On 05/03/24 13:24, Mario Annunziato via Aisa.circuli wrote:
>
> Pongo l'attenzione sulla locuzione "Comunità Scientifica Internazionale"
> che viene spesso usata anche dai mass media.
> Ma che significa ?
> E' forse un'organizzazione di scienziati ?
È un eufemismo che viene usato in modo molto simile a come i media
sociali proprietari impiegano il termine "community" - facendo
riferimento a norme ipoteticamente diffuse e condivise, ma in realtà
decise dai proprietari dei media stessi.
Scopus e l'ex ISI (WoS) sono imposti dall'ANVUR (e dal MUR) nei settori
cosiddetti bibliometrici, ma è meno antipatico attribuirli a
un'immaginaria e compatta comunità internazionale (*). A dispetto del
fatto che a livello "internazionale" c'è chi ha smesso di usarli
(
https://aisa.sp.unipi.it/wos-e-scopus-addio-da-sorbonne-e-cnrs/) e a
livello europeo (
https://coara.eu) si sta cercando, sia pure
ambiguamente, di superarli: pare, infatti, che per valutare la
scientificità di un testo occorra leggerlo.
Come commissaria di concorsi locali - ma io lavoro in un settore
diversamente bibliometrico - in sede di definizione dei criteri di
valutazione sono solita proporre di mettere nella voce "parametri
internazionali" una "adesione alle pratiche della scienza aperta" (è un
criterio usato nei bandi UE, dunque è "internazionale"). Ma la locuzione
è così indeterminata, ed è così discutibile limitarne l'identificazione
a WoS e Scopus, che un commissario un po' situazionista potrebbe
metterci qualsiasi cosa. E generare, giustamente, contenzioso, per l'uso
di un linguaggio a un tempo ipocrita, impreciso e intimidatorio.
A presto,
MCP
(*) Così da far sentire arretrato e provinciale chi si permette di
criticarli, anche se fosse Alessandro Figà Talamanca
https://www.roars.it/online/limpact-factor-nella-valutazione-della-ricerca-e-nello-sviluppo-delleditoria-scientifica/