Difendere Lucca da CasaPound 2
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Il generale folgorato verrà a Lucca.
Accogliamolo degnamente.
Sembra il titolo di una commedia - Totò generale e il finto storico - ma
c'è poco da ridere.
Il prossimo 27 settembre, il famigerato generale Vannacci, già comandante
della Brigata paracadutisti "Folgore", autore di un libroide (una cosa che
è fatta dello stesso materiale dei libri, ha la stessa forma, ma non è un
libro), autoprodotto perché schifato da ogni casa editrice e divenuto la
bibbia dei neofascisti italici, sarà a Lucca per presentare il suo
capolavoro: un po' manifesto della razza, un po' punti programmatici del
family Day e dell'integralismo più rozzo, un po' linguaggio e clima da
caserma. Come la Gamerra di Pisa, Centro addestramento paracadutismo
(CAPAR), luogo dove nel 1999 fu trovato morto il giovane militare di leva
Emanuele Scieri. Per quella vicenda, nel luglio scorso, sono stati
condannati in primo grado per omicidio volontario due ex caporali.
La sera del 13 agosto 1999 avrebbero obbligato Scieri a salire sulla torre
di asciugatura dei paracadute, dopo averlo picchiato e fatto
spogliare. Il ragazzo
sarebbe poi precipitato cercando di fuggire mentre qualcuno dei commilitoni
faceva pressione con gli scarponi sulle nocche delle sue dita. Secondo
l'accusa la morte di Scieri si sarebbe potuta evitare se i caporali, subito
dopo la sua caduta, non fossero fuggiti. Il suo corpo sotto un tavolo fu
poi ritrovato il 16 agosto. Da qui la contestazione di omicidio
volontario. Secondo
la Procura di Pisa, nella caserma Gamerra c'era un clima di nonnismo di cui
erano a conoscenza anche i vertici accusati di aver coperto il fatto.
Ma torniamo al contenuto del libroide di Vannacci.
C'è di tutto: razzismo, omofobia, misoginia, cattiva grammatica e
soprattutto l'armamentario ideologico che ci si può aspettare da un
militare della Folgore.
Non sorprende, dunque, che a organizzare l'evento lucchese e a intervistare
il neo prezzemolino in divisa, sia uno pseudo giornalista (che in questa
occasione si spaccia anche per storico), già sospeso dall'ordine dei
giornalisti per aver augurato ad una donna di ammalarsi di cancro, che ogni
giorno rivolge gli stessi insulti del folgorato generale contro donne,
lgbtq+ e migranti.
Di fronte alla notizia di questo evento, molti penseranno che è meglio
lasciar fare, che è il caso di voltarsi dall'altra parte: per stanchezza,
per sottovalutazione del pericolo.
La gravità delle cose scritte e pronunciate da Vannacci, però, non consente
di restare indifferenti, perché oltrepassa un limite ritenuto fino ad ora
invalicabile.
È necessario quindi reagire, manifestando il proprio dissenso contro chi
intende sdoganare parole d'odio, insulti e teorie razziste spacciandole per
opinioni, per libertà di espressione.
Certe idee sono alla base delle violenze di genere, degli atti
discriminatori contro Lgbtq+, del razzismo più becero e aggressivo, e vanno
quindi denunciate e respinte in quanto tali.
Non possiamo e non dobbiamo tacere.
Organizziamoci per contrastare questo rigurgito fascista in salsa
militaresca.
Mobilitiamoci e scendiamo tuttə
in piazza.
Nessuno spazio a Lucca per il generale folgorato e per l'ideologia fascista.