Re: [Aisa.circuli] [nexa] Ending Human-Dependent Peer Review

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Auteur: 380°
Date:  
À: maurizio lana
CC: NEXA ML, aisa.circuli
Sujet: Re: [Aisa.circuli] [nexa] Ending Human-Dependent Peer Review
Buongiorno Maurizio,

scusate ancora il coss-posing ma in AISA si discute moltissimo di
revisione paritaria, bibliometria et al.; invito eventualmente a
proseguire su quella lista (https://aisa.sp.unipi.it/seguici/)

maurizio lana <maurizio.lana@???> writes:

> «The scholarly kitchen» pubblica oggi questo articolo:
> Ending Human-Dependent Peer Review
> by Haseeb Irfanullah
> Human-dependent peer review is inequitable, suffers from injustice, and
> is potentially unsustainable.
> Here’s why we should replace it (eventually) with AI-based peer review.
> https://scholarlykitchen.sspnet.org/2023/09/29/ending-human-dependent-peer-review/


Grazie della segnalazione!

Confesso che difficilmente leggerò l'intero articolo, mi basta il
sottotitolo/sommario per evitarmelo... sommariamente

> colpisce nel sottotitolo quel "human-dependent peer review is
> inequitable, suffers from injustice", laddove iniquità e ingiustizia
> sono proprio due arcinoti e discussi difetti dei sistemi di valutazione
> basati su IA che in sostanza nessuno sa come evitare


Purtroppo coloro che sono /affascinati/ dalla c.d. AI continuano
imperterriti ad essere convinti (o ci fanno credere di) che il
_giudizio_ umano sia /superfluo/, illusi che:

--8<---------------cut here---------------start------------->8---

data is self-contained and context-independent, and that with sufficient
data, concerns about causation, bias, selection, and incompleteness can
be disregarded. It is a seductive vision: Raw data, uncorrupted by
theory or ideology, will lead us to the truth; complex problems will be
solved simply by throwing enough data at them. No experts will be
required, apart from those needed to produce the data and herald their
findings; no theory, values, or preferences will be relevant; nor will
it be necessary to scrutinize any assumptions.

--8<---------------cut here---------------end--------------->8---
(tratto da: https://www.thenewatlantis.com/publications/why-data-is-never-raw)

Secondo me non ci vuole molto a comprendere che è una /antica/
illusione, una sorta di "computo ergo _est_" (Alea iacta est?), solo che
le circostanze sfavorevoli (environment) fanno sì che l'illusione
diventi addirittura allucinazione scientifica. Peccato.

[...]

> «The scholarly kitchen» è una sede importante per gli orientamenti su
> cui si incontrano aziendalismo e biblioteconomia


Cioè come organizzare le biblioteche con un approccio
aziendalista/utilitarista? Se non frantendo, mi viene la vertiggine
solo a pansarci :-)... ma è una digressione, scusa!

> - mi esprimo in chiaro:
> di fronte al peso insostenibile delle review, Elsevier, Springer, et
> al., stanno probabilmente pensando a questo: peer review fatte da
> sistemi di IA. ma chi può affermare che un sistema di IA sia un peer di
> un/a studiosa/o?


Non è il caso di sostituire un sistema ingiusto con uno ancora più
ingiusto; il paradosso è che per valutare il livello di ingiustizia del
sistema, non si può far altro che utilizzare massicce dosi di
_giudizio_.

Spero che questa _evidenza_ aiuti a seppellire DEFINITIVAMENTE non solo
l'idea di revisione tra pari fatta dalla "AI" (l'AI pari di un
umano?!?!?) ma /finalmente/ l'intera impalcatura della "censura
preventiva tra dispari" - attualmente chiamata "revisione tra pari" - e
con lui l'intera porcata della valutazione bibliometrica delle persone,
sostituita da quella che dovrebbe essere una pratica data per SCONTATA:
la revisione paritaria *aperta*, che ovviamente non può che essere
asincrona e quindi /postuma/ alla pubblicazione. (Il progresso della
conoscenza scientifica è una continua... /limatura/.)

Detto in altre parole, ogni scienziato (duro o molle che sia) /deve/
essere non solo parresiasta, ma soprattutto /anarchico/ [1]:

«Francesco Scotognella: L’affermazione di una teoria nella comunità
scientifica: lo scienziato-parresiasta, il collettivo di pensiero e il
mutuo appoggio»

https://commentbfp.sp.unipi.it/francesco-scotognella-laffermazione-di-una-teoria-nella-comunita-scientifica-lo-scienziato-parresiasta-il-collettivo-di-pensiero-e-il-mutuo-appoggio/

MCP lo commenta qui:
https://btfp.sp.unipi.it/it/2021/10/francesco-scotognella-la-comunita-scientifica-anarchica/

...però la soluzione non può essere "endogena" alla cosidetta comunità
scientifica, trattandosi di un /processo/, che come gli informatici
sanno benissimo NON è "il programma"; per migliorare l'efficacia del
processo e la "precisione" dell'output, occore agire /anche/
sull'"environment"...

Tipo, butto lì due cosine "a caso": _estinguere_ (proprio con
l'estintore) il copyright *e* il brevetto.

[...]

Cordiali saluti, 380°



[1] spero non si confonda l'anarchia con l'arbitrio, aborriamo il
relativismo filosofico.

--
380° (Giovanni Biscuolo public alter ego)

«Noi, incompetenti come siamo,
non abbiamo alcun titolo per suggerire alcunché»

Disinformation flourishes because many people care deeply about injustice
but very few check the facts. Ask me about <https://stallmansupport.org>.