Re: [Hackmeeting] Social e dipendenze

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Autor: void
Data:  
Para: HackMeeting
Assunto: Re: [Hackmeeting] Social e dipendenze
(23.Feb 14:40:21) blallo via Hackmeeting wrote:
>Ciao lista!
>
>Volevo buttare qui un link ad un blog post (molto sintetico) che affronta in modo che sento molto affine alla mia esperienza la questione social:
>
>https://www.sophiajt.com/youtube-addiction-one-month-sober/
>
>È in inglese, spero sia comprensibile. Se serve posso tradurre.


È un argomento di cui sento parlare spesso ultimamente, però mi pare che
con la parola "social" si tendono ad identificare molte cose
genericamente.

youtube è un social?
i sistemi di messaggistica (sia quelli mainstream sia quelli autogestiti)
sono un social?
le mailing list sono un social?
il file sharing è un social?
i siti web sono un social?

anche io perdo una gran parte del mio tempo in "serendipitous browsing"
a navigare cose a caso sul web, su wikipedia, su youtube, su soulseek,
su internet archive, su tracker torrent privati.
molte cose sono inutili, molte interessanti, quando sono interessanti le
scarico e le copio, e quando le ritengo veramente interessanti
interagisco (commento, contatto, discuto).
ma non mi sono mai posto il problema di avere delle dipendenze (nota a
margine: trovo sempre inadeguato il ricorrere a termini come "addicted",
"tossico", etc perchè la dipendenza da sostanze è un problema ben più
serio).


quindi io forse focalizzerei il problema sulla perdita totale del
controllo dell'attenzione per colpa degli _smartphone_ e del flusso di
notifiche. la nostra geekness si basa sulla perdita di attenzione (non a
caso qualcuno si è chiamato "autistici") solo che prima usando solo i
computer riuscivamo a controllarla, adesso meno.  
suggerimenti pratici:
   - disabilitare TUTTE le notifiche
   - nessuna app di social media, news, intrattenimento
   - grayscale mode (c'è sia su android che ios). se non volete essere
     distratti questa è la soluzione migliore.


la mia opinione eretica: per me i social "media" non sono un problema,
ne il loro design. il problema è la scala, sono comunità troppo grandi e
generiche: abbiamo bisogno di costruire comunità piccole e con un chiaro
interesse tematico. ed è la direzione su cui vanno alcune istanze del
fediverso.
l'obiettivo a cui mirare è usare la rete per creare conversazioni e
comunità, mentre ancora ci limitiamo a parlare solo degli strumenti
https://www.rheingold.com/texts/artonlinehost.html



--
void