti si
sono aggravati la liquidazione delle conquiste strappate durante la
prima ondata, lo smantellamento dell'apparato produttivo di beni e
servizi e l'allargamento delle operazioni finanziarie e speculative, la
paralisi del sistema politico prodotta dalla crisi del regime di
controrivoluzione preventiva, due guerre che coinvolgono direttamente i
paesi imperialisti stessi e si stanno allargando; sono cresciute
l'autonomia e la forza dei primi paesi socialisti ancora nella prima o
nella seconda delle tre fasi e degli ex paesi socialisti non
completamente dominati dalla Comunità Internazionale dei gruppi
imperialisti USA, sionisti, europei e associati; l'Africa e l'America
Latina sono in subbuglio, il raggruppamento dei BRICS si allarga, negli
USA la guerra civile è sempre meno strisciante; in tutto il mondo il
riscaldamento climatico, il dissesto dell'ambiente e il saccheggio delle
risorse naturali si sono aggravati e si aggravano fino a mettere a
rischio la sopravvivenza delle condizioni della vita umana sul pianeta.

Siamo in una situazione di cambiamenti radicali, in un'epoca
rivoluzionaria. Non nel senso che c'è già un ampio movimento di massa in
lotta per il socialismo, ma nel senso che la classe dominante è lacerata
da contraddizioni che non può risolvere, che il suo potere sulla società
è indebolito: non può continuare nelle vecchie forme e non ne ha di
nuove da instaurare, anche la mobilitazione reazionaria è un'arma a
doppio taglio. La situazione offre gli elementi grazie ai quali, se
sapremo approfittarne, le forze del movimento comunista che oggi sono
deboli cresceranno fino a rovesciare a proprio favore il rapporto di
forza rispetto ai vertici della Repubblica Pontificia che oggi ancora
prevalgono. Ci sono tutte le condizioni oggettive per fare un deciso
passo avanti nella rivoluzione socialista. Perché questo avvenga, noi
comunisti dobbiamo guardare lontano (avere una strategia), cioè non
"determinare la nostra condotta caso per caso, adattarci agli
avvenimenti del giorno, alle svolte provocate da piccoli fatti politici,
dimenticare gli interessi vitali del proletariato e i tratti
fondamentali di tutto il sistema capitalista e di tutta l'evoluzione del
capitalismo, sacrificare questi interessi vitali a un vantaggio reale o
supposto del momento" (Lenin, _Marxismo e revisionismo_, 1908). E avere
i piedi ben piantati nel presente (attuare un piano d'azione): inserirsi
in ogni episodio e contesto della lotta di classe, usare ogni appiglio e
spunto che la situazione nel campo nemico e nel campo delle masse
popolari presenta per far avanzare la nostra lotta, per mobilitare gli
operai e il resto delle masse popolari, portarli a rafforzarsi in
termini di organizzazione e coscienza, superare e far superare nei
comunisti, nei lavoratori avanzati e nelle masse popolari la sfiducia
nelle proprie forze e nel socialismo nata dalla sconfitta subita nel
secolo scorso, creare così il terreno per uno scontro di livello
superiore e avanzare fino a costituire il GBP e quindi fino a instaurare
il socialismo.

A quanti, tra le migliaia di compagni che aspirano a riprendere in mano
la bandiera della lotta per l'Italia socialista issata da Antonio
Gramsci, ammainata dai revisionisti moderni Togliatti e Longo, gettata
nel fango da Berlinguer e dalla leva di esponenti della sinistra
borghese che nel 1991 sciolsero il PCI, si domandano "cosa succederà?",
diciamo: succederà quello che i comunisti coscienti e organizzati
mobiliteranno e guideranno le masse popolari a far succedere.

Il n. 76 di _La Voce_ è dedicato in gran parte

- alla strategia dei comunisti derivante dal bilancio della prima ondata
mondiale della rivoluzione proletaria (1917-1976) e dell'analisi della
lotta di classe in corso. Trattiamo il tema rispondendo alle domande e
obiezioni che alcuni compagni di recente ci hanno posto sulla strategia
della guerra popolare rivoluzionaria: "non c'è un modello di rivoluzione
valido per tutti i paesi"; "la strategia della guerra popolare andava
bene per la Cina del secolo scorso e probabilmente funziona anche per
gli attuali paesi oppressi, ma non per l'Italia"; "parlate di guerra
popolare, ma in realtà intendete lotta armata"; "nei paesi imperialisti
non può esistere un partito comunista clandestino perché, con gli
strumenti che ha, la borghesia nel giro di breve riesce facilmente a
conoscere chi sono i suoi membri e dove stanno"; "perché una parte
importante delle masse popolari insorga deve essere ridotta alla fame e
alla disperazione e nei paesi imperialisti siamo lontani da questo";
"prima di pensare alla strategia, bisogna ricostruire un partito
comunista grande e forte";

