Re: [Hackmeeting] critica della tecnologia (Sandcat@anche.no…

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Autor: pongi
Data:  
A: hackmeeting
Assumpte: Re: [Hackmeeting] critica della tecnologia (Sandcat@anche.no)
lunedì 5 febbraio 2024 alle 11 e 8 Agnese <agnese@???> ha
scritto:

>Ciao,
>
>> Sì, e mi sembra che in lista abbiamo un problemino di antropocentria
>> pure sulla questione potere.
>> Tra quello e l'interpretazione puramente neurologica del rapporto con
>> le tecnologie digitali (la riduzione a pura serotonina, tratta di peso
>> dalle teorie comportamentiste, tra le altre cose sull'uso di sostanze)
>> mi sto un po' raffreddando.
>
>L'utilizzo del condizionamento operante nei dispositivi dei social media
>purtroppo non ce lo siamo inventato qui in lista, né è una nostra
>interpretazione, ma è proprio da progetto nelle suddette piattaforme.
>
>E parlare di social media non vuol dire parlare di tecnologie digitali
>tout court, parliamo di alcune tecnologie digitali, in particolare
>quelle commerciali progettate per profitto. Che parametri utilizzeresti
>tu per ragionare sul rapporto con le tecnologie digitali?


Questo per me è interessante: a me pare evidente che in larghissima misura
anche i social "alternativi" - Mastodon più di altri, per via della
gamificazione progressiva che ha subito in particolare con l'introduzione
di "trending post", "trending hashtag", "trending news", "trending accounts"
- ereditino (anche quelli meno gamificati di Mastodon) i meccanismi di base
dei social, che sono nati, come hai scritto tu, come idea commerciale;
quindi di fondo gli stessi meccanismi di gratificazione: le condivisioni
dei propri post da parte di altr* utent*, la stellina; la tendenza a
sovrastimare il reach dei propri post, non tanto quello tecnico, ma
l'attenzione degli altri in un contesto segnato dalla velocità con cui si
susseguono i post sulle timeline (anche quelle soltanto cronologiche, se
appena segui un centinaio di account); il continuo mischiarsi di post
dal contenuto emotivamente pesante o pesantissimo, con post di trullallà,
meme divertenti (a volte davvero), foto di animali (su Mastodon spesso
bellissime), ecc.: un'esperienza schizoide e, credo anche, alla lunga
schizogenica; e, quando si sviluppano thread di confronto un po' serio, la
facilità con cui vanno in vacca per quanto ho scritto sopra, per
"l'ambiente intorno", perché c'è sempre quell* che interviene con la
battutona, magari anche bella, magari anche con l'intenzione di fare da
paciere, ma anche in questo caso spesso inopportuna, perché insomma "siamo
qui per divertirci", e non è che per me aiuto no le cagate da ridere, ci
mancherebbe, ma in fondo la tendenza di gran lunga prevalente è quella,
perciò appunto ti ritrovi il buontempone nel thread serio a mandare tutto
in vacca nel nome di una pace che non è che se non interveniva ci si
sarebbe scannati; e la FOMO e, infine (forse perché solo al momento non mi
viene in mente altro), i thread di difficile lettura per come si
presentano graficamente, per cui su quasi tutte le piattaforme, e
sicuramente su Mastodon, spesso è complicato capire a che post precedente
sta rispondendo chi ha fatto il post che stai leggendo; ah, poi va be',
ciliegina sulla torta di panna e merda, Mastodon si porta da tanti anni un
bug enorme, che ancora chi lo sviluppa non è riuscito a risolvere,
probabilmente perché Mastodon non è nato per ActivityPub, per cui
praticamente tanti thread risultano pieni di "buchi", ovvero di post
mancanti, se visti da istanze Mastodon diverse da quella da cui il primo
post del thread è stato postato.

