Dopo lo sgombero di Via Timavo 12, abbiamo scelto di non soccombere alla
rassegnazione né di cedere alle logiche del profitto di una città sempre
più simile a una vetrina a uso e consumo di turisti e ricchi,
inaccessibile quindi a moltissime persone che la abitano e attraversano.
Pensiamo sia indispensabile, a Monza come ovunque, avere spazi in cui le
relazioni non siano mediate dalla speculazione, dal consumo e dalla
competizione e non solo luoghi in cui è netta la divisione tra chi vi
può accedere “liberamente” e chi invece ne è esclusə.
È ormai squarciato il velo di ipocrisia di una giunta cosiddetta
progressista che si dice attenta ai bisogni giovanili ma nella realtà
continua a reprimere e controlla aree chi semplicemente passa il tempo
nelle strade, nelle piazze o nei parchetti con chi desidera.
Ed è proprio il desiderio che ci anima, quello di lottare e allearci con
altri corpi per costruire la città che vogliamo, quella di cui abbiamo
bisogno. Per riuscire a respirare in una città soffocante.
Non scenderemo a patti con questa città e ancor di più con questo
governo che non ci ritiene decorosə, che partorisce politiche
securitarie e discriminatorie.
Ci prendiamo insieme i nostri spazi e tempi per autorganizzarci,
condividendo necessità e sogni.
Come da vent’anni, saremo la loro fastidiosa spina nel fianco.
Aspettiamo da subito in via Val D’Ossola 4 chi vuole supportarci e
affondare con noi nuove radici in questa occupazione.
Prossimi appuntamenti:
– Venerdì 22 dalle 10:30 inizio giornata di lavori collettivi per
prenderci cura dello spazio e scambiare due chiacchiere.
– Sabato 23 dalle 18: Aperitivo a sostegno di prigionierə politichə
palestinesi. A seguire presentazione del progetto West Climbing Bank e
di "Tracciato Palestina, racconto di viaggio in Cisgiordania" con
l'autrice Elena Mistrello.
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FOA Boccaccio 003
via Val d'Ossola 4
Monza
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