- agli appigli che la situazione presenta nel nostro paese per attuare
il piano di avvicinamento all'instaurazione del socialismo, cioè per
dare uno sbocco politico alle molte lotte in corso;

- al contesto internazionale in cui si svolge la nostra lotta (ruolo
della Repubblica Popolare Cinese e rettifica della nostra posizione su
di essa, ruolo dei paesi ex sovietici, rinascita del movimento comunista
nel Canada e negli USA). La lotta tra due classi (il proletariato contro
la borghesia), tra due vie (la via che tramite l'instaurazione e la
costruzione del socialismo conduce alla società comunista e di contro la
via che conduce alla distruzione delle condizioni dell'esistenza della
specie umana sulla Terra) e tra due linee nel partito comunista
caratterizzano l'epoca imperialista. È uno degli insegnamenti del
marxismo-leninismo-maoismo. Quanto giustamente valutiamo il corso delle
cose in un paese dipende dal livello della nostra comprensione dello
svolgimento di queste tre lotte nel paese. Le tre lotte sono in ogni
paese concretamente connesse tra di loro in un modo particolare che
deriva dalla storia del paese stesso, quindi dalla combinazione tra le
sue relazioni (economiche, politiche, culturali) interne e quelle con il
resto del mondo.

Indice degli articoli [3] di _La Voce_ 76

● "Qualcosa deve succedere"…

● Combattere a modo nostro!

- Il nostro piano d'azione schema sintetico

● Sulla situazione e i nostri compiti - Andiamo verso una svolta

● Strage di lavoratori - Due modi per affrontare il problema

● Stellantis: bando alle illusioni e agli imbrogli

● Intervento dei comunisti in campo nemico - L'esperienza dei Proletari
in Divisa, Dal Corso, Bushnell

● La lotta antisionista dei lavoratori dell'Ospedale Meyer di Firenze

● Buon lavoro ai compagni di Resistenza Popolare!

● Ruolo attuale della RPC nel sistema delle relazioni internazionali, il
ruolo del PCC ...

- Le "Due Sessioni"

● Lettera alla redazione - Alcune critiche sulla nostra analisi della
RPC

● Lettera alla redazione - Sull'articolo _Xi fa rivivere la cultura e
guida l'innovazione per la civiltà moderna_

● Il corso delle cose nei paesi ex sovietici - Sui tre pilastri del
socialismo in Bielorussia

- Sul Partito Comunista della Bielorussia

- Sul ruolo della Federazione dei Sindacati della Bielorussia

_Movimento comunista internazionale_

- È stato fondato il (Nuovo)PC del Canada!

- Storia del movimento comunista degli USA a cura di _kites_

_Consolidamento e rafforzamento del (nuovo)PCI_

- Usare anche le elezioni europee per rafforzare l'attività dei Comitati
di Partito e di tutto il (n)PCI

- Avanziamo nella comprensione e nella pratica del materialismo
dialettico

- Un metodo nuovo e semplice per mettersi in contatto e collaborare con
il (n)PCI

Nell'anno del centenario della morte di Lenin, raccogliamone
l'insegnamento e lo spirito! Il leninismo ha sviluppato la scienza
comunista fondata da Marx ed Engels in misura adeguata alle necessità
della lotta politica che era all'ordine del giorno. Grazie a questi
sviluppi, il partito di Lenin è riuscito a promuovere la prima
rivoluzione socialista vittoriosa, che ha dato inizio alla prima ondata
mondiale della rivoluzione proletaria che ha coinvolto anche i paesi
coloniali e semi-coloniali e alla costruzione del primo paese socialista
che, sotto la guida di Stalin, ha sconfitto tutte le aggressioni fino al
1945. Per essere all'altezza dei compiti politici che la situazione
rivoluzionaria ci pone di fronte oggi, noi dobbiamo fare altrettanto,
cioè sviluppare la scienza comunista in misura adeguata alle condizioni
che la lotta di classe ha raggiunto.

La situazione è favorevole allo sviluppo del potere delle masse popolari
organizzate, dal Canada all'Italia. Abbiamo molto da imparare e da fare,
ma la vittoria è possibile!

Auguriamo fecondo studio e buon lavoro ai nostri lettori!

La redazione di _La Voce_ [8]

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Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalle Forze dell'Ordine borghese,
una via consiste nell'usare TOR [vedere
https://www.nuovopci.it/contatti/infocont.html], aprire una casella
email con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i
messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere
https://www.nuovopci.it/contatti/infocont.html].

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[7] https://www.carc.it/
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