Comunque, si: condizionamento operante: è già diverso dall'approccio
strettamente neurologico, ma appena uno scalino sopra, nelle dinamiche
psichiche, che possono essere anche molto più articolate; il problema per
me è proprio che la maggioranza delle persone che usano i social preferisce
trattarsi così, un po' tipo trattarsi come se fosse il cane di Pavlov, pur
di svagarsi un po', in fondo, pur di percepirsi un po' "protagonista",
quando in realtà non lo è. E *tutto* quello che ho scritto a mo' di
critica sui social in generale, anche se magari in misure minori da
quelle medie, l'ho fatto e lo faccio anch'io, su Mastodon. Ma, mi sono
davvero abbastanza rotto i coglioni, epperò resta questa questione:
la gran parte delle persone li usa, Mastodon ora ha circa 8 milioni e mezzo
di utent*, facebook e twitter ne avranno le miliardate; non mi interessano
molto i numeri, però non sono nemmeno irrilevanti; quindi le domande
principali secondo me possono essere due: come essere present* sui social
senza cadere nelle loro dinamiche "comportamentiste": possibile? E anche:
alternative ai social per un confronto paritario non gamificato, più
ragionato, meno esposto ai cambi di registro emotivo, e tutto il resto?
Forum federati su ActivityPub? Non ne conosco di non gamificati (ce ne sono
vari simili a reddit, con l'upvote e il downvote: la merda).

>Ciao!


