Autor: ZeroRh- Data: A: hackmeeting Assumpte: Re: [Hackmeeting] [hackit23][assemblea] come sta la lista?
Il 2023-07-17 09:25 alessio ha scritto: > Hola, ero presente all'assemblea di Brugole ma non mi sono espresso
> perché volevo prima sondare con maggior attenzione la mia stessa
> opinione sull'argomento.
>
> Condivido qui la mia opinione e non nella scatola perché ho piacere che
> sia visibile e anche che rimanga traccia di questa metadiscussione.
>
> Conscio che tutte le cose che sono state dette erano in buona fede e
> nell'interesse della lista stessa, passo a mettere in luce due problemi
> e presentare anche una possibile soluzione.
>
> Punto 1 (rumore)
> In assemblea a Brugole è stato messo in luce che uno dei problemi era
> quello che è stato etichettato come "rumore", ovvero i troppi messaggi
> dallo scarso contenuto. Credo che questo sia atteso da un canale di
> comunicazione che è analogo a una piazza, ci sono tante persone, molto
> diverse e non credo sia giusto dire a qualcuno che il suo messaggio è
> troppo rumoroso, anche perché apprezzo che certi messaggi vengano
> scritti di pancia e senza dover stare a pensare a quanto contenuto
> utile
> si è scritto, alla fine sono anche chiacchiere.
>
> Punto 2 (certe persone)
> Il secondo punto che secondo me è problematico è quello che certe
> persone (o meglio i loro nick) sono stati nominati esplicitamente in
> assemblea e ragionandoci mi sembra che la conversazione sulla lista
> stia
> venendo evitata in favore di una di persona anche nella speranza che
> queste persone non siano presenti. Sia chiaro, io non conosco questi
> individui di persona, sono anche ben consapevole di quanto una reazione
> aggressiva di questi possa innescare paure o anche solo far passare la
> voglia di iniziare la discussione in loro presenza. Ma anche qui torno
> sull'analogia della pubblica piazza, l'accesso è pubblico, è normale
> che
> ci siano divergenze e anche qualche dickhead, imho.
Si , ma se nemmeno qui si possono fare i nomi...cribbio che è
un'associazione a stampo mafioso quella che legge la mailing list?
>
> Veniamo alle soluzioni, quella proposta e qualche spunto da parte mia.
>
> Soluzione proposta in assemblea (moderatorə)
> La sola idea di avere un moderatorə per un ambiente di un determinato
> schieramento mi provoca una forte nausea. Mi spiego meglio, le
> implicazioni le sappiamo tutte ma le ripeto a scanso di equivoci, dal
> momento in cui si stabilisce che vogliamo un moderatore della lista
> dobbiamo eleggerne uno (democraticamente?)
D E M O C R A T I C A M E N T E ? in quale universo si può essere
imparziali.
E qui non lo siamo mai stati nessuno o se mi sbaglio e ci sono anime pie
non mi fido comunque in quanto esseri umani, vivi.
> , quanto sarà distribuito il
> consenso? Cosa possiamo aspettarci, il 35% di scontenti? Quanto è la
> quota tollerabile di malcontento?
Ci diamo all'astrologia per delle previsioni? Bah direi quella che
quelli che non sono nella minoranza di scontenti decidono...ovvio come
in tutte le future dittature oligarchico, perché pochi trascinatori e
decisori trascineranno tutti i silenti.
> Già qua mi sembra che stiamo solo
> spostando il problema. Questa figura si fa a tutti gli effetti carico
> del ruolo di censore della lista,
possiamo renderl opiù simpatico chiamandolo "CATONE" e poi distribuendo
foglietti ilustrativi ed un sano panetto di burro fatto in casa, così lo
si può usare come in un noto film
> decidendo quali informazioni possono
> entrare e quali no, in che modo verifichiamo il suo operato in maniera
> decentralizzata? Non fa da filtro ed entra in ogni caso tutto in lista
> ma lui redireziona la conversazione? In questo caso stiamo aggiungendo
> più messaggi in lista, cosa che a mio avviso sarebbe "rumore". Mettiamo
> anche il caso che impazzisca o abbia a sua volta divergenze con la
> lista, a quel punto si rimuove coattamente il ruolo? Grottesco oltre
> che
> faticoso, imho. Nel complesso mi suona come una delega che è solo la
> soluzione migliore sul breve termine.
Come si chiamava...ah si STASI
>
> Soluzione proposta da me (shhhhh)
> L'idea finale che mi sono fatto è che il problema sia di interesse
> collettivo ma la sua soluzione sia individuale e possa essere basata
> sulle tecnologie che stiamo già usando. In particolare mi riferisco ai
> filtri dei client di posta, alcuni client sono in grado di esprimere
> filtri anche molto complessi. Già solo una blacklist dovrebbe essere
> sufficiente a risolvere il problema di quando certe persone ci fanno
> sentire attaccati (termine che riprendo dall'assemblea).
E chi decide cosa è un attacco? Perché posso assicurarti che in
millemila flame qui è colui che attacca che spesso fa la vittima o altre
storie fantasy simili, molto belle per carità, io amo il fantasy è un
genere lettario bellissimo...ma è frutto appunto della fantasia, la
realtà è altra.
> Vorremmo
vorremmo chi? Il senato? Gli Jedi? L'impero? La federazione unita dei
pianeti? L'impero Klingon?I Romulani? Gli X-Men ? Un pantheon di dei di
terza catorgia della mesopotamia inferiore andati perduti? --> chi?
> infatti che tutte le persone della lista (o almeno, il più
>> possibile) si esprimessero sul presente ed il futuro della lista
>> stessa, per
>> compiere una decisione il più possibile consensuale.
>> Proprio per questo si è pensato di tenere questo confronto durante
>> hackmeeting, in un suo momento dedicato, in modo da esserci in tant* e
>> senza
>> creare sovrapposizione con i talk (e nemmeno con la plenaria di
>> domenica).
Beh che non si sovrapponga con i talk se mai dovesse essere dal vivo mi
pare talmente banale che il doverlo scrivere mi chiedo se sia frutto di
uin problema interno o si pensa che chi legge è incapace nella skill
della comprensione del mondo, testo, etc...
Perché se no è la fiera del banale, come tutto il resto in questa mail
devastantemente assurda, come tutto il discorso...
>
> Per far sì che il più possibile possano partecipare alla discussione
> sarebbe bello farla qua, anche per evitare di escludere certe persone.
Non nella mail proposta, nella "buca in cui inviare le letterine"?
Z.
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legge, non a chi scrive.