Difendere Lucca da CasaPound 2
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Razzismo dell'ordine
- 60, tra poliziotti e carabinieri
- Polizia municipale
- Militari forestali
- Un elicottero che sorvolava la zona
- Cani "per perlustrare palmo a palmo l'intera area abitativa"
Questo schieramento spropositato, non è stato messo in campo per
un'operazione antimafia, ma bensì per controllare - giovedì scorso (5
ottobre) - l'insediamento di via della Scogliera, abitato da alcune
famiglie lucchesi di origine Sinti, oggetto da anni di una violenta
campagna diffamatoria dei neofascisti lucchesi.
"Un controllo a tappeto" - hanno precisato i tutori dell'ordine - "come
avviene almeno una volta all'anno, per verificare se all'interno
dell'insediamento si celi refurtiva o vi siano elementi tali da configurare
ipotesi di reato".
Non c'è quindi un motivo specifico, una notizia di reato riguardante uno o
più determinati soggetti alla base di questa straordinaria mobilitazione
poliziesca, ma evidentemente un pregiudizio verso un'intera comunità.
Lo conferma il risultato dell'irruzione e della perquisizione "palmo a
palmo":
"gli accertamenti accurati e minuziosi, protrattisi per diverse ore, non
hanno portato a rilevare irregolarità (...). Nessun provvedimento quindi o
segnalazione inviata alla Procura della Repubblica".
L'unico risultato raggiunto, quindi, è la criminalizzazione e la messa alla
gogna di un'intera comunità.
E nonostante il clamoroso flop, si annuncia che "il controllo di routine
verrà ripetuto in futuro,".
Tutto questo è classificabile con un solo termine: razzismo.