Ciao

>
>a
>
>
>> Oltre alla visione della storia dell'umanità come unitaria, lineare e
>> coerente, una monolitica narrazione che spiega perché saremmo speciali.
>> Insomma, mi sa che non condivido buona parte di quella visione mondo.
>>
>>> sabato 3 febbraio 2024 alle 16 e 29 karlessi <karlessi@???> ha
>>> scritto:
>>>
>>>> ciao, scusate la concisione
>>>>
>>>>>
>>>>> Il 2024-02-01 18:05 dors venerabili via Hackmeeting ha scritto:
>>>>>>> senza la tecnologia gli umani non possono esistere per definizione
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> Il Mondo Di Rocannon (Ursula K. le Guin)
>>>>>> ----------------------------------------
>>>>>>
>>>>>> Quanto alle forme di vita a intelligenza elevata presenti sul
>>>>>> pianeta,
>>>>>> che ammontavano ad almeno tre specie, tutte a basso livello
>>>>>> tecnologico, le avrebbero ignorate, oppure le avrebbero rese
>>>>>> schiave o
>>>>>> le avrebbero spazzate via, a seconda della propria convenienza.
>>>>>> Per un
>>>>>> popolo aggressivo, infatti, solo la tecnologia aveva importanza.
>>>>>>
>>>>>> --
>>>>>> dors
>>>>>> 0x7A51F5409CC16107
>>>>>
>>>>> Oltre al fatto che in teoria tecnologia vuol dire scienza applicata
>>>>> alla
>>>>> tecnica, poi possiamo discutere di cosa significano questi due
>>>>> termini,
>>>>> ma non ne farei certo il totem dell'umanità tutta.
>>>>
>>>>
>>>> totem? no. intendo dire che l'evoluzione di homo sapiens è ampiamente
>>>> debitrice allo sviluppo della tecnologia, a partire dalla selce
>>>> scheggiata. l'intelligenza umana, distruttiva/aggressiva o meno, deriva
>>>> quindi dalla co-evoluzione e selezione reciproca fra esseri umani ed
>>>> esseri tecnici.
>>>>
>>>> riformulo.
>>>>
>>>> senza intenzionalità condivisa per azioni volte a manipolare/modificare
>>>> il mondo, homo sapiens non si distingue da altre "specie" ("specie"
>>>> rimane etichetta relativamente arbitraria, ma necessaria per
>>>> intendersi)
>>>>
>>>> così riassumo e interpreto la tesi dell'antropologo François Sigaut,
>>>> che
>>>> condivido. A suo parere queste azioni effettuate tramite "strumenti"
>>>> sono specifiche di homo sapiens e sono alla base della differenziazione
>>>> di questa specie (superfetazione cerebrale rispetto ai primati, minore
>>>> importanza della forza fisica, ecc ecc) e dello sviluppo di forme di
>>>> intelligenza non riscontrabili in altre specie. non sta dicendo che gli
>>>> animali non sono intelligenti, sta dicendo che gli animali NON hanno
>>>> nulla di paragonabile alla tecnica/tecnologia. perché? se non si crede
>>>> al creazionismo (è il mio caso), serve una spiegazione convincente, o
>>>> almeno plausibile.
>>>>
>>>> in termini evolutivi, l'emersione della tecnica/tecnologia deve
>>>> rappresentare un vantaggio evolutivo. cioè deve consentire una maggiore
>>>> possibilità di successo riproduttivo. quale? come?
>>>>
>>>> Sigaut la chiama "action outillé" et "partage de l'attention".
>>>> Traduco e
>>>> riformulo: gli umani dividono la loro attenzione quando sono coinvolti
>>>> in un'azione "tecnica". Se martello, devo fare attenzione al martello
>>>> (primo focus di attenzione), al corpo che sono (secondo focus di
>>>> attenzione), a ciò che martello (materia "esterna" oggetto di
>>>> modificazione, terzo focus di attenzione). Non c'è un oggetto e un
>>>> soggetto, ma ci sono tre poli di attenzione, in equilibrio dinamico,
>>>> quindi divisione dell'attenzione. Questa "divisione" (partage) induce
>>>> una crescita del cervello e quindi lo sviluppo di intelligenza altra
>>>> rispetto a quelle dei primati. tutto qui.
>>>>
>>>> perché i primati non hanno attrezzi? questa teoria lo spiega in maniera
>>>> abbastanza convincente. non ne conosco altre. osservo che gran parte
>>>> delle mitologie contiene riferimenti a questo "fatto" (Prometeo, ecc.)
>>>>
>>>> Sigaut offre anche interessanti osservazioni sull'intenzionalità
>>>> condivisa come scintilla per il rapporto fra i sessi, nel senso di
>>>> organizzazione e divisione del lavoro in base alle differenze sessuali.
>>>> fra i primati non esiste: esistono i dominanti che si riproducono, e
>>>> gli
>>>> altri che no. nelle società paleolitiche che conosciamo sussiste una
>>>> forte suddivisione del lavoro in base ai sessi, da cui discende la
>>>> possibilità per tutti (per tutti coloro che si conformano a tale
>>>> suddivisione, beninteso) di riprodursi. questo è chiarissimamente
>>>> espresso da Clastres, fra gli altri. questo è un vantaggio evolutivo:
>>>> perché permette maggior rimescolamento genetico, ecc ecc ecc. questo lo
>>>> dico io, non Sigaut. Aggiungo che la condivisione intenzionale
>>>> dell'attenzione divisa tipica dell'azione tecnica (potrebbe essere
>>>> anche
>>>> chiamata "hacking", per dire...) è fondamentale per lo sviluppo di
>>>> dinamiche di mutuo appoggio. che è un fattore dell'evoluzione
>>>> (Kropotkin).
>>>>
>>>> dovrei tradurre qualche pagina di Sigaut, almeno, ma sono un po'
>>>> sopraffatto da altro, quando ci riesco lo faccio perché vorrei avere
>>>> dei
>>>> pareri in merito. cmq mi riferisco a https://www.francois-sigaut.com/ e
>>>> in particolare a
>>>> https://www.francois-sigaut.com/index.php/publications-diverses/ouvrages/419-cras-sed-4
>>>>
>>>>
>>>> tecnologia e tecnica sono termini usati in mille modi diversi.
>>>> puntualizzo che, in senso proprio, letterale, "tecnologia" significa
>>>> "discorso sulla tecne", "logos sulla tecnica", e quindi come tale
>>>> dovrebbe essere una disciplina, come "antropologia" (discorso
>>>> sull'antropos), "sociologia" (discorso sul socius), psicologia etc. non
>>>> lo è causa grave confusione generale.
>>>>
>>>> al di là dei termini però importa capirsi :D
>>>>
>>>> ciao
>>>>
>>>> k.
>>>>
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