QUANDO L'INGIUSTIZIA DIVENTA LEGGE, LA RESISTENZA DIVENTA DOVERE - Anche
il Casale Alba Due [1] risponde all'appello!
Presidio in solidarietĂ del popolo palestinese
Venerdì 13.10
18.00
Roma-Piazza Vittorio Emanuele
Resistere e difendersi, aspirare ad una vita migliore e non arrendersi
all'invasore, sono prassi legittimate anche dal Diritto Internazionale.
Eppure, siamo bombardatÉ™ da una narrazione che mira a cancellare la
storia e la memoria con immagini e numeri astratti da quanto avviene
davvero in Palestina.
L'azione intrapresa da Gaza riflette la conseguenza di 75 anni di
pulizia etnica, occupazione e apartheid caratterizzati da indicibili
crimini di guerra, innumerevoli violazioni dei diritti umani e
sprezzante indifferenza verso le decisioni della ComunitĂ
Internazionale.
L'informazione faziosa e distorta - che spaccia l'oppressore come
oppresso - e governi proni alle politiche sioniste raccontano e piangono
unicamente le perdite israeliane, dimenticandosi dellÉ™ 1055 palestinesi
mortÉ™ finora sotto le bombe cui si aggiungono 5184 feritÉ™ e centinaia di
migliaia di sfollatÉ™, senza cibo, senza acqua e senza medicine. Siamo
bombardati da una propaganda estrema che riconosce solo corpi bianchi e
conformi. Come sempre a pagare il prezzo piĂą alto della guerra non
saranno i militari né le milizie ma i civili.
Le istituzioni del nostro paese si sono schierate compatte con chi dal
1948 uccide e opprime. Al Campidoglio sventola accanto alla bandiera
della pace la bandiera di Isr4ele, come se tutto il male commesso di
colpo sia stato cancellato, come se questa bieca propaganda servisse
alla pace e non all'industria delle armi.
Chiunque abbia il coraggio di far sentire la propria voce, di raccontare
quanto avviene in Palestina viene perseguitato e additato di terrorismo,
ma è proprio il regime del terrore ha creare il terrorismo.
La responsabilità dell'Occidente è massima e lo è stata sin dai tempi
del Mandato britannico. Ma non questa volta! Come antifascistÉ™ chiediamo
di stare al fianco della popolazione palestinese, condannare la
colonizzazione della terra palestinese e denunciare il regime di
apartheid in cui milioni di palestinesi sono costretti a vivere.
Per questo saremo in
Piazza Vittorio Emanuele
venerdì 13/10 alle 18.00
Porta con te una bandiera palestinese, se la possiedi, e indossa una
Kefiah in segno di solidarietĂ .
"L'Ultimo giorno di occupazione sarĂ il primo giorno di pace"
Palestina libera!
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Ci vediamo al Casale Alba Due per incontrare i rappresentanti del
Disability Pride Network, per un nuovo modo di vivere e vedere la
disabilitĂ .
Un'occasione per conoscere il progetto inclusivo di informazione e
sensibilizzazione di societĂ ed istituzioni sui temi relativi alle
persone con disabilitĂ ... che riguardano TUTTI!
Il dibattito sarĂ alternato alla proiezione di video sul tema
Come sempre l'appuntamento è alle 20.30 per la cena sociale!
Ci vediamo il prossimo venerdì!
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SABATO 14 OTTOBRE - Iniziativa benefit per il Centro Amal al Mustaqbal
- Ore 19 Voci dalla Palestina: restituzione dell'ultimo viaggio ad Aida;
introduzione dei Giovani studenti palestinesi in Italia; collegamento
dalla Palestina
- Dalle 20.30 cena popolare benefit
- Dalle 22.30 dj-set con Sailor Trash
Mentre al centro dell'attenzione ci sono le immagini del conflitto, ci
si dimentica della popolazione civile, ignorando una situazione che era
giĂ insostenibile prima degli eventi iniziati sabato scorso.
Per questo sentiamo il bisogno di rinnovare la solidarietĂ con il Centro
Amal nel campo di Aida a Betlemme, con chi ha creato soluzioni e non
repressione, con chi si prende cura quotidianamente della propria
comunitĂ attraverso un asilo, una parete di arrampicata, giochi, corsi e
attivitĂ per grand* e piccin*.
Vogliamo raccontare la storia dei suoi volontari, incarcerati, tenuti da
Isr4ele, senza alcuna prova né accusa, per 9 mesi nel limbo terrificante
della detenzione amministrativa.
E quell'inferno non finisce perché anche se la sentenza riconosce colpe
minime e determina la fine della pena, per uscire dalla reclusione
bisogna comunque pagare subito una cauzione, altissima, o si rimane
ancora dentro.
Queste storie quotidiane non possono essere dimenticate, perché è da
queste che si comprende la situazione di occupazione che sta alla base
di ogni problema. La soluzione non è Hamas, non l'IDF, e sicuramente non
l'hanno trovata a Oslo, né l'hanno trovata Netanyahu o Abu Mazen: a
nessuno di loro deve andare il nostro sostegno. Nel nostro piccolo la
soluzione possiamo costruirla solo spezzando le narrazioni corrotte che
fomentano venti di guerra e industria bellica!!
Superiamo ogni muro e ogni confine
Vi aspettiamo sabato.
(ps. Il programma sarĂ aggiornato sulla base in base agli sviluppi dei
prossimi giorni).
Links:
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